Dignità della donna e sua vocazione
La presenza e l’azione
della donna
64. La
sensibilità delle persone consacrate, attenta all’esigenza di sviluppare la
dimensione uni-duale della persona umana in obbedienza al disegno originario di
Dio (cf Gen 2, 18), può contribuire a integrare nel progetto educativo
le differenze al fine di valorizzarle, superando omologazioni e stereotipi. La
storia è testimone dell’impegno dei consacrati e delle consacrate a favore
della donna. Anche oggi le persone consacrate sentono come un dovere la
valorizzazione della donna nel percorso educativo. In varie parti del mondo la
scuola cattolica e numerose Famiglie religiose lavorano perché alle donne sia
garantito l’accesso all’educazione senza alcuna discriminazione e siano messe in
condizione di dare il loro specifico contributo al bene dell’intera comunità. A
nessuno sfugge l’apporto delle donne a favore della vita e dell’umanizzazione
della cultura45, la loro disponibilità a prendersi cura delle persone
ed a ricostruire il tessuto sociale spesso disgregato e lacerato da tensioni ed
odi. Molte iniziative di solidarietà, anche tra popoli in guerra, nascono da
quel genio femminile che in ogni circostanza promuove la sensibilità per
ciò che è umano.46 In questo contesto le donne consacrate sono chiamate
in modo del tutto speciale ad essere, attraverso la loro dedizione vissuta in
pienezza e gioia, un segno della tenerezza di Dio verso il genere
umano47. La presenza e la valorizzazione della donna è, pertanto, essenziale
per elaborare una cultura che ponga realmente al centro le persone, la ricerca
di composizione pacifica dei conflitti, l’unità nella diversità, la
sussidiarietà e la solidarietà.
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