Nella Chiesa comunione
La Chiesa mistero di comunione
15.
L'approfondimento della realtà ecclesiale come mistero di comunione ha portato
la Chiesa, sotto l’azione dello Spirito, a comprendere sempre più se stessa
come popolo di Dio in cammino, e al tempo stesso come corpo di Cristo le cui
membra sono in reciproca relazione tra loro e con il capo.
Sul piano pastorale,
«fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione»16 è la
grande sfida che, all’inizio del nuovo millennio, occorre saper affrontare per
essere fedeli al disegno di Dio e alle attese profonde del mondo. Occorre
promuovere innanzitutto una spiritualità della comunione, capace di
divenire principio educativo nei vari ambienti in cui la persona umana si
forma. Questa spiritualità si apprende portando lo sguardo del cuore sul
mistero della Trinità, la cui luce si riflette sul volto di ogni persona,
accolta e valorizzata come dono.
Le persone consacrate nella Chiesa-comunione
16. Le
istanze di comunione hanno offerto alle persone consacrate la possibilità di
riscoprire il rapporto di reciprocità con le altre vocazioni nel popolo di Dio.
Nella Chiesa esse sono chiamate, in modo particolare, a rivelare che la
partecipazione alla comunione trinitaria può cambiare i rapporti umani creando
un nuovo tipo di solidarietà. Le persone consacrate, infatti, professando di
vivere per Dio e di Dio si aprono al compito di confessare la potenza
dell'azione riconciliatrice della grazia, che supera i dinamismi disgregatori
presenti nel cuore umano.
col dinamismo del carisma specifico
17. Le
persone consacrate, in forza della loro vocazione, qualunque sia il carisma
specifico che le contraddistingue, sono chiamate ad essere esperte di
comunione, a promuovere vincoli umani e spirituali che favoriscano lo scambio
reciproco di doni tra tutti i membri del popolo di Dio. Il riconoscimento della
pluriformità delle vocazioni nella Chiesa conferisce un nuovo significato alla
presenza delle persone consacrate nel campo dell'educazione scolastica. La scuola
è per loro il luogo della missione, dove si attualizza il ruolo profetico
conferito dal battesimo e vissuto secondo l’esigenza di radicalità propria dei
consigli evangelici. Il dono di speciale consacrazione che hanno ricevuto le
porterà a riconoscere nella scuola e nell'impegno educativo il solco fecondo in
cui il Regno di Dio può crescere e portare frutto.
La persona consacrata educa....
18.
Questo impegno risponde perfettamente alla natura ed alla finalità della vita
consacrata medesima e si attua secondo quella duplice modalità educativa e
formativa che accompagna la crescita della singola persona consacrata.
Attraverso la scuola il consacrato e la consacrata educano, aiutano il giovane
a cogliere la propria identità ed a far emergere quei bisogni e desideri
autentici che abitano il cuore di ogni uomo, ma che spesso restano sconosciuti
e sottovalutati: sete di autenticità e d’onestà, di amore e di fedeltà, di
verità e di coerenza, di felicità e di pienezza di vita. Desideri che in ultima
analisi convergono nel supremo desiderio umano: vedere il volto di Dio.
.... forma
19. La
seconda modalità è quella legata alla formazione. La scuola forma quando offre
una proposta precisa di realizzazione di quei desideri, impedendo che vengano
deformati, o solo parzialmente e debolmente appagati. Le persone consacrate,
che sono alla scuola del Signore, propongono con la testimonianza della loro
stessa vita quella forma di esistenza che si ispira al Cristo, perché anche il
giovane viva la libertà di figlio di Dio e sperimenti la vera gioia e
l’autentica realizzazione, che nascono dall’accoglienza del progetto del Padre.
Missione provvidenziale, quella dei consacrati nella scuola, nell’odierno
contesto, ove le proposte educative sembrano essere sempre più povere e sempre
più inevase restano le aspirazioni dell’uomo!
nella scuola, comunità educativa
20.
Nella comunità educativa, le persone consacrate non hanno bisogno di riservare
per sé compiti esclusivi. Lo specifico della vita consacrata risiede
nell'essere segno, memoria e profezia dei valori del Vangelo. La sua
caratteristica è «immettere nell'orizzonte educativo la testimonianza radicale
dei beni del Regno»,17 in collaborazione con i laici chiamati ad
esprimere, nel segno della secolarità, il realismo dell'Incarnazione di Dio in
mezzo a noi, «l'intima dipendenza delle realtà terrene da Dio in
Cristo».18
valorizzando la specificità di tutte le vocazioni
presenti nella comunità educativa
21. Le
diverse vocazioni sono in funzione della crescita del corpo di Cristo e della
sua missione nel mondo. Dall’impegno di testimonianza evangelica secondo la
forma propria di ogni vocazione, nasce un dinamismo di reciproco aiuto a vivere
integralmente l'adesione al mistero di Cristo e della Chiesa nelle sue
molteplici dimensioni; uno stimolo per ognuno a scoprire la ricchezza
evangelica della propria vocazione nel confronto pieno di gratitudine con le
altre.
La reciprocità delle
vocazioni, evitando sia la contrapposizione, sia l'omologazione, si colloca
come prospettiva particolarmente feconda per arricchire la valenza ecclesiale
della comunità educativa. In essa le varie vocazioni svolgono un servizio per
la realizzazione di una cultura della comunione. Sono vie correlative, diverse
e reciproche che concorrono all’attuazione piena del carisma dei carismi: la
carità.
|