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Giulio Rospigliosi Il palazzo incantato IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XII Prasildo, Choro
Prasildo Non è pendice in queste selue, o piano, Non è riuiera, o Monte, [563] Oue io non habbia inuano Cercato Iroldo, onde già stanco il piede, E tutta aspersa ho di sudor' la fronte. Oh, che gentil' Albergo! E pur si uede Tacito, e solo. Oh, come il bel soggiorno, Di uaghezza ripieno, Arreca d'ogni intorno Diletto a gl<i> occhi, e merauiglia al seno! Ma da lieta armonia Odo l'aria arricchita L'alma, da lei rapita, Quasi se stessa, e le sue cure oblia. Choro Nell'ampia sede, Guerrier' famoso, Arresta il piede. Dolce riposo Ti sia ritegno: Quest'è d'Amore, e delle grazie il Regno. (a due) Ah, tra sì liete mura Vada, se saggio sei, lungi ogni cura. Prasildo A sì cortese inuito il piè si moue. Chi sa? trouar' potrei Nella gradita stanza Colui, che in darno ho ricercato altroue. Tal'hor, ch'ogni speranza [564] Altri da sé recide, Cangiata sorte alle sue uoglie arride.
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