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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Aprile

Sabato 1 — In seguito di notizie avute dal Papa (s’ignora per qual mezzo) questa mattina Monsig. Lucidi, Economo della Fabbrica di S. Pietro e Canonico, si è recato, si dice, in unione ad alcuni ministri di polizia fuori della porta di San Pancrazio, ed ivi in un vicolo senza riuscita scavando si è ritrovata intatta nella sua teca, e coi sigilli del Card. Giustiniani già Arciprete di San Pietro, che al suo tempo aveva dovuto riconoscerla, la insigne reliquia derubata della Testa di S. Andrea, e si è ritrovato parimenti il busto di argento, in cui si custodiva, mutilato e in parte soggettato alla fusione, come anche si è ritrovato un involto con le pietre, che lo adornavano, se non tutte almeno in parte. Il Papa, a cui è stata subito portata, con molta sua consolazione l’ha fatta collocare per ora nella sua cappella segreta. Per tale ritrovamento questa sera d’ordine del Card. Vicario, all’Avemaria hanno suonato a festa tutte le campane, e si è fatta illuminazione per tutta la città, ed anche la cupola di S. Pietro è stata illuininata a fiaccole.

Domenica 2 — Questa sera al quartiere delle Guardie Nobili a Monte Cavallo è stato inaugurato il busto del Papa con illuminazione di fiaccole, paratura del quartiere medesimo, rinfresco dato dal Comandante ecc. Tutte le guardie hanno ricevuto l’ordine di portare al petto la coccarda mista dei colori pontifici, ed italici, ed alla loro bandiera è stata apposta la cravatta dei colori italiani.

Lunedì 3 — Oggi è stata pubblicata la legge elettorale in esecuzione di quanto viene prescritto dallo Statuto Costituzionale. Oggi i detenuti nelle carceri nuove, avendo replicatamente insultata e minacciata la forza civica, che ora vi sta in guardia, gettando anche qualche sasso sulla sentinella; questa ha fatto fuoco contro la ferrata, ma il colpo ha investito i ferri, senza ferire alcuno.

Mercoledì 5 — Questa mattina il Capitolo di S. Pietro ha trasportato processionalmente dal Quirinale alla chiesa di S. Andrea della Valle la ricuperata Testa di S. Andrea. Oggi poi alle 3 pomeridiane con solennissima processione dalla chiesa medesima è stata restituita a quella di S. Pietro. La processione è stata formata da tutto il clero secolare e regolare, in tutto e per tutto come quella del Corpus Domini. Quattro Canonici di S. Pietro in dalmatica portavano a vicenda il talamo, su cui posava in una grande urna la reliquia nella sua custodia di argento in forma di globo, e quattro Vescovi in piviale e mitria portavano i cordoni; il baldacchino era portato dai Camerieri segreti. Seguiva immediatamente il Papa, preceduto dal Magistrato Romano, e seguito dai Cardinali in numero di diciannove, e cinque o sei vi si sono aggiunti in S. Pietro. Veniva poi tutta l’Anticamera pontificia. Andavano appresso anche molte signore e donne civili colla torcia. Lo Stato Maggiore della Guardia civiva (che ha guarnita tutta la strada percorsa dalla processione) e tutti i così detti Circoli con candele, e con bandiere di tutti i colori alla testa, chiudevano la marcia. A S. Pietro la reliquia è stata collocata sull’altare papale ed il Papa ha dato con essa la benedizione. Questa sera si è fatta illuminazione per tutta la città ed anche alla cupola di S. Pietro.

Domenica 9 — Essendo giunti da molti giorni a Civitavecchia, e ultimamente da Civitavecchia a Roma, due pezzi di cannone del calibro di nove libbre di palla, che la città di Genova ha mandato in dono alla Guardia civica di Roma, oggi nelle ore pomeridiane un picchetto di cavalleria civica (che si sta formando) con alcuni artiglieri pure civici di recente istituzione, è andato a prenderli al Castel S. Angelo, ove erano depositati, e tirati da cavalli di alcuni nostri Signori, li hanno trasportati alla piazza del Popolo, e di , accompagnati da buon numero di truppa civica con bande, e seguiti da tutti i Circoli colle solite bandiere, al Campidoglio, ove da due Deputati genovesi, che hanno complimentato il Magistrato Romano, ne è stata fatta la consegna allo Stato Maggiore Civico, e per ultimo sono stati ricondotti in Castello. A tutte le finestre per il Corso fino al Campidoglio sono stati messi i parati.

Lunedì 10 — Il Card. Mezzofanti (ancora non ristabilito da una lunga e molto pericolosa malattia nervosa) ha rinunziato la Prefettura della Congregazione degli studi e al Ministero della Pubblica Istruzione ed il Card. Vizzardelli gli è stato sostituito.

Martedì 11 — Una inquietudine nata sulle provvidenze, che il Ministero avrebbe preso per provvedere alle urgenti necessità dell’Erario, produsse fino da ieri al giorno un attruppamento sulla piazza dei SS. Apostoli, che si riuscì a dissipare colla promessa delle provvidenze sudette per oggi. Oggi poi alla stessa ora si sono formati gli attruppamenti tanto ai SS. Apostoli, quanto anche a piazza Colonna, in aspetto non molto tranquillizzante, che hanno durato fino a sera, e si è riuscito a discioglierli con qualche somma di denaro distribuita a molti che si dicevano artisti e operai senza lavoro, e che si erano uniti. Si assicura che Torlonia e Valentini abbiano concorso a questa distribuzione. Verso sera è stata pubblicata un’ordinanza di Mons. Morichini, Ministro delle Finanze (il quale si assicura che abbia data la sua dimissione), colla quale si ordina il corso forzato dei biglietti della Banca Romana per tre mesi, scorsi i quali saranno cambiati con dei Boni dell’Erario portanti frutto, realizzabili a scadenze, e ipotecati sui beni delle Corporazioni Religiose. La Banca Romana si limiterà alle operazioni dello sconto e di quelle col Governo. La somma dei biglietti, che potrà emettere la Banca, è limitata a ottocentomila scudi, in luogo di un milione e seicentomila permessogli nella sua istituzione.

Mercoledì 12 — Anche oggi alla stessa ora di ieri vi sono stati dei tentativi di attruppamento della solita classe di gente a piazza di Spagna, ai SS. Apostoli ed a piazza di Venezia; ma la truppa civica molto rinforzata, e che aveva ricevuto degli ordini assai positivi, li ha dissipati e fatto molti arresti di individui muniti di armi, e si dice anche di danaro.

Giovedì 13 — Oggi sono continuati gli arresti; ma non pare che vi siano stati seri tentativi di attruppamenti.

Sabato 15 — Nei giorni scorsi è partito Mons. Corboli, si dice, per il quartiere generale del Re di Sardegna in Lombardia. Si assicura che ieri fu fatto prendere il possesso del locale del Collegio Romano per il Seminario Romano, che vi sarà traslocato quanto prima.

Domenica delle Palme 16 — Da vari giorni le Guardie Nobili hanno ricevuto l’ordine di andar sempre in uniforme. Due ordinanze del Ministro delle Finanze sono state pubblicate con una delle quali si impone l’anticipazione di tre dodicesimi della dativa e emessi in tre rate, cioè nei tre trimestri avvenire dell’anno corrente, da rimborsarsi nei venturi anni 1849-50-51; coll’altra si annunzia lo stabilimento di un nuovo corso di Posta per il giorno di mercoledì, che attualmente ne era privo.

Lunedì 17 — Il Seminario è stato già trasportato in gran parte al Collegio Romano, ed i seminaristi sin da ieri hanno cominciato ad ufficiare nella chiesa di S. Ignazio. Quella del Gesù è ufficiata per ora, come è possibile, da alcuni alunni del Collegio Germanico, che sono ancora rimasti in Roma, essendone partita la massima parte. Sono vari giorni che è tornato in Roma il Card. Ferretti il quale tempo fa (non si sa troppo perché) partì insalutato hospite da Ravenna, ove era Legato, e si è andato trattenendo in diversi luoghi per istrada.

Martedì 18 — Ieri fu demolito il recinto, che separava il Ghetto dal resto della città, e ciò con consenso ed ordine superiore.

Martedì 25 — Nella nostra Gazzetta d’oggi si è annunziata la dimissione accordata a Mons. Morichini Tesoriere Generale e Ministro delle Finanze, e la nomina in suo luogo del Signor Annibale Simonetti, figlio del Principe Simonetti di Osimo, sin qui membro della Consulta di Stato.

Sabato 29 — Questa mattina il Papa ha tenuto un Concistoro segreto, e vi ha pronunciata una Allocuzione, in cui principalmente ha confutate le voci sparse (specialmente negli Stati austriaci di Germania), che egli abbia istigato e promosso le insurrezioni in Italia e fuori d’Italia, che abbia voluto farsi capo di una Repubblica Italiana, di aver voluto dilatare i limiti dello Stato pontificio, di far la guerra ad altre Potenze ecc. Oggi è uscita l’ordinanza del nuovo Ministro delle Finanze, colla quale si accenna il metodo dell’annunziato concambio dei biglietti della Banca con Boni del Tesoro e vi è unita una prima nota dei beni ecclesiastici ipotecati per sicurezza dei medesimi ecc.

Domenica 30 — La giornata si è passata in continua agitazione. In seguito all’Allocuzione del Papa nel Concistoro di ieri, tutto il Ministero in corpo ha dato la sua dimissione, compreso il Card. Antonelli Segretario di Stato (a cui si dice surrogato il Card. Ferretti). In seguito le deputazioni di tutti i Casini e Circoli si sono recate a Monte Cavallo, esigendo energicamente la revoca di quanto il Papa ha dichiarato riguardo al non far la guerra, coll’alternativa, in caso di rifiuto, della formazione immediata di un Governo provvisorio. Si assicura che i Ministri di Sardegna, Toscana e Napoli abbiano presentata una protesta nello stesso senso, riguardo alla suddetta dichiarazione del Papa. Si assicura altresì che il Papa abbia preso tempo fino a domani per vedere se è possibile di trovare un temperamento. Intanto verso sera è stata mandata a tutte le porte della Città una guardia di truppa civica, con ordine di non far sortire alcuno. Questa sera doveva esservi la girandola, che era preparata, ma è stata contramandata.




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