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Bernardo Dovizi detto Bibbiena
La Calandria

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ATTO QUINTO

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Samia serva, Lidio femina, Lidio maschio.

 

SAMIA Bene è vero che la donna è sopra la pecunia come il sole sopra il ghiaccio: che del continuo lo strugge e consuma. Non prima lesse Fulvia la poliza del negromante che la mi dette questa borsa de ducati perché io a Lidio suo li porti. E vedilo a punto . Guarda se l'amica tua, o Lidio, fa il dovere. Non odi, Lidio? Che espetti? Piglia, o Lidio.

LIDIO FEMINAEccomi.

LIDIO MASCHIODa' qua.

SAMIA Uh! uh! trista me! Aveva preso un granchio. Perdonami, messere: volevo costui, non te; adio, tu. Tu, ascolta.

LIDIO FEMINAEl granchio pigli tu ora: parla a me, licenzia lui.

SAMIA El vero di' tu. La smemorata! erravo io. Va' sano. Tu, vieni a me.

LIDIO MASCHIOChe, «va' sano»? Voltati a me.

SAMIA Oh! oh! oh! A te, . Costui voglio, non te. Tu, odi. Tu, adio.

LIDIO FEMINAChe, «adio»? Non di' tu a me? Non son Lidio, io?

SAMIA Madesí. Desso sei tu; tu no. Te cerco io; va' al camin tuo.

LIDIO MASCHIOSei fuor di te. Guardami ben: non son quello, io?

SAMIA Oh! oh! oh! Pur ti conobbi: tu Lidio sei, te voglio. Te, no. Tu, sta' discosto; tu, piglia.

LIDIO FEMINAChe, «piglia»? Balorda! Son io, non lui.

SAMIA Cosí è, erravo io. Tu hai ragione, tu il torto. Tu, va' in pace; tu, togli.

LIDIO MASCHIOChe fai tu, bestia? Par che vogli dargli a lui, e sai che son nostri.

LIDIO FEMINAChe, «nostri»? Lassali a me.

LIDIO MASCHIOAnzi, a me.

LIDIO FEMINAChe, a te? Lidio son io, non tu.

LIDIO MASCHIODagli qua.

LIDIO FEMINAChe, «qua»? Dagli pur a me.

SAMIA Oh! oh! Per forza non voglio già me li toglia alcuno di voi: per ciò che io griderrei ad alta voce. Ma state saldi: lassatemi ben vedere chi di voi è Lidio. Oh, Dio! oh, miraculosa maraviglia! Non è alcuno simile a se stesso, né la neve alla neve, né l'uovo a l'uovo, come è l'uno all'altro di costoro: tal che non so discernere chi di voi Lidio si sia; perché tu Lidio mi pari, e tu Lidio pari; tu Lidio sei, e tu Lidio sei. Ma io or ben la ritroverrò. Ditemi: è alcuno di voi innamorato?

LIDIO MASCHIO.

LIDIO FEMINA.

SAMIA Chi?

LIDIO MASCHIOIo.

LIDIO FEMINAIo.

SAMIA Onde vengon questi denari?

LIDIO MASCHIODa lei.

LIDIO FEMINADa l'amorosa.

SAMIA Oh, fortuna! Ancor non son chiara. Ditemi: chi è l'amorosa?

LIDIO MASCHIOFulvia.

LIDIO FEMINAFulvia.

SAMIA Chi è il suo caro amante?

LIDIO MASCHIOIo.

LIDIO FEMINAIo.

LIDIO MASCHIOChi? tu?

LIDIO FEMINAIo, .

LIDIO MASCHIOAnzi, io.

SAMIA Uh! uh! uh! In mal'ora! Mo che cosa è questa? Saldi: qual Fulvia dite voi?

LIDIO MASCHIOLa moglie di Calandro.

LIDIO FEMINALa patrona tua.

SAMIA Tutta una! Certo, o io sono impazzata o costoro hanno il demonio adosso. Ma aspettate, or la rinvengo. Ditemi: con che abito andaste da lei?

LIDIO MASCHIODa donna.

LIDIO FEMINADa fanciulla.

SAMIA Oh, cosa ridicula e dispettosa! Ma, ooh, a questo la ritruovo: in che tempo ha ella voluto lo amante suo?

LIDIO MASCHIODi .

LIDIO FEMINADi mezzo giorno.

SAMIA El fistolo de l'inferno non la rinverrebbe. Certo, questa è una trama diabolica, cosí condotta da quello spirito maladetto. Meglio è che io con li denari a Fulvia me ne ritorni, e díegli poi essa a chi piú gli piace; sapete voi com'ell'è. Io non so a chi di voi darmegli; Fulvia ben conoscerà il vero suo amante. Però chi di voi quello è, a lei se ne venga e da lei li arà. Restate in pace.

LIDIO MASCHIONon mi vedo nello specchio simile a me stesso com'è colui simile al volto mio. A bell'agio saprò chi egli è. E perché queste venture non vengono ogni , e Fulvia intanto potria pentirsi, in fede mia meglio è che io, come soglio, spacciatamente da lei ritorni; ché quelli denari non sono pochi. farò, a .

LIDIO FEMINAOr questo è lo amante per cui io son tolta in scambio. Che domin indugia tanto a tornar Fannio? Se qui or fussi, come esso disegnò, torneremo a Fulvia e forse ci beccheremo su quei denari: benché al fatto mio pensar bisogna.

 

 

 




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