Tomo, Lib, Cap
1 1, 1, 35 | dovesse vendere né comperare pane, o vino, o altre cose che
2 1, 8, 7 | cavagli di torsi, sanza altro pane, o biada per gli cavagli,
3 2, 9, 35 | e latte e burro con poco pane, e le più volte sanza pane;
4 2, 9, 35 | pane, e le più volte sanza pane; e quando hanno sete e non
5 2, 9, 82 | avendo mangiati i cavagli, e pane di saggina e di semola,
6 2, 9, 116| anno fu grande dovizia di pane e vino: valse lo staio del
7 2, 10, 241| carne mal cotta, con poco pane, e di latte di loro bestiame,
8 2, 11, 78 | danari XVIII provigini il pane, e non ve n'avea, i Romani
9 2, 11, 119| grano in piazza, ma di fare pane per lo Comune a tutti i
10 2, 11, 119| sesto di peso d'once VI il pane mischiato per danari IIII
11 2, 11, 119| almeno ciascuno potea avere pane per vivere, e tale avea
12 2, 11, 170| poveramente; e simile canova di pane, dandolo per peso alle masnade
13 3, 12, 1 | grande difetto di farina e di pane per lo guasto delle molina
14 3, 12, 1 | con grande abondanza di pane e di farina la città di
15 3, 12, 87 | in que' giorni valse il pane uno grosso tornese d'argento
16 3, 12, 94 | fanciulli, per l'aviso del pane bisognavano al continuo
17 3, 12, 140| e fu talora vi valse il pane soldi III; poi a dì XV di
18 3, 13, 66 | che non ebbono se non poco pane né punto di vino, e vivettono
19 3, 13, 73 | la misura e 'l peso del pane, e mischiare il grano col
20 3, 13, 73 | di dì e di notte si facea pane della farina del grano del
21 3, 13, 73 | sì ordinaro di dare il pane alle famiglie per iscritte
22 3, 13, 73 | loro vivere, e non volieno pane di Comune, o comperavano
23 3, 13, 73 | comperavano del migliore pane alle piazze o a' fornai
24 3, 13, 73 | a' fornai danari VIII il pane, e tale X in XII il meglio,
25 3, 13, 73 | ciascuno potea fare e vendere pane sanza ordine o di peso o
26 3, 13, 73 | grano i fornai e chi facea pane a vendere innarravano il
27 3, 13, 73 | feciono postura di non far pane a vendere se non con certo
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