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Congregazione per l'Educazione Cattolica
Persone consacrate e loro missione nella scuola

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  • II.  LA MISSIONE EDUCATIVA DELLE PERSONE CONSACRATE OGGI
    • Educatori chiamati a formare al vivere insieme
      • Educare alla pace partendo dal cuore
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Educare alla pace partendo dal cuore

 

Costruttori di pace nel proprio ambiente

78. La consapevolezza che l’educazione sia via maestra alla pace è un dato condiviso dalla comunità internazionale. Ne sono segno eloquente i vari progetti lanciati dalle Organizzazioni internazionali per sensibilizzare l’opinione pubblica ed i governi.59 Le persone consacrate, testimoni di Cristo principe della pace, colgono l’urgenza di porre l’educazione alla pace tra gli obbiettivi primari della propria azione formativa offrendo il loro contributo specifico per alimentare nel cuore degli alunni e delle alunne la volontà di diventare costruttori di pace. Le guerre, infatti, nascono nel cuore degli uomini ed è nel cuore degli uomini che si devono costruire le difese della pace. Valorizzando il processo educativo, le persone consacrate si impegnano per suscitare nell’animo degli uomini del terzo millennio atteggiamenti di pace, che «non è semplicemente assenza di conflitti, ma è un processo positivo, dinamico, partecipativo che favorisce il dialogo e la soluzione dei conflitti in spirito di mutua comprensione e cooperazione».60 In questo impegno le persone consacrate collaborano con ogni uomo e donna di buona volontà condividendo con loro la fatica e l’urgenza di ricercare sempre nuove vie idonee per un’efficace educazione, che « a tutti i livelli è il principale mezzo per edificare una cultura di pace».61

 

attraverso l’educazione ai valori

79. Un’educazione efficace alla pace impegna ad elaborare programmi e strategie a diversi livelli. Si tratta, tra l’altro: di proporre agli alunni un'educazione ai valori e agli atteggiamenti idonei a risolvere pacificamente le dispute nel rispetto della dignità umana; di organizzare attività, anche extra curricolari come lo sport, il teatro, che favoriscano l'assimilazione dei valori della lealtà e del rispetto delle regole; di assicurare la parità di accesso all'educazione per le donne; di incoraggiare, quando necessario, la revisione dei programmi d'insegnamento, compresi i libri di testo.62 L’educazione, poi, è chiamata a trasmettere agli alunni la consapevolezza delle proprie radici culturali ed il rispetto per le altre culture. Quando ciò è compiuto con solidi punti di riferimento etici, l’educazione conduce ad una presa di coscienza dei limiti insiti nella propria e nell’altrui cultura, ma al tempo stesso evidenzia un’eredità comune di valori a tutto il genere umano. In tal modo «l’educazione ha una particolare funzione nella costruzione di un mondo più solidale e pacifico. Essa può contribuire all’affermazione di quell’umanesimo integrale, aperto alla dimensione etica e religiosa, che sa attribuire la dovuta importanza alla conoscenza e alla stima delle culture e dei valori spirituali delle varie civiltà».63

 




59 Ad esempio le Nazioni Unite hanno promosso la Decade internazionale della cultura di pace e non-violenza, (2000-2010).



60 ONU, Résolution 53/243: Déclaration et Programme d'action sur une culture de la paix, 6 octobre 1999.



61 Ibid., A, art. 1a; art. 4.



62 Cf Ibid., B, art. 9.



63 GIOVANNI PAOLO II, Dialogo tra le culture per una civiltà dell'amore e della pace, Messaggio per la Giornata mondiale della pace, 1 gennaio 2001, n. 20, AAS 93 (2001), 245.






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