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Bernardo Dovizi detto Bibbiena
La Calandria

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Argumento

 

ARGUMENTO Demetrio, cittadino di Modon, ebbe uno figliolo maschio detto Lidio e una femina chiamata Santilla, amendua d'un parto nati, tanto di forma e di presenzia simili che, dove il vestire la differenzia non facea, non era chi l'uno dall'altro cognoscere potessi. Il che credere dovete: perché, lassando molti esempli che adducere vi si potriano, bastar vi deve quel degli due di sangue e di virtú nobilissimi fratelli romani Antonio e Valerio Porcari, sí consimili che ogn'ora da tutta Roma è preso l'uno per l'altro.

Alli dua putti ritorno: a' quali, già di anni sei, manca il patre. Li Turchi prendeno e ardeno Modone, uccidendo quanti trovano per la città. La nutrice loro e Fannio servo, per servare Santilla, da maschio la vesteno e Lidio la chiamano, stimando il fratello da' Turchi essere stato morto. Di Modon parteno. Tra via son presi, e prigioni in Constantinopoli condotti. Perillo mercante fiorentino tutti a tre li riscatta, a Roma seco gli mena, in casa sua li tiene: ove dimorando lungo tempo, ottimamente lo abito, i costumi e 'l parlar pigliano. E questo giorno Perillo vuole dare la sua figliuola per moglie alla detta Santilla, da ciascuno Lidio chiamata e per maschio sempre creduta. Lidio, il maschio, con Fessenio servo da Modon esc'in salvo; in Toscana e in Italia si conduce; ivi il vestire, il vivere e la lingua apprende. Essendo di anni diciassette in diciotto, a Roma viene, di Fulvia sé innamora e, parimente da lei amato, piú volte, vestito da donna, seco a sollazarsi va. Dopo molti scambiamenti, Lidio e Santilla lietamente si riconoscano.

Guardate or voi, aprendo ben l'occhio a non scambiar l'un dall'altro: però che io ve avvertisco che amendua d'una statura e d'una presenzia sono, amendua si chiamano Lidio, amendua ad un modo vestono, parlano, ridano, amendua sono oggi in Roma, e amendua or ora qui comparir li vedrete. Né crediate però che per negromanzia sí presto da Roma venghino qui: per ciò che la terra che vedete qui è Roma. La quale già esser soleva sí ampia, sí spaziosa, sí grande che, trionfando, molte città e paesi e fiumi largamente in se stessa riceveva; e ora è sí piccola diventata che, come vedete, agiatamente cape nella città vostra. Cosí va il mondo.





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