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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Settembre

Giovedì 3 — Oggi dopo pranzo il Card. Odescalchi Vicario coll’assistenza di tutti i Parrochi e del Seminario romano, e con molto concorso di gente ha fatta la funzione di benedire solennemente il cemeterio annesso alla Basilica di S. Lorenzo fuori delle Mura, già cominciato a costruire dal governo francese, e che ora deve mettersi in attività, benché una sola parte si trovi in stato servibile. Notizie sempre più funeste sonosi avute colla posta di oggi del cholera di Genova, e cattive anche di Livorno, ove il morbo si è molto dilatato. A Firenze seguitano dei casi, sinora in numero non grande. La ricetta del Dott. Boyer, venuta di Francia giorni sono, pare che a Firenze sia riuscita inefficace.

Sabato 5 — Nella notte scorsa si dice siasi cominciato, per mezzo di un carro espressamente costruito, a trasportare i cadaveri dei morti nella giornata al nuovo cimiterio di S. Lorenzo.

Domenica 6 — La malattia di un russo abitante alla locanda di Petrini al Babuino, quale parevasi annunziare con sintomi cholerici, fece l’altro ieri del rumore per il paese, e il governo credé farlo visitare, e molta gente concorse sul luogo; si riconobbe però che il male proveniva da tutt’altra cagione, come da riscaldamento, disordine di bocca ecc. ecc.; e l’infermo sta meglio.

Lunedì 7 — Nuove sempre affliggentissime del cholera di Genova e di Livorno. A Firenze continua con non molti casi; Torino è attaccato.

Martedì 8 — Oggi dopo pranzo per ottenere l’allontanamento del cholera si è trasportata l’immagine della Madonna, che si venera nella Cappella Borghesiana a S. Maria Maggiore, con solenne processione che doveva terminare a S. Pietro, ed ivi tenersi esposta per otto giorni. La processione che era composta degli alunni di S. Michele, degli orfanelli, e di tutto il clero secolare e regolare, con in fine il Card. Vicario, appena partita da S. Maria Maggiore, circa le 21,30, è stata poco dopo disordinata da un forte sgrullone di pioggia (minacciata in tutto il giorno con grandissimo vento) quale essendo cessato, ha continuato seguìta da numerosissimo popolo, che con esemplare devozione recitava il Rosario ed altre preci, facendo la strada del Bambino Gesù, la Madonna de’ Monti, Colonna Traiana, Piazza di S. Marco, il Gesù e strada Papale. Giunta la fine della processione alla Chiesa Nuova è sopraggiunto un altro diluvio per cui si è dovuto entrare in quella chiesa colla Macchina, ove era collocata l’Imagine, che ci è stata lasciata, alcuni dei Capitoli delle Patriarcali, e tutto il popolo, con gran confusione, mentre il resto della processione è arrivata a S. Pietro, bagnandosi ben bene.

Mercoledì 9 — È stato notificato, per mezzo di invito sacro che la Madonna resterà esposta alla Chiesa Nuova sino a Domenica, che colla processione verrà trasportata a S. Pietro.

Domenica 13 — Oggi doveva seguire la nuova processione coll’intervento del Papa e di tutto il Sacro Collegio per il trasporto della Madonna dalla Chiesa Nuova a S. Pietro, ma il tempo essendosi annunziato sin da questa mattina pessimo con gran vento e molte nuvole, è stata disintimata poco dopo il mezzogiorno; ed infatti sull’ora appunto che la processione doveva cominciare, cioè alle 20,30 italiane, ha cominciato a piovere dirottamente anche con lampi e tuoni, ed un fulmine è caduto nel palazzo già Accoramboni sulla piazza di S. Pietro.

Martedì 15 — Essendo riuscita una bellissima giornata, a mezza mattina il suono delle principali campane di Roma (come già era stato avvisato con Notificazione) ha annunziato per oggi la processione dalla Chiesa Nuova a S. Pietro, la quale ha cominciato circa le 20,30 italiane collo stesso ordine di quella di martedì scorso, colla sola diversità che i Capitoli delle Basiliche non hanno portato i padiglioni. Il Papa è andato dalla Chiesa Nuova sino a S. Pietro colla torcia avanti all’Imagine, preceduto da 20 Cardinali (ai quali se ne sono aggiunti altri tre in S. Pietro) in mantelletta e mozzetta rossa. Il popolo, che seguiva la processione, era infinito. In S. Pietro si sono cantate le Litanie della Madonna, e quindi il Papa, uscendo per porta Angelica e rientrando per porta del Popolo, è tornato a Monte Cavallo. Ieri è partito D. Miguel, non si sa bene per dove.

Martedì 23 — Oggi la Madonna di S. Maria Maggiore è stata trasportata processionalmente da S. Pietro alla Chiesa del Gesù. La processione era composta solamente di tutti i Religiosi detti berrettanti in cotta con candela accesa, e dai due Capitoli di S. Pietro e di S. Maria Maggiore. Essa è partita da S. Pietro alle 21,30, è arrivata al Gesù alle 23,30 circa. Il popolo che la seguiva era immenso. Andavano infine avanti la Madonna il Card. Vicario come Arciprete di S. Maria Maggiore ed il Card. De Gregorio, in luogo del Card. Galeffi Arciprete di S. Pietro.

Domenica 27 — Oggi doveva trasportarsi la Madonna dal Gesù a S. Maria Maggiore con processione di tutto il clero secolare e regolare, coll’intervento del Papa e S. Collegio, ma in grazia del tempo la processione è stata disintimata e differita al primo giorno di buon tempo, dandosene avviso colle campane come l’altra volta.

Mercoledì 30 — Previo l’avviso delle campane oggi si è fatta la traslazione della Madonna dal Gesù a S. Maria Maggiore. La processione è stata la stessa che quella dalla Chiesa Nuova a S. Pietro. Il Papa vi è intervenuto con 13 Cardinali, oltre altri tre, che si sono trovati a S. Maria Maggiore, ove la processione è arrivata alle 23, essendo partita dal Gesù dopo le 21. È ritornato D. Miguel dal suo viaggio, che non pare abbia oltrepassato Venezia.




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