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Giulio Cesare Croce
Bertoldo e Bertoldino (Cacasenno di A. Banchieri)

IntraText CT - Lettura del testo

  • Le sottilissime astuzie di Bertoldo. Nuovamente reviste e ristampate con il suo testamento nell'ultimo e altri detti sentenziosi che nel primo non erano
    • Bertold. mostra di non volere più che lo sbirro entri nel sacco, per fargliene venir più desiderio.
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Bertold. mostra di non volere più che lo sbirro entri nel sacco, per fargliene venir più desiderio.

 

Bertoldo.  Io non ti so dire tante chiacchiere. Colui che non conosce la fortuna quando gli viene in mano, la va poi cercando indarno. Se il Cielo vuol farti questo dono, perché lo vuoi tu ricusare? Ma io so bene che se tu conoscessi la mia sincerità, tu non faresti tante repulse. Orsù, fratello, fa' quello che ti pare. Io non voglio più starmi affaticare in farti tanti prologhi; ecco, ch'io entro nel sacco, vienmi pure a serrare, ch'io non ti direi più nulla per tutto l'oro del mondo.

Sbirro.  Fermati ancora un poco, che v'è ben del tempo da entrarvi dentro.

Bertoldo.  Chi ha tempo non aspetti tempo. Io veggo che tu non sai conoscer tua ventura, e però non voglio più star a intuonarti il capo, perché pazzo è colui che vuol far del bene a suo dispetto.

 

 




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