Scena XI
Fiordiligi, Olimpia, Vn
Cacciatore,
Marfisa, Prasildo,
Alceste
Olimpia
Fiordiligi là uiene.
Il Ciel ti guardi!
Fiordiligi
Ei scorga i tuoi desiri,
Onde corran' per te l'hore serene.
Olimpia
Ohimè!
Fiordiligi
Questi sospiri
Son d'amor' messaggieri,
Non mel negar', sorella:
Mentre un'Alma sospira, Amor' fauella.
Olimpia
Chi sente aspro dolor', non può tacere.
Graui affanni, nol nego, ho in seno accolti,
Né mi pregio d'hauere
Il petto di diamante.
(Non è già chi n'ascolti).
A confessarti il uero, io sono Amante.
Fiordiligi
Al fin più dolce appare
L'aspettato gioir' doppo il penare;
Forse d'amiche stelle almo splendore
Cangerà tosto in allegrezza i pianti.
Olimpia
Ah, che nel Ciel d'Amore,
Se pur stelle ui son propizie, e pie
A fauor' degl<i> Amanti,
Tutte son stelle erranti,
Ma fisse son le suenturate, e rie.
Prasildo
S'a uoi graue non giunge il uenir' nostro,
Non s'interponga il ragionar' primiero.
Olimpia
Dicea, che amor' seuero, [603]
Strazia, chi più si fida, e col suo strale
Piaga l'empio non fa, se non mortale.
Prasildo
Anzi, per dirne il uero,
Non sa, che sia diletto un, che non ama.
Marfisa
Forse diletto il sospirar' si chiama?
S'è uer, ch'habbian' gl<i> amanti
Il seno ogn'hor da mille cure oppresso,
È l'amar' l'altri un disamar' se stesso.
Fiordiligi
T'inganni, è sempre lieto un amor' fido:
A innamorato petto
Il duol fassi diletto.
Marfisa
Io me ne rido.
Vien meno ogni dolcezza in un momento,
E d'un breue gioir' figlio è il tormento.
Olimpia
Ma poi la gioia è del martir' seguace.
Alceste
Compro col duolo, anch'il piacer' non piace.
Fiordiligi
Dalla speme uicina
L'alma animata, il suo martir' non prezza.
Marfisa
O come è l'alma in ciò male indouina!
Pensa trouar' dolcezza
Col darsi in preda al duolo,
E spera all'hor, che cade, ergersi a uolo.
Cacciatore
Tè, tè, Baleno, tè!
Vcciso haueua un Capriol' fugace,
Quando un Pastor' audace [604]
A me l'inuola, e qua riuolse il piè.
Tè, tè, Baleno, tè!
Se il Cielo ogn'hor si giri
Lieto a' uostri desiri,
Veduto hauresti un Pastorel' maluagio
Che un Leu[e]riero mi toglié?
Prasildo
Giunse pur hor correndo entro al Palagio.
Fiordiligi
Colà drizzò la fuga.
Cacciatore
Oh, quale indíce
A me pena profonda!
Dunque pria, che s'asconda,
Rapido il seguirò.
Fiordiligi
Vanne felice.
Marfisa
In somma, se pur anco
Altri gode in Amor', troppo non dura,
Ma qual lampo suanisce il suo contento.
Olimpia
Lungamente gioisce un, ch'ha uentura.
Alceste
Andianne homai: si sono a pieno udite
Le ragioni, e i pensieri,
Ma così di leggieri
Decider' non si può cotanta lite.
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