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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Luglio

Lunedì 10 — Pare che a Monte S. Giovanni i casi di cholera abbiano continuato, come pure se ne siano dati a Veroli e Frosinone. Si vocifera anche di un caso nella tenuta di Campo Morto che vorrebbe dire alle porte di Roma!!!

Martedì 11 — Essendo morto nella notte scorsa in Trastevere un campagnuolo venuto ieri dalla tenuta di Salone, con sintomi sospetti, è stata posta in osservazione la casa ov’è morto, ed oggi al cimiterio di S. Lorenzo è stata fatta la sezione del cadavere. Pare che di questi e degli altri antecedenti siasi giudicata la morte cagionata da una febbre perniciosa.

Giovedì 13 — A Napoli il cholera seguita nello stesso grado; a Palermo infierisce in modo terribile e quell’Arcivescovo Cardinal Trigona è stato una delle vittime.

Sabato 15 — Oggi si è avuta notizia di alcuni casi di cholera seguìti a Ceprano. A Napoli il morbo sembra stazionario; i morti sono un poco diminuiti di numero, mantenendosi però circa i 300 al giorno; a Palermo la malattia seguita ad infierire.

Lunedì 17 — Le nuove di Napoli portano qualche ulteriore diminuzione nella mortalità. I casi di Ceprano si confermano, e si parla anche di qualche altro paese di quella provincia ma non con certezza.

Sabato 22 — Le lettere di Napoli non portano ulteriore diminuzione nel numero dei casi e delle morti di cholera. A Palermo pare vi sia realmente una minorazione grandissima. A Ceprano i casi seguitano non in fortissimo numero.

Lunedì 24 — La morte di una donna albergata al vicolo detto dell’Acqua santa presso la piazza degli Orfanelli seguìta oggi con sintomi analoghi a quelli del cholera ha dato da discorrere e da temere.

Martedì 25 — Oggi con editto si è ordinato che chiunque partirà da Roma per qualunque parte della Comarca e viceversa debba munirsi della fede di sanità.

Venerdì 28 — Corre questa sera una voce sorda che a S. Giacomo sia morto un soldato con sintomi cholerici, benché dopo la sezione del cadavere siasi deciso il contrario, e che un altro soldato che nel medesimo ospedale lo aveva assistito, oggi stesse agli estremi: se il fatto è vero è serio assai.

Sabato 29 — Il secondo soldato che era caduto malato con sintomi sospetti, è poi morto nella notte, e in seguito della sezione del cadavere è stato pur troppo deciso esser morto di cholera. Un altro infermo dello stesso ospedale oggi è stato preso dagli stessi sintomi, e sta molto ammalato. L’ospedale è chiuso e senza comunicazione coll’esterno, almeno per quanto è possibile. L’allarme nel paese comincia ad esser serio.

Domenica 30 — Il terzo malato di S. Giacomo sospetto di cholera, non è morto, e si assicura che vada alquanto meglio. L’ospedale continua a tenersi in osservazione. Si parla di qualche altro caso seguìto nella città ma non ben verificato. Da Fiumicino è venuto avviso che tra alcuni vetturali di pesce stanziati in quelle capanne, due o tre erano morti con sintomi cholerici, e qualcun altro stava male; è stato perciò spedito colà il medico Cappelli, e si sono ordinate misure di osservazioni. Molta gente parte da Roma.

Lunedì 31 — Niun altro caso si è dato all’ospedale di S. Giacomo, overa caduto malato (pareva con sintomi di cholera) il medico Viale, che vi sta rinchiuso ma che sta meglio notabilmente. Si citano però nella città alcuni casi che paiono molto sospetti.




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