Il dinamismo della reciprocità
Nella comunità
educativa
41. La
missione educativa si attua nella collaborazione tra più soggetti -alunni/e,
genitori, insegnanti, personale non docente ed ente gestore - che costituiscono
la comunità educativa. Essa ha la possibilità di realizzare un ambiente di vita
nel quale i valori sono mediati da rapporti interpersonali autentici tra i
diversi membri che la compongono. La sua finalità più alta è l'educazione
integrale della persona. In questa ottica le persone consacrate possono offrire
un contributo decisivo, alla luce dell’esperienza di comunione che
contraddistingue la loro vita comunitaria. Infatti, impegnandosi a vivere e a
comunicare nella comunità scolastica la spiritualità della comunione,
attraverso un dialogo costruttivo e capace di armonizzare le
diversità,costruiscono un ambiente radicato nei valori evangelici della verità
e della carità. Le persone consacrate sono così lievito in grado di creare
rapporti di comunione, per se stessi educativi, sempre più profondi. Promuovono
la solidarietà, la mutua valorizzazione e la corresponsabilità nel progetto
educativo, e soprattutto danno l’esplicita testimonianza cristiana, attraverso
la comunicazione dell'esperienza di Dio e del messaggio evangelico, fino a
condividere la consapevolezza di essere strumenti di Dio e della Chiesa,
portatrici di un carisma posto a servizio di tutti.
nell’ottica della Chiesa comunione
42. Il
compito di comunicare la spiritualità della comunione all’interno della
comunità scolastica si radica nell’essere parte della Chiesa comunione. Ciò
richiede alle persone consacrate impegnate nella missione educativa di
integrarsi, a partire dal loro carisma, nella pastorale della Chiesa locale.
Esse, infatti, esercitano un ministero ecclesiale a servizio di una concreta
comunità ed in comunione con l’Ordinario diocesano. La comune missione
educativa affidata dalla Chiesa esige, pertanto, anche una collaborazione ed
una sinergia maggiore tra le diverse Famiglie religiose. Tale sinergia, oltre a
rendere un più qualificato servizio educativo, offre l’opportunità di una
condivisione dei carismi a vantaggio dell’intera Chiesa. Per questo la
comunione che le persone consacrate sono chiamate a vivere va ben oltre la
propria Famiglia religiosa o il proprio Istituto. Anzi, aprendosi alla
comunione con le altre forme di consacrazione, le persone consacrate possono
“riscoprire le comuni radici evangeliche e insieme cogliere con maggiore
chiarezza la bellezza della propria identità nella varietà carismatica, come
tralci dell’unica vite”.33
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