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Giulio Cesare Croce Bertoldo e Bertoldino (Cacasenno di A. Banchieri) IntraText CT - Lettura del testo |
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La Marcolfa domanda a Bertoldino come sta, ed esso dice voler de' castagnacci.
Marcolfa. E bene, come ti senti, Bertoldino? Bertoldino. Benissimo, e starò molto meglio quando voi m'averete fatto i castagnacci ch'io vi domandai. Marcolfa. Sì, affé, che te gli sei guadagnati con le tue belle virtù. Tu hai pure quasi accecato quel povero medico con quella cura, che tu t'eri cacciata nella gola. Bertoldino. Suo danno. Io non l'avea chiamato qua. Marcolfa. So che non ve l'hai chiamato, perché ti era chiusa la strada al parlare. Bertoldino. Anzi, mentre che io avevo quel boccone nella gola non vi era pericolo ch'io moressi di fame, come faccio ora; però, se mi volete vivo, fatemi venticinque castagnacci, ché io sento che sono tanto debole, ch'io (non) posso a pena star in piedi. Marcolfa. Adesso adesso vado a servirti, poiché così vuole la mia buona fortuna. Bertoldino. Andate ben via presto, e ispeditevi.
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