Cultura della vocazione
Risvegliare il gusto
per le domande grandi
56. La
promozione di una nuova cultura vocazionale è una componente
fondamentale della nuova evangelizzazione. Attraverso di essa occorre far «
ritrovare coraggio e gusto per le domande grandi, quelle relative al proprio
futuro».39 Sono domande che vanno risvegliate anche attraverso percorsi
educativi personalizzati per mezzo dei quali condurre progressivamente a
scoprire l’esistenza come dono di Dio e come compito. Tali percorsi possono
configurare un vero itinerario di maturazione vocazionale, che porti alla
scoperta di una vocazione specifica.
Le persone consacrate
sono particolarmente chiamate a promuovere nella scuola la cultura della
vocazione. Sono un segno per tutto il popolo cristiano non solo di una
determinata vocazione, ma anche del dinamismo vocazionale come forma di vita,
rappresentando in modo eloquente la decisione di chi vuol vivere attento alla
chiamata di Dio.
condividere il proprio carisma educativo
57. Nell'attuale
situazione, la missione educativa nella scuola è sempre più condivisa con i laici.
“Se, a volte anche nel recente passato, la collaborazione è avvenuta in termini
di supplenza per la carenza delle persone consacrate necessarie allo
svolgimento delle attività, ora essa nasce dall’esigenza di condividere le
responsabilità non soltanto nella gestione delle opere dell’Istituto, ma
soprattutto nell’aspirazione a vivere aspetti e momenti specifici della
spiritualità e della missione dell’Istituto”40. Le persone consacrate,
dunque, hanno il compito di trasmettere il carisma educativo che le anima e di
promuovere la formazione delle persone che si sentono chiamate alla stessa
missione. Per assolvere a questa responsabilità dovranno fare attenzione a non
impegnarsi esclusivamente in compiti accademico-amministrativi e a non lasciarsi
prendere dall'attivismo. È necessario, invece, che privilegino l'attenzione
alle ricchezze del loro carisma e s'impegnino a svilupparle in risposta alle
nuove situazioni socio-culturali.
facendosi interlocutori privilegiati nella ricerca
di Dio
58.
Nella comunità educativa le persone consacrate possono favorire la maturazione
di una mentalità ispirata ai valori evangelici nello stile tipico del loro
carisma. Ciò è già un servizio educativo in chiave vocazionale. Infatti, i
giovani e le giovani, spesso anche gli altri membri della comunità educativa,
attendono con maggiore o minore consapevolezza di trovare nelle persone
consacrate interlocutori privilegiati nella ricerca di Dio. Per questo tipo di
servizio, il più specifico dell’identità dei consacrati, non esistono limiti di
età che giustifichino il considerarsi in pensione. Anche quando devono
ritirarsi dall'attività professionale, possono sempre continuare ad essere a
disposizione di giovani e adulti, come esperti di vita secondo lo Spirito,
educatori ed educatrici nell'ambito della fede.
La presenza di consacrati
e consacrate nella scuola è così proposta di spiritualità evangelica, punto di
riferimento per i componenti la comunità educativa nel cammino di fede e di
maturazione cristiana.
Dimensione vocazionale
della professione docente
59. La
qualità dei docenti è fondamentale nel creare un ambiente educativo propositivo
e fecondo. Per questo le istituzioni di vita consacrata e le comunità
religiose, specialmente quando gestiscono scuole cattoliche, propongono
itinerari di formazione per insegnanti, nei quali è opportuno evidenziare la
dimensione vocazionale della professione docente per far prendere coscienza di
essere partecipi della missione di educare e santificare propria della
Chiesa.41 Le persone consacrate possono aprire, a coloro che lo
desiderano, le ricchezze della spiritualità che le caratterizza e del carisma
dell’Istituto, incoraggiando a viverle nel ministero educativo secondo
l’identità laicale e in forme idonee ed accessibili ai giovani.
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