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Giulio Rospigliosi Il palazzo incantato IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena V
Molto non è, che dimoraua Orlando, E forsi giunto a così bel confine, Affretterò, per ritrouarlo, il piede; Ché, se di far ritorno Scorgermi là, dou'il desio richiede, L'ardir' nel uolto, e la uittoria in mano? Inuan' poi chiederò, cangiando uoglia, Ch'esso da me si scioglia. No, no, stia pur lontano; Che la sua libertà porre in non cale. Ma più pronto a' miei cenni è Sacripante, A lui potrà dar legge un guardo solo. Egli sia dunque eletto all'alta impresa De quei, ch'hanno per me l'Anima accesa. [549] Ritroueranno un dì la strada i fati Ruggiero è quel, che di là scende: è desso. Colma sì di ualor', come di fede! Sempre si mostra, ouunque uolga il piede, Inuitto in guerra, e generoso in pace.
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