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Agostino Chigi
Tempo del Papa Re

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Aprile

Venerdì Santo 1 — Oggi si è pubblicata colle stampe la notizia che a Spoleto una porzione della truppa di Sercognani ha deposte le armi e che il restante delle medesime ha evacuato ieri Terni, ed in seguito di ciò in ambedue i luoghi è stato ristabilito il governo pontificio.

Sabato 2 — Oggi si è saputo che una banda di rivoltosi che aveva fatto parte del corpo di Zucchi (il quale si dice fuggito per mare da Sinigaglia) si è rivolta per la via del Furlo e di Foligno verso Perugia l’altro ieri, essendo fuggito Monsignor Ferri che ci aveva riprese le funzioni di Delegato, e che a grande stento si era potuto ottenere che si sciogliessero, e ne partissero deponendo, si dice, in parte le armi. Corre voce che il Card. Benvenuti abbia fatto sapere che le concessioni da lui fatte colla nota convenzione sono state estorte colla violenza e colle minacce.

Domenica 3 — Si ha notizia da Ancona che il Generale Zucchi sia stato sopraggiunto ed arrestato in mare dalla flottiglia austriaca, che è comparsa in quelle acque.

Lunedì 4 — Si è pubblicato un decreto della Congregazione degli studi, col quale si ordina che tutte le Univertà degli Stati pontifici restino chiuse fino a nuovo ordine, che tacciano similmente tutte le Accademie, niuna eccettuata. Vanno partendo per le loro rispettive residenze i Prelati Delegati; è già partito Monsig. Cattani per Pesaro e questa notte parte Monsignor Soragna per Spoleto.

Mercoledì 6 — È uscito un editto in nome immediatamente del Papa, in cui il S. Padre annunzia la cessazione della rivolta nelle provincie dello Stato, manifesta la sua Sovrana riconoscenza alla Maestà dell’Imperatore ed alle sue truppe, non meno che al popolo di Roma e delle provincie rimaste fedeli, e specialmente alla Guardia civica della capitale; nel tempo stesso esternando sentimenti di clemenza conciliabili colla giustizia, dichiara nulla la convenzione sottoscritta in Ancona dal Cardinal Benvenuti, come estorta colle minacce ecc. a persona non libera, e di cui dal momento del suo arresto si intendevano cessate tutte le facoltà ecc.

Giovedì 7 — Circola qualche voce che a Monsignor Muzzarelli Uditore di Rota per Ferrara sia stato insinuato di non farsi vedere al Tribunale ed alle Cappelle, e si arriva a dire che possa avere una specie di arresto in casa; e tutto ciò in seguito di opinioni troppo chiaramente manifestate sull’ultima rivoluzione delle provincie. Qual grado di verità abbiano queste voci non si può assicurare.

Venerdì 8 — Si sente che le truppe austriache, che erano venute sino a Tolentino, abbiano retroceduto; e si dice che si limiteranno all’occupazione delle Legazioni: di Ancona non si sa ben di sicuro. È stato deciso che tutti i militari tanto soldati che ufficiali, che hanno avuto parte nella defezione, debbano essere considerati, gli ufficiali senza soldo e senza uniforme, e i soldati con una indennità, e coll’obbligo per tutti di ritornare alle loro case.

Martedì 12 — Si sente che a Macerata al ritirarsi delle truppe austriache, che si erano sin inoltrate, si fossero manifestati nuovamente dei segni di rivolta, come coccarde, bandiere tricolori, canti patriottici ecc. In seguito di che vi sia stata della reazione per parte degli abitanti fedeli; qualcuno assicura che ci sia tornata truppa austriaca. Nei passati giorni è ripartito da Civitavecchia il Brik francese, che si trovava insieme con la Fregata, che vi era venuta in appresso; vi rimane un altro Brik.

Giovedì 14 — A Terni ed a Spoleto sono seguiti degli arresti di diverse persone implicate nell’ultima rivoluzione; non si sa bene se gli arrestati siano stati tradotti a Roma. Pare deciso che delle truppe austriache entrate nello Stato, non debbano rimanere che 4000 uomini a Bologna e 600 in Ancona.

Venerdì 15 — Oggi sono stati pubblicati due editti della Segreteria di Stato, con uno dei quali si crea una Commissione Civile, che risiederà in Ancona, destinata a conoscere i reati dei fautori, autori, promotori dell’estinta rivoluzione, che le verranno designati dalla Direzione generale di Polizia, come anche gl’impiegati che abbiano aderito o applaudito alla medesima con fatti, detti o scritti ecc. e si indicano quelli, a cui si accorda l’amnistia ecc. L’altra sarà Commissione Militare, che giudicherà similmente dei militari. L’altro editto prescrive il sistema riguardo agli atti civili o giudiziali provenienti dai governi illegittimi. Gli arresti pare si siano estesi a molti paesi anche delle Marche.

Sabato 16 — Sono partiti il Tenente Colonnello Lazzarini e D. Sigismondo Ruspoli (fatto ora Tenente Colonnello) per Ancona, ad oggetto di riorganizzare la truppa, che colà si trova disciolta dopo la rivoluzione delle provincie.

Domenica 17 — Essendo arrivato sin dall’altro giorno il Sig. . . . . . . . . a Roma in qualità di agente britannico per intervenire al Congresso diplomatico che deve qui aprirsi tra i rappresentanti delle cinque potenze, cioè Francia, Austria, Inghilterra, Russia e Prussia, in seguito della discussione a cui ha dato luogo l’intervento dell’Austria per reprimere la rivolta delle provincie pontificie, questa mattina è stato a presentarsi al Papa.

Venerdì 22 — Ieri è partito Alfonso Ricci per Ancona all’oggetto di riordinare la truppa di cavalleria in quelle provincie.

Venerdì 29 — L’illuminazione della città che sino dal carnevale scorso, in conseguenza delle circostanze, aveva cominciato a farsi cominciando dall’Ave Maria sino al giorno tutta la notte, da oggi in poi si è tornata a fare col solito metodo a norma del levar della luna.




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