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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Agosto

Martedì 1 — Oggi nel nostro Diario si è veduto un articolo in cui si espone la situazione del paese riguardo al cholera, e pare si concluda che secondo il sentimento della pluralità dei medici, che hanno assistito alle sezioni anatomiche il morbo non sia dichiarato. Si parla però sempre di qualche nuovo caso mortale. Oggi si sono tornate a dare le carte di sanità che sin dall’altro ieri non si davano più.

Mercoledì 2 — Nessun caso sospetto si è annunziato oggi almeno che abbia fatto impressione. Si assicura essere stata spedita una forza di cavalleria ad Albano ove pare ci fosse stato un armamento irregolare e s’impedissero le comunicazioni con Roma, il che è accaduto anche in altri paesi.

Giovedì 3 — Oggi si è parlato di qualche caso di cholera in Borgo, ma incertamente e confusamente al solito. Si parla anche di qualche altro caso nell’ospedale di S. Giacomo.

Venerdì 4 — Seguono a sentirsi dei casi di cholera isolati per la città, e due o tre seguìti in Borgo da ieri ad oggi, sembrano meno soggetti a dubbio. A S. Spirito è stata assegnata e separata dalla comunicazione esteriore una corsia per gl’infermi sospetti. Oggi con Notificazione del Card. Vicario si è annunziato che domenica prossima si trasporterà con processione simile a quella del 1835 l’imagine della Madonna da S. Maria Maggiore alla Chiesa del Gesù, ove resterà esposta per otto giorni.

Sabato 5 — Oggi pure si sono accusati alcuni casi nel Rione di Borgo ed in quello di Trastevere ed uno al vicolo Savelli. Si assicura che il cholera siasi manifestato anche nell’ospedale dei Pazzi.

Domenica 6 — Oggi (contro l’opinione di molti) si è fatta la traslazione della Madonna di S. Maria Maggiore al Gesù. La processione composta di tutto il clero secolare e regolare ha fatta la strada delle 4 fontane, di Monte Cavallo (ove si è unito il Papa col S. Collegio in numero di 21 cardinali, che sono andati avanti all’Imagine collocata sopra una piccola macchina) e per le 3 Cannelle, e S. Romualdo è andata al Gesù ove è finita di entrare circa a un quarto di notte. Il popolo, che la seguiva, era immenso oltremodo. Oggi si annunziano due o tre casi sospetti di cholera in Trastevere.

Lunedì 7 — Oggi all’ospedale di osservazione di S. Spirito si contano (per quanto si assicura) circa 40 infermi del morbo corrente, parte venuti dalla città e parte dello stesso ospedale oltre qualche altro caso per il paese in case particolari, ed oltre quelli dei Pazzi e dell’ospedale di S. Giovanni.

Martedì 8 — Si vanno mettendo all’ordine in fretta i locali destinati per ricevervi i malati di cholera in diversi punti della città. A quello di S. Galla si è cominciato a mandarvi dei malati. Questa mattina è morto di cholera l’avv. Ciunghi senese, da grandissimo tempo stabilito a Roma, e si assicura sia pur morta una vecchia donna che lo ha assistito.

Mercoledì 9 — I casi di cholera continuano in tutte le parti della città. In tutte queste sere si sono illuminate molte delle imagini della Madonna esistenti nelle strade. Una di queste imagini collocata in un vicolo di Trastevere, e che ad alcuni del popolo era sembrato aver aperti gli occhi, è stata dal Viceregente fatta levare di notte, e trasportare nella Cappella della sua abitazione. Questa sera si è adunata una Congregazione straordinaria di Sanità coll’intervento (si dice) di molti medici, e si aggiunge per l’oggetto di decidere sulla esistenza o non esistenza del cholera in Roma.

Venerdì 11Vanno continuando i casi di cholera per la città, non in gran numero e segnatamente e maggiormente in Trastevere. Degli ospedali non si sa niente. Il concorso alla chiesa del Gesù va sempre aumentando specialmente la sera, andandovi gran quantità di gente in processione da tutte le parti della città.

Sabato 12 — Questa mattina si è tenuta avanti al Cardinal Segretario di Stato una Congregazione composta di molti dei componenti le due commissioni sanitarie e di un certo numero di medici per decidere (si dice) sulla natura del morbo attualmente regnante. È uscita una Notificazione del Cardinal Vicario con cui si annunzia che martedì dopo pranzo si riporterà dal Gesù la Madonna a S. Maria Maggiore colla medesima solennità e si annunzia altresì il permesso di mangiar carne il venerdì e il sabato sinché dureranno le circostanze attuali. Seguitano dei casi di cholera per la città segnatamente in Borgo e Trastevere, ma sinora non ascendono, pare, a numero esorbitante; cosa accada a S. Spirito, Dio lo sa!

Domenica 13 — Questa sera si può dire quasi tutta la città è stata spontaneamente illuminata e specialmente quasi tutte le imagini della Madonna con apparati, lampadari ecc. Il Corso si distingueva particolarmente. Le processioni della sera al Gesù seguitano e crescono sempre.

Lunedì 14 — Continuano i casi di cholera specialmente in Borgo e Trastevere, ed anche in altre parti della città. Questa sera tutto il palazzo di Monte Cavallo, come pure quello della Consulta erano illuminati a torcie, e la facciata delle scuderie pontificie con gran magnificenza e buon gusto a lumini; il resto della città era illuminato presso a poco come ieri sera.

Martedì 15 — Oggi circa le 21 ore si è riportata a S. Maria Maggiore l’imagine della Madonna dalla Chiesa del Gesù; la processione è stata formata dai soli chierici regolari e Capitoli, senza i Padiglioni, ed ha tenuto la medesima strada, essendovisi unito il Papa con 17 cardinali nel passaggio da Monte Cavallo. Questa sera si è ripetuta l’illuminazione come ieri sera. I casi di cholera e particolarmente in Borgo vanno aumentando. Ieri sera a Monte Caprino si assicura che un prussiano, che dicesi addetto al Ministro di Prussia, sul sospetto di aver dato qualche cosa di avvelenato ad un ragazzo (sospetto che pur troppo regna nel popolo), fu investito e maltrattato talmente dal popolo stesso, che tolto a stento dalle sue mani e condotto all’Ospedale della Consolazione, a temere della sua vita, e v’è anche chi dice che sia morto.

Mercoledì 16 — Il morbo cholerico si va propagando, e, per quanto si è potuto penetrare, ieri il totale dei casi ascese a 64, e quello dei morti a 42. La giornata d’oggi, si crede generalmente, sia stata anche peggiore.

Giovedì 17 — La giornata di ieri fu cattiva assai per i casi di cholera; i morti, compresa la mortalità ordinaria, si calcola siano ascesi al numero di 160 o 170! Oltre tutti i casi nelle altre parti della città, che non sono pochi, in Borgo si può dire che non ci sia casa, che non sia attaccata.

Venerdì 18 — Per quanto si dica che la giornata di ieri e d’oggi siano state migliori riguardo al cholera, esse sono state più che bastantemente cattive. Da qualche giorno nel monastero di S. Cecilia sono morte tre o quattro monache, ed altre ne stanno male; come è morto il confessore, due chierici ed il giardiniere. Le carceri sono pure attaccate. Il palazzo Quirinale è messo in guardia non restando aperto che il portone della piazza, e soggettandosi alla fumigazione chiunque vi entra. Le scuole del Collegio Romano sono chiuse. Il monastero del S. Cuore ha tolte tutte le comunicazioni coll’esterno. Si narrano aperture di occhi di un’altra Madonna nella Chiesa di S. Nicola degli incoronati e del Crocifisso, a Campovaccino, ove ha cominciato un gran concorso di gente e di processioni notturne.

Sabato 19 — Il cholera prosiegue a far delle vittime, pare sicuramente senza diminuzione. Il rione di Borgo, che nei giorni passati era stato il più maltrattato pare che respiri un poco. Oggi nel Diario Romano si è veduto un articolo, in cui con gran giro di parole si ammette l’esistenza del morbo in Roma, ma senza pubblicarsi bollettino sanitario.

Domenica 20 — Essendosi manifestati due casi sospetti di cholera al monastero del S. Cuore, oggi all’ora del nostro pranzo è ritornata a casa Tetina, come molte altre ragazze ivi educande. Anche a Tor de’ Specchi è morta di cholera una conversa e le educande sono tornate alle loro case. Le notizie le più schiette possibili portano il numero dei casi (tutto compreso) nella giornata di ieri a 205, e quello dei morti a 160. Di oggi non si sa ancora il preciso, ma pare non ci sia niente di meglio. Oggi è uscito editto di Monsignor Governatore, da applicarsi sommariamente, a quelli che spargeranno nel popolo le assurde voci di avvelenamenti, che pur troppo sono invalse.

Martedì 22 — Secondo il bollettino di ieri la mortalità risalì al numero di 135. La stagnazione di tutte le transazioni sociali va sempre aumentando, e l’isolamento di quasi tutte le persone e case.

Giovedì 24 — Ieri al giorno successe del tumulto contro il Ghetto, si dice suscitato per l’ospedale cholerico degli Ebrei, che è stato stabilito nel palazzo Cenci contiguo, il che ha allarmato quel rione della Regola. Grandi precauzioni furono prese, e forti pattuglie circolavano in quella parte. Questa mattina poi una mandata di forzati che lavorava fuori la tenuta di Grotta Perfetta fuori di porta S. Paolo, ove si è determinato di sotterrare i morti di cholera, si è rivoltata contro la forza, che li guardava e 19 ne sono fuggiti essendosi impossessati di 12 fucili.

Domenica 27 — Si assicura che ieri il numero dei casi sia stato notabilmente minore. I morti però ascesero a sopra 180!!

Lunedì 28 — Il numero dei morti si annunzia per la giornata di ieri ascendere a 197. Oggi è uscita Notificazione della Commissione di Sanità, con cui si annunzia lo stabilimento delle case di soccorso per tutti i rioni di Roma. È meglio tardi che mai; ma è molto tardi! Da varie sere per tutta Roma si accendono grandi fuochi, che si credono utili per purificare l’aria dai cattivi miasmi, e si sparano delle armi da fuoco. Nella notte scorsa il Duca di Fiano che abita attualmente colla moglie in casa Piombino, è stato sorpreso dai sintomi cholerici, e sta molto male.




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