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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Novembre

Venerdì 3 — Avendo il clero regolare e secolare dello Stato pontificio risoluto di offrire al Governo la somma di quattro milioni di scudi pagabili in quindici anni, onde ritirare dal corso i due milioni di Boni del Tesoro ultimamente emessi e togliere l’ipoteca imposta a garanzia dei medesimi sui beni ecclesiastici; il Papa con suo chirografo diretto al Cardinale Orioli, Prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari (per mezzo del quale era passata l’offerta) ha accettato l’offerta stessa, incaricando il suddetto Cardinale della esecuzione.

Sabato 4 — Questa sera si è aperto il teatro Argentina, che il Municipio, in seguito del rifiuto del proprietario Principe Torlonia, ha ottenuto giudizialmente in contenzioso amministrativo in affitto coattivo.

Domenica 5 — Il Card. Antonelli è nominato Prefetto dei Palazzi Apostolici ed in tal qualità presiederà una Congregazione composta di vari Cardinali e di altri soggetti secolari che avrà l’amministrazione dei Palazzi Apostolici; ed il nuovo Maggiordomo da nominarsi pare non debba avere che la parte puramente esecutiva.

Lunedì 6 — È partito sin da ieri il Ministro delle Armi Generale Zucchi per Ferrara ove è accaduta qualche sommossa per aver voluto un tal Console austriaco alzare l’arme imperiale sulla porta della sua casa, che si dice essere stata saccheggiata. È andato seco il Conte Gamba deputato di Ravenna. Pare che il viaggio del Ministro abbia anche per oggetto l’ispezione delle truppe pontificie nelle provincie.

Venerdì 10 — Secondo le ultime notizie ufficiali, le truppe imperiali austriache sono entrate a Vienna di viva forza il giorno prima del corrente dopo aver respinte le truppe insurrezionali dell’Ungheria, che si erano avanzate in soccorso di Vienna stessa. L’avvicinamento di questi aveva indotti i Viennesi a tentar di non eseguire la resa già convenuta due o tre giorni avanti.

Mercoledì 15 — Questa mattina si sono riaperti tanto l’Alto Consiglio, quanto quello dei Deputati, dopo la proroga. Il Ministro dell’Interno e interino delle Finanze, nel recarsi in carrozza al secondo, è stato accolto sulla piazza della Cancelleria con fischi strepitosi, ed essendo poi smontato alla scala, al principio della medesima è stato circondato da un gruppo di persone ed è stato ferito nella gola con colpi di pugnale, per i quali, trasportato nelle camere del Card. Gazzoli che abita nel palazzo della Cancelleria, è rimasto esanime quasi al momento. I due suoi figli si trovavano sulla piazza quando succedeva questo terribile fatto. Questa sera una truppa composta di popolo e di carabinieri ha girato per Roma fino ad ora tarda, con torcie, bandiere ecc., e dicesi che l’oggetto fosse di affraternizzare i carabinieri stessi col popolo e con gli altri corpi militari.

Giovedì 16 — Dopo il mezzogiorno un radunamento di gente assai numeroso, cui si è aggiunto gran numero di civici, carabinieri e militari di ogni arme, si è recato dal Popolo a Monte Cavallo per chiedere l’immediata formazione di un nuovo Ministero, secondo la lista di persone che presentavano, al che il Papa ha risposto che aveva dato commissione al signor avv. Galletti di tal formazione. Tale risposta (replicata più volte per mezzo del Galletti stesso) non ha soddisfatto il popolo che per tutta la giornata ha continuato le sue clamorose insistenze, tentando di forzare e anche incendiare le porte del palazzo, che erano chiuse. Disgraziatamente alcuni della Guardia svizzera hanno fatto fuoco sul popolo e sono rimasti feriti (per quanto si assicura) due civici. L’irritamento allora è accresciuto a dismisura, si sono cominciate ad erigere delle barricate nelle vicinanze del palazzo, si è fatto fuoco contro il medesimo, si è trasportato sulla piazza un cannone, che era depositato alla Pilotta. Solamente verso le 8 della sera, avendo il Papa finalmente e pienamente acconsentito alle richieste, ed essendosi a stento ottenuto che (almeno per questa sera) non si consegnassero gli Svizzeri, che avevano fatto fuoco, e che si volevano nelle mani per fucilarli; il popolo si è ritirato come anche tutto il militare. Nel tempo della agitazione quasi tutte le porte delle botteghe e case si sono chiuse e la maggior parte della popolazione si è ritirata.

Venerdì 17 — Questa mattina è stata sciolta la Guardia svizzera e la truppa civica è subentrata alla guardia del Palazzo Apostolico. Nella Gazzetta di oggi si è annunziata la formazione del nuovo Ministero come segue: Affari Esteri Conte Mamiani, Interno Avv. Galletti, Grazia e Giustizia Avv. Sereni, Commercio e Lavori pubblici Dott. Sterbini, Armi Conte Campello, Finanze Avv. Lunati, Presidente del Consiglio dei Ministri coll’Istruzione Pubblica Ab. Rosmini, ed, avendo questi ricusato Monsig. Muzzarelli. Pare certo che il Duca di Rignano che faceva parte dell’ultimo Ministero, sia partito da Roma, e lo stesso, si assicura, abbiano fatto alcuni Cardinali tra i quali il Card. Lambruschini, la cui abitazione alla Consulta fu invasa ieri dalla gente armata, salvandosi a stento la persona. Il Corpo diplomatico restò in permanenza al Quirinale fino a ieri sera al tardi, e vi è tornato questa mattina. Da un colpo di fucile tirato dal campanile di S. Carlino alle Quattro Fontane, restò ucciso l’Ab. Palma segretario delle lettere latine, e che per conseguenza aveva l’abitazione in Palazzo; egli fu colpito nella sua camera, avendo il colpo traversata la finestra. Questa sera, tra le dieci e le undici si è avuta una bellissima aurora boreale. Questa meteora, che si può calcolare abbia durato (almeno nel suo maggiore vigore) circa una mezz’ora, si estendeva per un notabile spazio dell’atmosfera da tramontana a ponente.

Sabato 18 — A richiesta del Comandante del Castel S. Angelo, Colonnello Stuart, cinquanta uomini di truppa civica sono entrati nel forte in rinforzo della guarnigione. Il Colonnello Gallieno è stato nominato al Comando generale della Guardia civica (rinunciato già dal Principe Aldobrandini) e promosso al grado di Tenente Generale. Nella scorsa notte una truppa di gente e di militari con torcie ed acclamazioni ha girato per Roma sino alle due o alle tre dopo la mezzanotte. Questa sera, in seguito ad un invito affisso sin da questa mattina, uno stuolo numeroso di popolo, pare con torcie, è andato al palazzo del Governo per rallegrarsi col Sig. Galletti, Ministro dell’Interno e della Polizia e che pare si voglia anche al comando del Corpo dei carabinieri. Questa sera il teatro di Argentina è stato illuminato e vi è stato cantato l’Inno popolare del Maestro Magazzari.

Domenica 19 — Essendo giunto il nuovo Ministro delle Armi Conte Campello, questa sera il Circolo Popolare con gran seguito di gente, torcie ecc., è andato a complimentarlo alla sua abitazione sul palazzo del Gallo (olim Ceva) a Colonna Traiana.

Lunedì 20 — La forza civica, che guarnisce il Castello unitamente alla linea è assai più numerosa di quello che si era detto. Pare che anche alle porte della città dovrà essere posta una guardia civica.

Martedì 21 — Questa sera il Circolo Popolare accompagnato da dragoni, carabinieri ecc. con torcie e banda, è andato al palazzo Madama (ove si era fatta illuminazione) per festeggiare la destinazione del Ministro Galletti al comando generale del corpo dei carabinieri.

Mercoledì 22 — Tre deputati di Bologna al Corpo legislativo (come lo era l’ucciso Ministro Rossi) hanno dato la loro dimissione e sono partiti da Roma, e la nostra Gazzetta di oggi riporta quelle di altri tre. Secondo la voce comune una gran parte dei Cardinali si è allontanata successivamente da Roma in questi giorni.

Giovedì 23 — La Gazzetta di questa sera annunzia che Monsig. Morandi, Fiscale generale, si è dimesso dal suo impiego. Questa sera è arrivato il Conte Mamiani Ministro degli Affari Esteri.

Venerdì 24 — Circa le 4 pomeridiane è partito l’Ambasciatore di Francia. Si racconta che abbia detto di andare a Palo per prendere l’aria di mare per due o tre giorni. Questa sera si dice che il Papa abbia ringraziati i quattro prelati, suoi Camerieri segreti.

Sabato 25 — Di buon’ora s’è cominciato a vociferare che il Papa nella notte era partito da Roma, senza sapersi precisamente per qual direzione. Circa il mezzogiorno è stata affissa una carta sottoscritta da tutto il Ministero, meno il Conte Mamiani, in cui si partecipa la partenza del S. Padre in seguito di cattivi consigli; ma assicura che il Ministero di concerto con le Camere e col Municipio ha preso tutte le misure per la conservazione dell’ordine e della quiete, e che tutta la forza di qualunque arma veglia per tale oggetto. Più tardi si è pure pubblicata una lettera del Papa al Marchese Sacchetti (che da qualche tempo faceva le funzioni di Maggiordomo) in cui il S. Padre raccomanda ai Ministri presenti il Paese, il Palazzo e gli individui addetti al medesimo che dichiara aver ignorato la sua risoluzione. Qual lettera è stata comunicata dal Ministro Galletti al Corpo diplomatico. In tutta la giornata e serata ha regnato perfetta tranquillità. La Gazzetta di questa sera annunzia che il Conte Mamiani ha accettato il Ministero degli Affari Esteri che sin qui pareva esitasse ad assumere.

Domenica 26 — Anche oggi si è mantenuta perfetta tranquillità. Questa mattina essendosi innalzata (secondo il solito dei giorni festivi) la bandiera pontificia sul Castello, si dice sia stata applaudita. Questa mattina si è adunato l’Alto Consiglio, come ieri quello dei Deputati, ed ha ricevuto dal Ministero comunicazione di ciò, che ieri comunicò in istampa. Per quanto si assicura le famiglie Borghese, Doria, il Duca e Duchessa di Castel Vecchio con D. Filippo Barberini sono partiti da Roma come pure la Duchessa Cesarini ed il Principe Orsini colla famiglia che sta per ora a Albano.

Lunedì 27 — Tre altri Deputati bolognesi hanno dato, per quanto si assicura, la loro dimissione. Continua la tranquillità nel paese. In mezzo a molte voci diverse e contradittorie si sta sempre nell’oscurità sulla direzione presa dal Papa. Quello che si pretende certo si è che siasi imbarcato a Civitavecchia sopra un vapore francese. Questa mattina a S. Andrea della Valle si è celebrato un funerale per i morti nella presa di Vienna ed il P. Ventura ha pronunziata una orazione funebre.

Martedì 28 — Questa mattina si è adunato il Consiglio della Comarca in casa del March. Sacripante, attesa l’assenza del Card. Altieri Presidente, che si è allontanato da Roma come quasi tutti i Cardinali. Pare che il Ministero creda di sapere con certezza che il Papa sia sbarcato a Gaeta.

Mercoledì 29 — Non resta più dubbio che il Papa sia a Gaeta, giacché vari nostri romani, come Doria, Borghese ecc. nel loro passaggio per Napoli l’hanno veduto colà. Resta sempre l’incertezza se sia andato per mare o per terra; ma pare più probabilmente per terra.

Giovedì 30 — Ieri giunse in Roma il P. Gavazzi, che fu arrestato a Bologna e veniva condotto all’ergastolo di Corneto; ma giunto a Viterbo fu dal popolo liberato, ed è venuto a Roma (si dice) per poco tempo, per quindi passare a Venezia. Niente di più sul Papa. Fra le tante voci sparse vi è quella che il giorno 2 dell’entrante mese andrà a tenere un concistoro, chi dice a Napoli, chi a Benevento.




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