Tomo, Lib, Cap
1 1, 2, 24 | veggendosi così aflitti, e forte temendo del detto Rodagio che già
2 1, 5, 21 | contessa adunque tacendo, temendo lo 'nganno, e gli altri
3 1, 6, 25 | molti dissoluti peccati, non temendo Iddio; e 'l detto beato
4 1, 7, 16 | detto grande passaggio (temendo forte de' Cristiani), che
5 1, 7, 41 | del Regno e di Cicilia, e temendo che Federigo di quella malatia
6 1, 7, 45 | ambasciadori Curradino, la madre temendo di Manfredi, sì mostrò loro
7 1, 7, 62 | parlamento sentenziare. I Pisani temendo che' Fiorentini non giudicassero
8 1, 7, 79 | isbigottiti e impauriti, e temendo degli usciti che venieno
9 1, 8, 6 | Franceschi si levò a romore. E temendo che 'l campo non fosse assalito,
10 1, 8, 24 | sentendo il cammino dubbioso, e temendo d'aguato per lo contado
11 1, 8, 26 | ebbe grande isbigottimento, temendo non fallisse loro la vittuaglia
12 1, 8, 27 | de nimici né altra preda, temendo che·lla gente di Curradino
13 1, 8, 38 | veggendo in mal punto, e temendo di perdere la città e 'l
14 1, 8, 59 | avea fatta, dubitando e temendo della potenza del re Carlo
15 1, 8, 121| era in Pisa grazioso, e temendo non gli togliesse suo stato.
16 1, 8, 121| barone d'Italia”. E il conte temendo della parola di Marco, disse: “
17 1, 8, 127| nella terra grande gelosia, temendo che·lla detta cavalcata
18 1, 8, 131| battaglia i Fiorentini, non temendo perché i Fiorentini fossono
19 1, 8, 134| lui con tanta potenzia, e temendo che per fortuna di mare
20 2, 9, 40 | guelfa e il loro consiglio, temendo che per le dette sette e
21 2, 9, 56 | a·lloro comparazione, e temendo di combattere, disse: “Combattete
22 2, 9, 69 | Pratesi male disposti, e temendo di sua persona, sì si parti
23 2, 9, 89 | facea la via del Casentino; temendo de la città di Firenze,
24 2, 9, 101| del re di Francia. Il papa temendo della venuta del re con
25 2, 10, 7 | Firenze si sturbò l'andata, temendo che sotto inganno di pace
26 2, 10, 44 | venuta dello 'mperadore, temendo forte della sua forza, e
27 2, 10, 45 | scale salendo a le mura, non temendo saettamento né gittamento
28 2, 10, 92 | detta torre. Quegli d'entro, temendo non cadesse, sì renderono
29 2, 10, 115| a Genova, sentendo ciò, temendo che la città di Lucca per
30 2, 10, 144| loro male stare, e al tutto temendo di perdere la signoria,
31 2, 10, 147| per combattersi insieme, e temendo di certe masnade tedesche
32 2, 10, 153| Monte San Giuliano. I Pisani temendo de la sua venuta, ch'egli
33 2, 10, 154| Pisa contro al conte Nieri, temendo che 'l popolo di Lucca nol
34 2, 10, 167| venire a Bologna. I Bolognesi temendo mandarono per aiuto a' Fiorentini,
35 2, 10, 183| da' Sanesi non fue inteso, temendo che' Fiorentini in servigio
36 2, 10, 203| cominciamento del detto scandalo. E temendo il cardinale, mandò ad Ortona
37 2, 10, 214| notte guardaro francamente, temendo di tradimento dentro ordinato
38 2, 10, 328| sospetto dentro tra·lloro, temendo l'uno dell'altro di tradigione,
39 2, 10, 333| paura grande di tradimento, temendo di coloro ch'aveano i loro
40 2, 10, 339| mandare gente a·fFirenze, temendo che la gente che tenea in
41 2, 10, 356| coll'altro; e' Fiorentini temendo per quella discordia che
42 2, 11, 30 | uomini, e non più; però che temendo Castruccio che l'oste non
43 2, 11, 35 | lloro reggeano la terra, temendo, dissono il simigliante;
44 2, 11, 44 | Maremma per andare verso Roma, temendo che' conti da Santa Fiore
45 2, 11, 49 | volentieri andava con lui a Roma, temendo di lasciare isguernita la
46 2, 11, 140| Reggio e quella di Modana, temendo di loro, e ispiaccendo lo '
47 3, 12, 30 | la 'mpresa. I Fiorentini temendo di Lucca, che non venisse
48 3, 12, 41 | da certi de' conti Guidi, temendo de la guerra, e conoscendo
49 3, 12, 51 | per la qual cosa i nemici temendo la stanza d'essere sorpresi,
50 3, 12, 58 | fallita. Messere Alberto temendo della città fece di quella
51 3, 12, 73 | veggendosi a quello punto, e temendo la venuta della forza di
52 3, 12, 138| non sapea che·ssi fare, temendo forte Firenze non prendesse
53 3, 12, 140| per li nostri il fiume, temendo di perdere la fortezza di
54 3, 13, 3 | sentendosi forti né proveduti, e temendo che faccendosi il detto
55 3, 13, 20 | notte e stando sotto l'arme, temendo che i grandi non facessono
56 3, 13, 47 | come valente signore, non temendo di tanta cavalleria e potenzia
57 3, 13, 53 | e a più altri artefici, temendo non calasse troppo il fiorino
58 3, 13, 112| levare dall'oppenione, e già temendo per li crudi sembianti de·
59 3, 13, 115| grandissimo onore. Ma i rettori, temendo di non dispiacere al re
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