Tomo, Lib, Cap
1 1, 1, 1 | e le cagioni, e perché; acciò ch'eglino si esercitino
2 1, 1, 1 | valenti e nobili Romani. E acciò che·ll'opera nostra sia
3 1, 1, 2 | cielo, e egli della terra. E acciò che Dio non gli potesse
4 1, 1, 15 | di Troia come arrivaro, acciò che seguiamo nostra storia,
5 1, 1, 17 | isolette d'intorno si puosero, acciò che fossero franchi e fuori
6 1, 1, 25 | rinchiudere in munistero, acciò che di lei non nascesse
7 1, 1, 32 | suoi cavagli a ritroso, acciò che pattendosi, le ferrate
8 1, 1, 32 | a' passi delle montagne, acciò che non potesse per quelle
9 1, 2, 1 | ad edificare una città, acciò che Fiesole mai non si rifacesse,
10 1, 2, 1 | la città per VII miglia, acciò che·lla città avesse abondanza
11 1, 2, 20 | come a figliuolo di re, acciò che rinegasse Cristo; e
12 1, 2, 21 | storie di questi due santi, acciò che s'abbiano in reverenza
13 1, 2, 23 | Santa Maria Ritonda di Roma, acciò che il loro idolo Idio Marti
14 1, 3, 1 | sotterra per lo Campidoglio, acciò che niuno se n'acorgesse.
15 1, 3, 2 | essere contra li Romani, e acciò che·lla città di Firenze
16 1, 3, 7 | suoi ministri e famigliari, acciò che gli togliessono la vita;
17 1, 3, 8 | sua Alcaram, cioè legge, acciò che ciascuno Cristiano che
18 1, 3, 8 | meglio ordinata e fondata, acciò che 'l suo popolo gli credesse.
19 1, 3, 15 | Imperio e di suo reame, acciò che·lli partissono intra
20 1, 4, 1 | come apresso farà menzione, acciò che più tosto fosse murata
21 1, 4, 1 | aspetto dell'ascendente, acciò che·lla città multiplicasse
22 1, 4, 2 | capo il sesto d'Oltrarno, acciò che andasse in oste colla '
23 1, 4, 4 | anticessore, e misela in pregione, acciò che non si maritasse a signore
24 1, 4, 5 | guerreggiare e guerreggiavano, acciò che Firenze non potesse
25 1, 5, 7 | innanzi farà menzione. E acciò che' Fiesolani venuti ad
26 1, 5, 8 | imperadore si feciono le mura, acciò che·lle borgora e acrescimenti
27 1, 5, 9 | furono al suo servigio. E acciò che si sappia chi erano
28 1, 5, 10 | cioè per quattro porte; e acciò che noi possiamo meglio
29 1, 5, 18 | in tempo ordinatamente, acciò che più apertamente si possano
30 1, 5, 19 | voi mi pognate a cavallo”; acciò che forse abbandonato nella
31 1, 5, 19 | propio letto il puose; e acciò che si riposasse, diligentemente
32 1, 5, 19 | lebbroso gli s'era mostrato, acciò che provasse la sua pietà;
33 1, 6, 2 | per più sicurtà di lui, acciò che Federigo imperadore
34 1, 6, 3 | colla Chiesa e col papa, acciò che al tutto non perdesse
35 1, 6, 17 | degli occhi e castrare, acciò che mai non potesse generare
36 1, 6, 29 | rinchiuse in quelle montagne, acciò che non si mischiassono
37 1, 6, 32 | accordaro per meglio del Comune, acciò che i cittadini nonn-avessono
38 1, 7, 2 | più vile cosa si fosse, acciò che quella onta non facessono
39 1, 7, 4 | il castello di l'Ancisa, acciò ch'al continuo colle masnade
40 1, 7, 15 | Chiesa e 'l detto imperadore, acciò ch'egli andasse oltremare
41 1, 7, 17 | la guardia de' Saracini, acciò che vi si gridasse la salà,
42 1, 7, 17 | inganno a piacere del soldano, acciò che' pellegrini ch'erano
43 1, 7, 19 | detto il cardinale Bianco, acciò che richiedessono il re
44 1, 7, 23 | avesse in santa Chiesa, acciò che accordo avesse dalla
45 1, 7, 33 | Lorenzo tramutaro il corpo, acciò che' Ghibellini nol disotterrassono
46 1, 7, 34 | fuoco, e tutto l'abattero, acciò che mai non v'avesse segno
47 1, 7, 36 | ricordanza della detta presura, acciò che vendetta ne fosse fatta
48 1, 7, 38 | di Fegghine per guardia, acciò che' Guelfi ch'erano co·
49 1, 7, 39 | di tornare a·lloro case, acciò che dagli Uberti e gli altri
50 1, 7, 39 | e a più popoli insieme, acciò che quando bisognasse, ciascuno
51 1, 7, 39 | LXXXXVI; e ordinargli a leghe, acciò che·ll'una atasse l'altra,
52 1, 7, 73 | favoreggiava Alfonso di Spagna, acciò ch'egli colle sue forze
53 1, 7, 73 | promettendogli grande aiuto acciò che favorasse parte guelfa.
54 1, 7, 78 | trattato ch'erano in Siena, acciò che pienamente venisse fornito,
55 1, 7, 79 | aprire quella via di fuori, acciò che per quella via che risponde
56 1, 7, 81 | e di recarla a borgora, acciò che mai di suo stato non
57 1, 7, 89 | della Magna per suo riparo, acciò che 'l detto Carlo né sua
58 1, 8, 1 | come innarrammo dinanzi. Ma acciò che più apertamente si possa
59 1, 8, 2 | ambasciadori a papa Chimento, acciò che gli raccomandasse al
60 1, 8, 3 | stavano in mare alla guardia, acciò che 'l detto Carlo non potesse
61 1, 8, 13 | suo gonfalone e insegna, acciò che se nella città si levasse
62 1, 8, 14 | Cerchio ch'andassono a·lloro, acciò che pregassono il conte
63 1, 8, 21 | torri e difici di legname, acciò che la gente che v'erano
64 1, 8, 24 | la quale s'era rubellata, acciò che l'altre terre della
65 1, 8, 26 | schifare uno poco di fatica, acciò che tu ti possi riposare
66 1, 8, 26 | del ponte del detto fiume, acciò che l'oste di Curradino
67 1, 8, 26 | come suoi uomini e fedeli, acciò che gli traesse della tirannia
68 1, 8, 43 | dello 'mperio di Roma, e acciò ch'egli venisse per la corona
69 1, 8, 46 | dimostri visibile miracolo, acciò che sia glorificato il tuo
70 1, 8, 54 | messer Jacopo della Colonna, acciò che' Colonnesi non s'apprendessono
71 1, 8, 78 | Alamagna con IIIc cavalieri, acciò che' Toscani facessono la
72 1, 8, 86 | partire lo re Carlo d'Italia, acciò che non andasse più con
73 1, 8, 87 | dota la contea d'Angiò, acciò ch'egli col padre re di
74 1, 8, 93 | partirsi e tornare in Cicilia, acciò che il re Carlo nol sopraprendesse.
75 1, 8, 94 | potere fare nullo accordo acciò che 'l detto stuolo non
76 1, 8, 98 | farne signori i Guelfi, acciò che·ll'oste ordinata della
77 1, 8, 98 | col vino fiorini d'oro, acciò che assentissono al detto
78 1, 8, 102| misono fuoco nel borgo acciò che·lla terra fosse più
79 1, 8, 117| Ruggieri di Loria XLV galee, acciò che guardasse le marine,
80 1, 8, 141| soldati e pedoni assai, acciò che gli Aretini non potessono
81 2, 9, 1 | ordinamenti della giustizia. E acciò che fossono conservati e
82 2, 9, 5 | tenere in cortese pregione, acciò che·llui vivendo non si
83 2, 9, 5 | sotterra più di X braccia, acciò che 'l suo corpo non si
84 2, 9, 20 | XXXm marchi di sterlini, acciò che venisse con suo isforzo
85 2, 9, 26 | casolari feciono piazza, acciò che mai non si rifacessono.
86 2, 9, 35 | loro turcassi di saette, e acciò che' Saracini non potessono
87 2, 9, 42 | corte a papa Bonifazio, acciò che commovesse alcuno signore
88 2, 9, 67 | la guerra de' Fiaminghi, acciò che 'l detto re d'Inghilterra
89 2, 9, 80 | ti farò questo onore; e acciò che tu sie certo ch'io n'
90 2, 9, 86 | fedeli, e feciolli franchi, acciò che Monte Accenico mai non
91 2, 9, 96 | intendenti si potrà comprendere, acciò che sia assempro a quegli
92 2, 10, 7 | dello imperadore; e' Pisani acciò che passasse, sì mandarono
93 2, 10, 21 | mandarono gente a Volterra, acciò che non si rubellasse per
94 2, 10, 47 | padiglioni, logge e trabacche, acciò che la guardia fosse più
95 2, 10, 97 | a l'oste del re Ruberto, acciò che non ponessono in terra
96 2, 10, 136| morte di papa Chimento, acciò che s'accordassono a eleggere
97 2, 10, 164| detto dogio d'Ostericchi, acciò che gli acordasse, o difendesse
98 2, 10, 181| di lasciare la signoria, acciò che·lla città di Milano
99 2, 10, 199| Casciano sopra il fiume d'Adda, acciò che vittuaglia non potesse
100 2, 10, 244| che entrarono nella città, acciò che non si corresse né guastasse,
101 2, 10, 250| quella intendea d'aforzare, acciò che vittuaglia non entrasse
102 2, 10, 256| bellezza della detta città. E acciò che sempre sia memoria de
103 2, 10, 301| dell'oste a Fucecchio; e acciò che Castruccio non si prendesse
104 2, 10, 304| infino al pantano di Sesto, acciò che l'oste de' Fiorentini
105 2, 10, 314| tutti gli disperse qua e là, acciò che mai non potessono rifare
106 2, 10, 319| banditore non andasse per morti, acciò che la gente inferma non
107 2, 10, 324| e quello di Montebuono, acciò che Castruccio non potesse
108 2, 10, 325| erano nel contado di Modana, acciò che non potessono mandare
109 2, 10, 327| capitano furono ritenuti, acciò che non compiessono la loro
110 2, 10, 343| tagliare il poggio in croce, acciò che mai non vi si potesse
111 2, 10, 343| dispetto degli Ubertini, e acciò che nol potessono rubellare,
112 2, 10, 346| fecelo paciaro in Toscana, acciò che mettesse consiglio e
113 2, 11, 5 | afforzare Signa e Gangalandi, acciò che 'l piano e contado da
114 2, 11, 6 | al duca e a' Fiorentini, acciò che non potessono soccorrere
115 2, 11, 7 | nipote del re, e altre donne, acciò che la reina non degnasse
116 2, 11, 10 | l'altre terre d'intorno, acciò che 'l duca in su la guerra
117 2, 11, 12 | uomini del contado d'Arezzo, acciò che co' suoi fosse contro
118 2, 11, 18 | Baviera eletto re de' Romani, acciò che potessono resistere
119 2, 11, 18 | di dargli danari assai, acciò che promettesse di non entrare
120 2, 11, 21 | foce del fiume del Tevero, acciò che grascia e vittuaglia
121 2, 11, 22 | mettere fuoco nel detto borgo, acciò che 'l popolo non premesse
122 2, 11, 30 | ciò fu fatto cautamente acciò che Castruccio non si prendesse
123 2, 11, 30 | sul contado di Lucca, e acciò che gli convenisse partire
124 2, 11, 30 | infino la mattina a terza, acciò che' nimici non s'accorgessono
125 2, 11, 30 | gli oltramontani a' nostri acciò che no·ll'avessono salva,
126 2, 11, 31 | quivi dimorarono due giorni, acciò che Castruccio non si potesse
127 2, 11, 31 | era a Pontriemoli, sì che, acciò che·lla sua gente non trovasse
128 2, 11, 49 | cavalieri e IIm pedoni, acciò che prendessono i passi
129 2, 11, 49 | Roma se volesse la terra, acciò che la parte degli Orsini
130 2, 11, 55 | innanzi prendendo ogni passo, acciò che ogni messaggio o persona
131 2, 11, 68 | le genti del re Ruberto, acciò che facessono guerra a Roma;
132 2, 11, 83 | signoria a la 'mperadrice, acciò che Castruccio non avesse
133 2, 11, 83 | Castruccio il contentò di moneta, acciò che non si dolesse lui al
134 2, 11, 85 | steccati di maravigliosa opera, acciò che nullo potesse uscire
135 2, 11, 87 | cominciava colle sue mani acciò che ciascuno lavorasse al
136 2, 11, 96 | dati IIIIm fiorini d'oro, acciò che non entrasse in loro
137 2, 11, 97 | a terre forti e murate, acciò che' nimici non trovassono
138 2, 11, 109| signoria per modo comune, acciò che si levassono le sette
139 2, 11, 110| da la parte di Pistoia), acciò ch'egli atassono per li
140 2, 11, 116| col Bavero e co' Pisani, acciò che non gli cavalcassono,
141 2, 11, 119| incorresse la nostra città, acciò che si salvi il popolo al
142 2, 11, 132| sotto le case del conte, acciò che le masnade del Bavero
143 2, 11, 151| aveano il dovessono marcare, acciò ch'altra nol potesse fare;
144 2, 11, 165| Lucchesi di bene trattargli, acciò che si rendessono a' Fiorentini.
145 2, 11, 170| la terra intorno intorno, acciò che vittuaglia né altro
146 2, 11, 174| pregione, e tengono ancora, acciò che nullo di quella progenia
147 2, 11, 193| opera all'arte della lana, acciò che più l'avanzasse, e istanziòvi
148 2, 11, 200| sul fiume del Santerno, acciò che i detti Ubaldini più
149 2, 11, 200| ascendente il segno del Leone, acciò che·lla sua edificazione
150 3, 12, 2 | fatte e a noi visibili. Ed acciò che di questa questione
151 3, 12, 2 | aseguizione di iustizia. Ed acciò che per chi leggerà sia
152 3, 12, 2 | natura, e per grazia di Dio, acciò che di quello nascesse il
153 3, 12, 2 | per lo tempo a venire; e acciò che l'ira di Dio più non
154 3, 12, 2 | verbo a perpetua memoria, acciò che i nostri successori
155 3, 12, 2 | parve di farla volgarizzare, acciò che seguisse la nostra materia
156 3, 12, 3 | quale ne vuole correggere, acciò che nella fine non ne condanni”.
157 3, 12, 3 | stette sopra la cittade, acciò che li uomini non pensassono
158 3, 12, 3 | aguagliata a la cittade, acciò che·lla parte spaventi il
159 3, 12, 3 | radici distrussero”. Ma acciò che per quelle parole ch'
160 3, 12, 3 | giudicato grave amico, e acciò che noi non inganniamo li
161 3, 12, 3 | ma adolcisce li aflitti, acciò che per remedio di consolazione
162 3, 12, 3 | nostri padri furono tentati, acciò che fossono provati s'elli
163 3, 12, 58 | di quello mettere, fuoco, acciò che' nimici per quello nol
164 3, 12, 64 | tra Bovolento e Chioggia, acciò che vettuaglia o altro fornimento
165 3, 12, 90 | migliore del Comune nostro, acciò che per lo detto accordo
166 3, 12, 91 | Firenze in questi tempi. ~ ~Acciò che' nostri discendenti
167 3, 12, 94 | facesse la nostra città, acciò che per li savi e valenti
168 3, 12, 113| teneano monte Giobeltaro, acciò che no·llo potessono venire
169 3, 12, 118| del giudicio d'Iddio. E acciò che meglio si possano intendere
170 3, 12, 118| que' che sono a venire, acciò che mettano consiglio e
171 3, 12, 118| elli con grosso salaro, acciò che facesse a senno de'
172 3, 12, 118| temea di cominciare. Ma acciò ch'a' congiurati non giugnesse
173 3, 12, 118| serrare le porte della città, acciò che gli amici e soccorso
174 3, 12, 118| ll'altro di Frescobaldi; acciò che 'l popolo nogli assalisse,
175 3, 12, 130| operazioni si potrà vedere, acciò che' nostri successori si
176 3, 13, 3 | tra noi amore e carità, acciò che piacciamo all'Altissimo,
177 3, 13, 8 | e colla catena in collo, acciò che non si potesse ispiccare,
178 3, 13, 8 | non si potea fare di meno, acciò che sieno manifeste le cagioni
179 3, 13, 13 | porta che va inn-Arcetri, acciò che' popolani d'Oltrarno
180 3, 13, 20 | i più dissono il facieno acciò che il loro soccorso giugnesse
181 3, 13, 22 | Perugia e del conte Simone, acciò che·lla lezione andasse
182 3, 13, 24 | Pietrasanta al vescovo di Luni, acciò che guerreggiasse i Pisani
183 3, 13, 29 | Montegioli ch'ellino tenieno, acciò che·lla gente di meser Luchino
184 3, 13, 36 | ad alti in sulla torre, acciò che s'udisse meglio Oltrarno,
185 3, 13, 36 | fuoco di notte nella città, acciò ch'al suono di quella traessono
186 3, 13, 37 | E il popolo di Genova, acciò che i grandi non prendessono
187 3, 13, 51 | sirocchia della moglie, acciò che se·lla prima morisse
188 3, 13, 64 | ponti ch'erano sopra Senna, acciò che 'l re d'Inghilterra
189 3, 13, 66 | combattere co·llui in campo, acciò che non distruggesse il
190 3, 13, 68 | assedio a Casella in Fiandra, acciò che' Fiamminghi non potessono
191 3, 13, 76 | molti danari e gente d'arme, acciò che di Scozia venisse con
192 3, 13, 82 | per grandi in Sa·Miniato, acciò che non potessono fare forza
193 3, 13, 82 | Firenze e di Sa·Miniato, acciò che 'l Comune di Firenze
194 3, 13, 82 | spese de' detti due Comuni, acciò che quando bisognasse, ad
195 3, 13, 83 | mercatantia da libre XXV in su, acciò che·ll'impotenti non fossono
196 3, 13, 84 | E per questa pistilenza, acciò che Iddio la cessasse e
197 3, 13, 91 | correggano de' nostri difetti, acciò che Iddio non ci condanni
198 3, 13, 97 | lo modo diremo apresso, acciò che 'l fiorino d'oro montasse,
199 3, 13, 102| badaluccare con balestra e archi, acciò che quelli del navile non
200 3, 13, 104| grosso alla città di Capova, acciò che·lla forza del re d'Ungheria
201 3, 13, 109| amantissimamente destano, acciò che quella desta, tutte
202 3, 13, 109| aperti alla mia orazione, acciò che per quello, sì allo
203 3, 13, 109| provedere. La presente orazione, acciò che quelle cose che·ssi
204 3, 13, 109| fatti rinovare memoria, acciò che non periscano per lo
205 3, 13, 109| deano a 'ntendere. Adunque, acciò che' detti benifici non
206 3, 13, 109| Italia benignamente converti, acciò che sempre nel cuore reale
207 3, 13, 109| più attentamente pregare, acciò che nelle vie de' suoi pregenitori
208 3, 13, 110| imperadore Carlo non passasse, acciò che·lla parte imperiale
209 3, 13, 112| tua cugina sua cognata, acciò che·llui morto e·lla reina
210 3, 13, 114| effezione vi rechiamo a memoria, acciò che con diligente cura e
211 3, 13, 114| sollecitudine veghiate, acciò che alcuna malvagia concezione
212 3, 13, 114| aiuto e consiglio opportuno, acciò che·lla sincerità dell'amore,
213 3, 13, 115| stando co·lloro al continovo, acciò che nullo altro cittadino
214 3, 13, 116| entrata del fiume d'Arno, acciò che crescendo l'Arno, non
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