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Giulio Rospigliosi Il palazzo incantato IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XII
Non è pendice in queste selue, o piano, Cercato Iroldo, onde già stanco il piede, E tutta aspersa ho di sudor' la fronte. Oh, che gentil' Albergo! E pur si uede Tacito, e solo. Oh, come il bel soggiorno, Arreca d'ogni intorno Diletto a gl<i> occhi, e merauiglia al seno! Quasi se stessa, e le sue cure oblia. Ti sia ritegno: Quest'è d'Amore, e delle grazie il Regno. (a due) Vada, se saggio sei, lungi ogni cura. A sì cortese inuito il piè si moue. Colui, che in darno ho ricercato altroue. Tal'hor, ch'ogni speranza [564] Altri da sé recide, Cangiata sorte alle sue uoglie arride.
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