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Giulio Cesare Croce Bertoldo e Bertoldino (Cacasenno di A. Banchieri) IntraText CT - Lettura del testo |
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STRAMBOTTO
Ciascun mi dice, ch'io son tanto bella, Che sembro esser la figlia d'un Signore, Chi mi assomiglia alla Diana stella, Chi mi assomiglia al faretrato Amore. Tutta la Villa ogn'or di me favella, Che di bellezza porto in fronte il fiore. Mi disse l'altro giorno un giovinetto: Perché non ho tal pulce nel mio letto?
Comparvero intanto Bertoldino, Menghina e Cacasenno, con alcuni mazzi di asparagi, fragole, articiocchi e ricottine, portate da lor podere. Qui furono grandi e lieti i complimenti, di dove Erminio così disse:
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