Convivialità delle differenze
67. La
prospettiva interculturale comporta un vero cambiamento di paradigma a livello
pedagogico. Si passa dall’integrazione alla ricerca della convivialità delle
differenze. Si tratta di un modello non semplice, né di facile attuazione. In
passato la diversità tra le culture è stata spesso fonte di incomprensioni e di
conflitti; anche oggi, in diverse parti del mondo, si osserva il prepotente
affermarsi di alcune culture su altre. Non meno pericolosa è la tendenza
all'omologazione delle culture a modelli del mondo occidentale ispirati a forme
di radicale individualismo e ad una concezione praticamente atea della vita.
Impegno per ricercare i fondamenti etici delle
diverse culture
68. La
scuola deve interrogarsi sugli orientamenti etici fondamentali che
caratterizzano l'esperienza culturale di una determinata comunità. «Le culture
[…], come l'uomo che ne è l'autore, sono attraversate dal mistero di iniquità
operante nella storia umana ed hanno bisogno anch'esse di purificazione e di
salvezza. L'autenticità di ogni cultura umana, il valore dell'ethos che essa
veicola, ossia la solidità del suo orientamento morale, si possono in qualche
modo misurare dal suo essere per l'uomo e per la promozione della sua dignità
ad ogni livello ed in ogni contesto».50
Nel discorso ai membri
della 50ª Assemblea Generale dell'ONU il Papa sottolineava la fondamentale
comunanza tra i popoli, rilevando che le varie culture non sono in realtà che
modi diversi di affrontare la questione del significato dell'esistenza
personale. Ogni cultura, infatti, è uno sforzo di riflessione sul mistero del
mondo e dell'uomo, un modo di dare espressione alla dimensione trascendente
della vita umana. In questa luce, la differenza, anziché una minaccia, può
divenire, mediante un dialogo rispettoso, fonte di una profonda comprensione
del mistero dell'esistenza umana.51
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