É necessario, pertanto, che la
formazione si confronti con i mutamenti culturali e le prospettive di fondo che
si aprono. I nuovi paradigmi culturali, infatti, chiamano in causa necessariamente
i sistemi di formazione iniziale e permanente e sollecitano un ripensamento
globale dei modelli e dei processi formativi. Gettando uno sguardo ai cambiamenti tecnologici e
culturali derivanti dalla globalizzazione, alla pervasività delle nuove
tecnologie comunicative, all’incremento di informazioni e di nuove conoscenze,
ma anche all’emergere di nuovi saperi, ci si domanda: “Come far fronte a tutto ciò,
agli esiti della rivoluzione tecnologica e al ribaltamento dei tradizionali
modelli di conoscenza e di trasmissione del sapere e dei valori? Come
collocarsi nei confronti delle nuove forme di convivenza, degli stili di vita e
di relazioni sempre più minacciate dall’invadenza e dal fascino della realtà
virtuale?” La questione non è da poco.
Fare formazione in
un mondo che cambia continuamente, in un tempo di soggettività e di
frantumazione, non è facile. Si avverte l’esigenza di nuove segnaletiche e di nuovi
modelli che aiutino nel cammino piuttosto complesso, spesso inedito per la vita
religiosa, specialmente quella femminile.
Impostare dei
percorsi formativi, sintonizzati sul cambiamento, all’insegna della mobilità,
della novità e della precarietà/provvisorietà, è un’impresa ardua, sia per la
Chiesa e le istituzioni educative sia per la vita religiosa, che fino a qualche
decennio fa si muovevano su paradigmi di stabilità o di fissità, più che sulla
dinamicità di una situazione in continua e rapida evoluzione. Molte ragioni
della crisi attuale, infatti, si possono ricondurre alla difficoltà nel trovare
modelli, anche mentali, per vivere nella logica dei processi e della precarietà
della condizione umana. La crisi è presente in ogni passaggio, e oggi ci troviamo
di fronte al passaggio verso modelli nuovi ed inediti, a sentieri ancora da
esplorare che attendono persone coraggiose che non temono l’ansia
dell’incertezza di fronte al cambiamento.
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