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Giulio Rospigliosi
Il palazzo incantato

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  • ATTO PRIMO
    • Scena P<rim>a Gigante, Angelica, Orlando
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ATTO PRIMO

Scena P<rim>a

Gigante, Angelica, Orlando

 

Angelica

Lassa! chi mi soccorre?

Ahi, ahi, da questo crudo

Chi mi potrà disciorre?

Chi di sé mi fa scudo?

Gigante

Pur ti giunsi una uolta!

Angelica

Ahi!

Gigante

Son[o] uani i sospiri,

Vane le strida hor, che nessun' t'ascolta.

Angelica

Lasciami! Ah, così dunque

Per le publiche uie

Non ua sicuro il piede?

Con insidie sì rie

Dunque s'inganna all'hor, che meno il crede,

Donzella mal accorta?

Lasciami, ohimè, son morta!

Chi soccorso m'appresta?

Orlando

Codardo, empio, scortese, i passi arresta!

A dimostrarti io uegno

Che l'oltraggiar' Donzella è uanto indegno.

Gigante

Ecco di là lontano

Rapido corre Orlando, [538]

E con l'irata mano

Stretto il feroce brando,

Al suon dell'altrui pene

Nelle mie Reti a traboccar' sen uiene.

 

Orlando

Ahi, che Angelica parmi

Colei, che fu rapita.

Angelica

Orlando, aita, o Caualiero, aita!

Gigante

Ferma! Doue si fugge?

Qual aita si spera?

Renditi prigioniera,

Misera, se non uoi,

Che in queste selue alpine

Siano pasto d'un Drago i membri tuoi.

Angelica

A che strazio son giunta? Orlando, aita!

Orlando

L'aspettato soccorso homai t'arreco.

Dall'Alma sbigottita

Sen fugga ogni paura: Orlando è teco.

Gigante

Seguimi, o Donna, o ch'io ti passo il seno!

Angelica

Ah, poni all'ira il freno:

Al tuo ualor' poco rilieua, o nulla,

Che resti da te uinta una fanciulla.

Gigante

Cessino il pianto, e i prieghi,

Ché son gettate a i uenti

Le preghiere, e i lamenti.

Angelica

A chi ricorrer' deuo, o Cieli, o Stelle? [539]

Orlando

Se contro Donna imbelle

Sol mostri il tuo ualore,

Hai sublime ogni parte, eccetto il core.

Ma tu, superbo, e uile,

Le Donne oltraggi, e i Caualier' pauenti?

Gigante

Menti, bugiardo, menti!

Orlando

Fu mio talento, e stile,

Ogn'hor d'esser' uerace;

A gran torto m'offendi.

Scendi, scortese, alla battaglia, scendi;

E in paragone audace,

A prouar', ch'io non erro,

Resti muta la lingua, e parli il ferro.

Scendi, scortese, alla battaglia, scendi.

Gigante

Scenderò, se m'attendi.

Ma qual destin' t'inuita

Con insana pietade

A perder' hoggi per costei la uita?

Con quale auuersa sorte

Per quest'erme contrade

Disconsigliato il piè ti guida a morte?

Orlando

Il tuo folle ardimento

Hor, che ne stai lontano,

Minaccia l'aria, e tira i colpi al uento;

Ma tu, Campione inuitto, Heroe sourano, [540]

Schiuando in chiusa parte

I perigli di Marte,

Vna fanciulla inerme

Di superar' ti pregi:

O sublimi trionfi, o uanti egregi!

Gigante

Se meco brami di trouarti a fronte,

Che badi? Io qui t'aspetto,

M'accingo all'armi, e la battaglia accetto.

Angelica

Ahi, ch'a gli scherni, all'onte

L'empio mi tragge, Orlando, e tu mi lassi?

Orlando

O Donzella infelice!

In quai lacci, in quai reti hai uolto i passi!

Dunque porgerti aita a me non lice?

O Donzella infelice!

Ma qui più non si uede,

Ché lo spron del timore affretta il piede.

Hor doue andarne io deggio

Contro a quello infedele?

Doue? Chi me l'insegna? Il Ciel mi guidi.

Cèlati pur, crudele,

Ché per punire i tuoi misfatti infidi,

Come nell' Alma ho fisso,

Ti seguirò nel più profondo abisso.

 

  




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