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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Dicembre

Venerdì 1 — Il Municipio ha fatto notificare che per venire al soccorso di tutte quelle persone che vivono del teatro, i teatri (previo il permesso ottenuto dall’autorità ecclesiastica) continueranno ad agire sino al 14 del corrente mese, esclusa la vigilia della festa della Concezione.

Sabato 2 — Alcune notizie, che circolano questa sera, fanno prevedere per domani qualche cosa di decisivo sulla nostra situazione politica.

Domenica 3 — Questa mattina si è cominciato a divulgare che il Papa ha invitato tutto il Corpo diplomatico a recarsi presso di lui a Gaeta; quale invito è fatto per mezzo del Card. Antonelli, e che, con altro atto contrasegnato dal medesimo, dichiarando nulli tutti gli atti dell’attuale Ministero, nomina un Governo provvisorio composto dal Card. Castracane, dai Principi di Palestrina e di Roviano, dal March. Bevilacqua (v’è chi dice anche dal Generale Zucchi) e da Mons. Janni.

Lunedì 4 — Nella scorsa notte il Consiglio dei Deputati ha tenuta seduta pubblica che è durata dalle 11 alle 2,30 dopo mezza notte. Le risoluzioni prese sono in sostanza, che non si attenda l’atto firmato dal Papa in Gaeta ai 27 del caduto, come incostituzionale, non autentico ecc. ecc.; che i Ministri seguano ad esercitare le loro attribuzioni; che si spedisca subito una deputazione al Papa per invitarlo a tornare; che si inviti l’Alto Consiglio a far lo stesso; che si pubblichino dei proclami a tutte le popolazioni dello Stato, alla Guardia civica per il buon ordine ecc.: il che è stato eseguito questa mattina. I prescelti per la Deputazione del Consiglio dei Deputati sono l’Ab. Rezzi e il Dott. Fusconi; per l’Alto Consiglio Mons. Mertel e il Marchese Paolucci; e per il Municipio (ché anch’esso invia una Deputazione) il Senatore Corsini e i Professori Pieri ed Arrighi.

Martedì 5 — Questa mattina sono partite per Gaeta le Deputazioni nominate ieri, e di colà è ritornato il Marchese Sacchetti, Foriere dei Palazzi Apostolici. Si sono dimessi i Ministri Lunati delle Finanze e Sereni della Giustizia. Il Conte Mamiani ha assunto provvisoriamente il primo Ministero, e Mons. Muzzarelli il secondo.

Mercoledì 6 — Ha dato luogo a molti discorsi l’apparizione avanti Civitavecchia di qualche bastimento francese (alcuni dicono con truppa da sbarco), che dopo qualche comunicazione col Console di quella nazione si è allontanato. Su questo fatto regna della incertezza e della oscurità. Questa mattina il Card. Barberini, che era sin qui rimasto a Roma è partito anch’esso alla volta di Napoli.

Giovedì 7 — Questa sera sono ritornate a Roma le tre Deputazioni partite ieri l’altro, le quali non hanno potuto oltrepassare il confine.

Venerdì 8 — I Deputati ritornati ieri sera, giunti a Portella furono avvertiti, che vi era l’ordine di non lasciarli passare; in seguito di che tornarono a Terracina, di dove spedirono al Card. Antonelli a Gaeta, informandolo dell’oggetto della loro missione presso S. Santità. Esso Cardinale rispose che Sua Santità, avendo già date le sue disposizioni col suo atto del 27 novembre, era dispiacente di non poter ricevere Deputazioni; ma che pregava caldamente il Signore per la tranquillità di Roma e dello Stato. Nella seduta del Consiglio dei Deputati tenuta questa mattina si è risoluto di nominare (come è stato fatto) una Commissione per provvedere alla mancanza del potere esecutivo. Pare che non sia escluso di concertarsi col Card. Castratane.

Sabato 9 — Questa sera a Argentina si è data un’accademia a beneficio di Venezia.

Domenica 10 — Questa sera si vociferava che il Cardinale Castracane, in seguito di una staffetta ricevuta da Gaeta, abbia mandato a chiamare il Principe di Palestrina.

Lunedì 11 — Questa mattina il Consiglio dei Deputati ha deliberato che si formi una Giunta di Stato, che faccia le funzioni del potere esecutivo sino a che il Santo Padre non ritorni o destini persone a rappresentarlo. L’Alto Consiglio ha sanzionato tal deliberazione. Non sono ancora formalmente nominati i componenti la Giunta, ma si assicura che saranno il Principe Corsini, il Senatore di Bologna e il Gonfaloniere d’Ancona. La nostra Gazzetta annunzia l’abdicazione dell’Imperatore d’Austria in favore dell’Arciduca Francesco Giuseppe figlio del suo fratello.

Martedì 12 — Questa mattina è arrivato il Generale Garibaldi, e questa sera, essendo andato al Circolo Popolare, è stato ricondotto a casa con applausi.

Domenica 17 — Questa sera si è fatta una dimostrazione del Circolo Popolare, si dice, anche a nome dei Circoli delle provincie, onde ottenere la formazione di un’Assemblea Costituente, per rifondere lo Statuto dato dal Papa. Un gran numero di gente si è recato prima all’abitazione del Generale Garibaldi, poi al Quirinale ove il Ministro ha promesso di presentare domani la petizione al Consiglio dei Deputati, ove si è dato appuntamento per un’ora pomeridiana.

Lunedì 18 — La dimostrazione popolare, che doveva farsi al Consiglio dei Deputati questa mattina, non ha avuto luogo, e la petizione relativa alla Costituente sarà presentata da una Deputazione.

Martedì 19 — Dopo mezzo giorno ha battuto la Generale in tutti i Circondari della truppa civica che ha preso le armi, ed ha stazionato, oltre che al Quirinale in varie altre piazze. Sembrava che ciò fosse all’oggetto di mantener l’ordine, in occasione che il Circolo Popolare doveva andare a presentare un nuovo più pressante indirizzo al Ministero per la Costituente, come anche per ottenere l’allontanamento di molti individui esteri che passano per perturbatori della pubblica quiete, un drappello dei quali, che verso sera tornava da Monte Cavallo con una bandiera, è stato fischiato, attaccato a disperso dal popolo. La Guardia civica è rimasta sotto le armi sino alle 10 della sera, e per quanto si è saputo, essa è stata che ha esatto dal Ministero l’impegno di far decretare domani la Costituente, e nello stesso tempo l’allontanamento degli esteri sopradetti. È partito o parte questa notte il Principe Barberini, si dice, per Gaeta.

Mercoledì 20 — Il Principe Barberini è poi partito per Gaeta alle 5 circa di questa mattina col figlio D. Filippo. Questa mattina si è pubblicato un proclama della Giunta suprema di Governo (composta dal Principe Corsini, avv. Galletti e Conte Camerata) diretto ai popoli di Roma e dello Stato, nel quale annunzia di avere assunto l’incarico, sin che la Costituente (quale promette di dar opera onde venga convocata al più presto) abbia deliberato intorno al nostro ordine politico. Si assicura che oggi sia partito il Generale Garibaldi ed altri esteri.

Venerdì 22 — Circolano delle voci di dimissione data dal Ministro dell’Interno e Finanze Mamiani; ma nulla si è veduto di autentico.

Sabato 23 — Oggi la Gazzetta ha annunziato la formazione di un nuovo Ministero, e la rinuncia del Conte Mamiani per ragione di salute. Presidente, col Ministero dell’Istruzione Pubblica e interinalmente quello degli Affari Esteri, Monsignor Muzzarelli, Interno l’Avv. Armellini, Giustizia l’Avv. Galeotti, Finanze e Presidente di Polizia per Roma e Comarca Mariani; Sterbini e Campello restano ai loro posti.

Domenica 24 — Per ordine del Vicariato in tutte le chiese ove si celebrava l’ufficio e la messa in questa notte, si è trasportato a domattina.

Lunedì 25 — Il Generale Gallieno comandante la Guardia civica ha dato la sua dimissione e sinora non si conosce il successore. Oggi il principe di Campagnano ha ricevuto un dispaccio del nuovo Ministro Sig. Mariani in cui gli annunzia che ha disposto di provvedere all’impiego di Ispettore Generale delle Poste sinora da lui occupato. Simile annunzio ha ricevuto il Principe Massimo, Sopraintendente Generale delle Poste.

Martedì 26 — Questa mattina è ritornato da Gaeta il Principe Barberini col figlio. Questa mattina si è trovata affissa alla porta delle Patriarcali, e in molti altri luoghi di Roma una protesta del Papa, colla quale dichiara nulli tutti gli atti fatti posteriormente al 15 novembre, e particolarmente l’istituzione della Suprema Giunta di Stato. Tale protesta è stata da per tutto quasi subito staccata.

Giovedì 28 — Questa mattina il Ministro dell’Interno, Armellini, avendo portato per la seconda volta al Consiglio dei Deputati il progetto di legge per la convocazione della Costituente, ed il Consiglio non essendosi trovato che in piccolissimo numero, il Ministero ha dichiarato chiusa la sessione dei Consigli e pare che domani la Giunta suprema di Stato pubblicherà in suo nome la legge sudetta. La Giunta è ridotta a due soggetti, cioè Galletti e Camerata, giacché si per sicura la rinuncia del Principe Corsini.

Venerdì 29 — Verso sera è stato affisso l’atto della convocazione della Costituente, ed all’Ave Maria il Castel S. Angelo ha fatto una salve di 101 colpi di artiglieria, e le campane hanno suonato per un’ora. L’atto è sottoscritto dai due residuali membri della Giunta e da tutto il Ministero. Il Sig. Masi è stato nominato Comandante della Guardia civica ed il Sig. De Angelis Capo dello Stato Maggiore.

Domenica 31 — Un avviso del Municipio, affisso ieri sera e sottoscritto solamente dal segretario, annunzia che questa sera e domani sera vi saranno due orchestre sulla piazza del Popolo per festeggiare la pubblicazione seguita ier l’altro, esortando i cittadini a illuminare le abitazioni e addobbare le finestre. L’addobbo non è seguito quasi in nessun luogo. L’illuminazione questa sera è stata piuttosto scarsa, fuori poi del Corso si può dir nulla. Al solito Te Deum al Gesù, ove solevano intervenire il Papa ed i Cardinali, ha assistito lo Stato Maggiore della Guardia civica, e si dice anche il Ministero e la Giunta.





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