Orientare alla ricerca di senso
per sviluppare
l’attitudine alla ricerca
51.
L'incontro con Dio è sempre un evento personale, una risposta al dono della
fede che, per sua natura, è un atto libero della persona. La scuola, compresa
quella cattolica, non chiede l'adesione alla fede, può, però, prepararla.
Attraverso il progetto educativo è possibile creare le condizioni affinché la
persona sviluppi l’attitudine alla ricerca e sia orientata a scoprire il
mistero del proprio essere e della realtà che la circonda, fino a giungere alla
soglia della fede.
A quanti poi decidono di
varcarla, vengono offerti i mezzi necessari per continuare ad approfondire
l'esperienza della fede mediante la preghiera, i sacramenti, l'incontro con
Cristo nella Parola, nell’Eucarestia, negli avvenimenti, nelle
persone.36
educando alla libertà
52. Una
dimensione essenziale dell’itinerario di ricerca è l'educazione alla libertà,
propria di ogni scuola fedele al suo compito. L’educazione alla libertà è
azione umanizzatrice, perché tende allo sviluppo pieno della personalità.
Infatti l’educazione stessa deve essere vista come acquisto, crescita e
possesso di libertà. Si tratta di educare ciascun allievo a liberarsi dai
condizionamenti che gli impediscono di vivere pienamente come persona, a
formarsi una personalità forte e responsabile, capace di scelte libere e
coerenti37.
preparando il terreno alla scelta di fede
Educare persone veramente
libere è già orientarle alla fede. La ricerca di senso favorisce lo sviluppo
della dimensione religiosa della persona come terreno in cui può maturare la
scelta cristiana e svilupparsi il dono della fede. Nella scuola si constata con
sempre maggiore frequenza, specialmente nelle società occidentali, che la
dimensione religiosa della persona è divenuta un anello perduto, non solo nel
percorso educativo propriamente scolastico, ma anche nel cammino formativo più
ampio iniziato nella famiglia. Eppure, senza di esso il percorso educativo,
nella sua globalità, viene a risentirne pesantemente, rendendo difficile
qualsiasi ricerca su Dio. L'immediato, il superficiale, l'accessorio, le
soluzioni prefabbricate, la deviazione verso il magico e i surrogati del
mistero tendono così ad accaparrare l'interesse dei giovani e non lasciano
spazio all'apertura al trascendente.
Oggi è avvertita, anche
da docenti che si dichiarano non credenti, l'urgenza di recuperare la
dimensione religiosa dell'educazione, necessaria a formare personalità capaci
di gestire i potenti condizionamenti in atto nella società e di orientare
eticamente le nuove acquisizioni della scienza e della tecnica.
con uno stile di
educazione interpellante
53. Le
persone consacrate, vivendo i consigli evangelici, costituiscono un invito
efficace ad interrogarsi su Dio e sul mistero della vita. Una domanda del
genere, che richiede uno stile di educazione capace di suscitare le domande
fondamentali sull’origine ed il senso della vita passa attraverso la ricerca
dei perché più che dei come. Per questo fine, è necessario
verificare il modo di proporre i contenuti delle varie discipline cosicché gli
alunni possano sviluppare tali domande e ricercare adeguate risposte. Inoltre,
i ragazzi ed i giovani vanno sollecitati a rifuggire dall’ovvio e dal banale,
soprattutto nell’ambito delle scelte di vita, della famiglia, dell’amore umano.
Questo stile si traduce in una metodologia di studio e di ricerca che abitua
alla riflessione ed al discernimento. Si concretizza in una strategia che
coltiva nella persona, fin dai primi anni, l’interiorità come luogo in cui
porsi in ascolto della voce di Dio, coltivare il senso del sacro, decidere
l'adesione ai valori, maturare il riconoscimento dei propri limiti e del
peccato, sentir crescere la responsabilità per ogni essere umano.
|