Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Bernardo Dovizi detto Bibbiena
La Calandria

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

SCENA QUARTA

 

Fannio servo, Lidio femina, Samia serva.

 

FANNIO Samia esce di casa. Tirati in qua sin che passi.

LIDIO FEMINADa sé parla.

FANNIO Taci e ascolta.

SAMIA Or va', impàcciati con spirti, va'! che t'hanno ben concio Lidio tuo.

FANNIO Di te parla.

SAMIA L'han fatto femina e ora lo vogliono far maschio. Oggi è il dí delle tribulazioni sue e delle fatiche mie. E pur, se lo faranno, anderà bene tutto. E presto il saperrò, perché la mi manda ad intenderlo dal negromante; e all'amante prepara di dare di buoni denari, come la intende che abbia rifatta quella novella.

FANNIO Hai tu udito de' denari?

LIDIO FEMINAHo.

FANNIO Or prepariamoci a tornarvi.

LIDIO FEMINACerto, Fannio, tu se' fuor di te. Tu promesso hai a Ruffo che noi ci torneremo; e non so come vuoi che vada questo fatto.

FANNIO Perché?

LIDIO FEMINAMe ne domandi? Scempio! Come se tu non sapessi ch'io son femina!

FANNIO E poi?

LIDIO FEMINAE poi, dice! Mo non sai tu, sciocco, che, s'io fo prova di me, paleso quel ch'io sono, me stessa offendo, Ruffo perde il credito, et essa scornata resta? Come vuoi che si faccia?

FANNIO Come, ah?

LIDIO FEMINACome, sí.

FANNIO Ove omini sono, modi sono

LIDIO FEMINAMa dove non sono se non donne, come saremo ella e io, non vi sarà già il modo.

FANNIO Tu sei sul burlare, sí?

LIDIO FEMINASu le berte sei tu. Io parlo da maladetto senno.

FANNIO Quando promissi che tu vi torneresti, a tutto avevo io ben pensato.

LIDIO FEMINAOr di': che?

FANNIO Non me hai tu detto che in camera scura stesti con lei?

LIDIO FEMINASí.

FANNIO E sol con le mani teco parlava?

LIDIO FEMINAVero.

FANNIO Be', io verrò teco, come dianzi.

LIDIO FEMINAOh! oh! oh! a far che?

FANNIO Ascolta: per serva.

LIDIO FEMINAMel so.

FANNIO Vestita come tu.

LIDIO FEMINAE poi?

FANNIO Quando seco in camera sarai, fingi avermi a dire qualche cosa e fuor di camera vieni. Tu resterai di fuori in loco mio, nota, e io in tuo scambio entrerò in camera: ove essa, sanza barba trovandomi, al buio non discernerà chi se sia, o tu o io. E cosí crederrà che tu maschio ritornato sia; allo spirito si giungerà credito; i denari verranno a iosa; e io con lei arò quel piacere.

LIDIO FEMINATi do la fede mia, Fannio, ch'io non udii mai cosa con maggior astuzia pensata.

FANNIO Adunque, io non errai a dire a Ruffo che noi vi torneremo.

LIDIO FEMINANon certo. Ma, intanto, saria pur bene intendere quel che a casa nostra si fa di questo mio parentado.

FANNIO Questo è uno procacciar doglia, e 'l proposito nostro è fuggire la conclusione.

LIDIO FEMINALo allungare non leva via la cosa. A quel saremo domane che oggi semo.

FANNIO Chi sa? Chi scappa d'un punto ne schifa cento. L'andar da Fulvia può giovare; nuocer, no.

LIDIO FEMINAIo son contenta. Ma va' prima presto a casa, per amor mio, e da Tiresia intendi quello che vi si fa. Torna presto; e subito anderemo da Fulvia.

FANNIO Ben di'. Cosí farò.

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License