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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Marzo

Sabato 3 — Oggi correvano delle voci per Roma che questa sera i bottegari venditori di comestibili, non sapendo più come realizzare e dare i resti dei Boni e biglietti, che ricevevano dagli avventori, avrebbero chiuse le loro botteghe; dal che sarebbe risultato, come era ben naturale, del gran disordine. In fatto però nulla per questa sera è accaduto, e le botteghe sono rimaste aperte al solito.

Lunedì 5 — Fino da ieri sera giunse in Roma il Signor Mazzini, che fu eletto Deputato alla nostra Assemblea Costituente. Una legge pubblicata oggi sopprime ogni specie di censura preventiva dei libri, stampe, incisioni ecc.

Martedì 6 — Questa sera il Circolo popolare è andato con banda e torcie a fare una dimostrazione al Sig. Mazzini alla Locanda Cesari a piazza di Pietra, ove alloggia. Il Ministro delle Finanze, Guiccioli ha dato la sua dimissione, ed il suo Ministero è stato assunto interinalmente dal Ministro di Grazia e Giustizia, Lazzarini.

Mercoledì 7 — Le Legazioni di Russia, Prussia, Baviera e Belgio hanno calate le armi dalle rispettive abitazioni. Un decreto del Comitato esecutivo, pubblicato oggi, ordina la vendita dei fondi stabili ecclesiastici ipotecati sino da maggio dell’anno scorso per l’estinzione di una serie di Boni del Tesoro da estrarsi a sorte.

Sabato 10 — Questa mattina essendo andati gl’incaricati di prendere le campane a far calare quelle della Chiesa Nuova, si è suscitata dell’opposizione nel popolo; per cui l’operazione è stata sospesa. Questa sera poi una turba di gente s’è presentata alla porta della Casa dei Filippini, ed avendola trovata chiusa, vi ha attaccato il fuoco, ed essendo così entrata si preparava a far lo stesso ad una seconda porta. Cosa sia accaduto in seguito, ancora non si conosce; a quel che si dice nessuna forza si è opposta a tale tentativo. L’ex Ministro Sterbini è stato nominato Commissario generale delle Belle Arti e Monumenti nazionali, e l’ex Ministro Muzzarelli, Presidente della Commissione surrogata tempo fa al Consiglio di Stato.

Domenica 11 — Quanto alla Chiesa Nuova si è appurato quanto appresso; cioè che la porta incendiata fu quella detta delle Carrette, che questa mattina sono state prese delle campane (si dice meno due) e che il Superiore ed un altro dei P. P. Filippini siano stati tradotti in Castello.

Lunedì 12 — Per un decreto, pubblicato oggi, tutti gli Ospedali, Orfanotrofi e tutti gli stabilimenti di beneficenza non debbono esser più soggetti all’amministrazione dell’Autorità ecclesiastica.

Giovedì 15 — Nella notte scorsa è passato all’altra vita, in età di 75 anni il Card. Mezzofanti, noto in tutta Europa per il dono prodigioso di parlare e possedere tutte le lingue cognite. Questa mattina si è riaperto a Monte Citorio il Tribunale di prima istanza con giudici quasi tutti nuovi, presi dal ceto degli Avvocati.

Domenica 18 — Si assicura che anche le Legazioni di Spagna, Napoli e Brasile abbiano abbassate le armi. Quella del Papa, che era rimasta al palazzo di Venezia fu ieri sera, senza strepito, scancellata e ricoperta con colore. Il corpo del Card. Mezzofanti fu trasportato privatissimamente al suo Titolo di S. Onofrio, senza essere stato esposto in casa, e senza alcune delle formalità solite a praticarsi coi Cardinali defunti. Oggi sono cominciati i Catechismi secondo il solito.

Lunedì 19 — A tenore di un decreto pubblicato oggi, tutti i cittadini, meno i condannati a pene infamanti, debbono far parte della Guardia nazionale dai 18 ai 55 anni.

Mercoledì 21 — Nella notte scorsa si è suscitato un forte incendio nello stabilimento di un tal Casalini facocchio e fabbricatore di carrozze a Strada Margutta. Il danno è stato grandissimo, tanto nel fabbricato (che è di proprietà del Marchese Patrizi) quanto nella perdita del legname, lavori, commissioni ed altro materiale.

Mercoledì 28 — Oggi sono venute notizie di un primo fatto d’armi tra l’armata sarda e l’austriaca, che è entrata nello Stato piemontese.

Giovedì 29 — È stato preso possesso formale del palazzo di Venezia a nome del Governo Veneto, la di cui bandiera è stata posta sopra il portone grande. Oggi circolano nuove sempre più disastrose per l’armata del Re Carlo Alberto. Esse sono troppo gravi, per non sospendere la credenza sino ad ulteriori conferme.

Venerdì 30 — Le nuove della guerra di Lombardia si risolvono in quanto appresso. Gran battaglia il giorno 23 presso Novara, con la peggio dell’armata piemontese, abdicazione del Re Carlo Alberto in favore del Duca di Savoia, suo primogenito; domanda di un armistizio, senza sapersi se sia stato concluso. È disciolto il Comitato esecutivo e creato un triumvirato composto di Mazzini, Saffi ed Armellini con facoltà illimitate negli affari di guerra. La Guardia nobile è sciolta, ammettendo i componenti la medesima a far valere i loro diritti alla giubilazione a forma di legge.




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