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Bernardo Dovizi detto Bibbiena
La Calandria

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SCENA SESTA

 

Samia serva, Fulvia.

 

SAMIA Oh, povere e infelici donne! a quanto male siamo noi sottoposte quando ad Amore sottoposte siamo! Ecco, Fulvia, che già tanto prudente era, ora, di costui accesa, non cognosce cosa che si faccia. Non possendo aver Lidio suo, a trovarlo va, vestita da omo; sanza pensar quanti mali avvenir ne potriano, quando mai si sapesse. Forse ch'ella non è bene appagata? che ha dato a costui la robba, l'onore e le carne; et esso tanto la stima quanto il fango. Ben semo noi tutte sventurate. Eccola che già ne viene da omo vestita. Parti che l'abbia fatto presto?

FULVIA Tu intendi: vo a trovar Lidio. Tu resta qui; e tien l'uscio serrato, mentre che io vo e torno.

SAMIA Cosí farò. Guarda come va!

 

 

 




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