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Giovanni Villani
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                                                           grassetto = Testo principale
     Tomo,  Lib, Cap                                       grigio = Testo di commento
501 1, 8, 13 | tenuto di parte guelfa, ciò era messer Catalano, e l'altro 502 1, 8, 13 | consoli di Calimala, ch'era a piè di casa i Cavalcanti 503 1, 8, 14 | né forza di nimici non era contro a·lloro; che perché 504 1, 8, 15 | difendere la terra, la quale era molto forte di mura e di 505 1, 8, 16 | consiglio della podestà, ch'era il primo di LXXXX uomini 506 1, 8, 18 | alla città d'Antioccia, ch'era delle famose terre del mondo, 507 1, 8, 18 | famose terre del mondo, e era de' Cristiani, e quella 508 1, 8, 19 | giovane degli Uberti il quale era fuggito in sul campanile, 509 1, 8, 20 | taglia co' Fiorentini, ond'era capitano il maliscalco del 510 1, 8, 20 | e quasi de' Guelfi non n'era ricordo, tornarono a parte 511 1, 8, 21 | di Poggibonizzi, il quale era al poggio molto forte. Per 512 1, 8, 21 | per soccorrere la gente ch'era assediata in Poggibonizzi; 513 1, 8, 22 | castello del Mutrone ch'era fortissimo di mura grossissime, 514 1, 8, 23 | Arrigo di Spagna, il quale era sanatore di Roma, fatto 515 1, 8, 23 | contradio della madre, ch'era figliuola del duca d'Osteric, 516 1, 8, 23 | sentendo come Curradino era passato in Italia, e sentendo 517 1, 8, 23 | tutti i Ghibellini e chi era di parte imperiale si ridusse 518 1, 8, 23 | ciascuno schifò la battaglia, e era in mezzo la Guiscianella, 519 1, 8, 24 | detti tempi il re Carlo era ad assedio alla città di 520 1, 8, 24 | Saracini in Puglia, la quale s'era rubellata, acciò che l'altre 521 1, 8, 25 | Curradino che 'l re Carlo era a oste in Puglia alla città 522 1, 8, 25 | che 'l passo da Cepperano era guernito e guardato: sì 523 1, 8, 26 | sentendo come Curradino era partito di Roma con sua 524 1, 8, 26 | il quale di quegli tempi era arrivato in Puglia tornando 525 1, 8, 26 | una de' Tedeschi, ond'egli era capitano col dogi d'Osteric, 526 1, 8, 26 | altra fu di Spagnuoli, ond'era capitano don Arrigo di Spagna 527 1, 8, 27 | il guado della riviera ch'era assai piccolo, e incominciarono 528 1, 8, 27 | alle spoglie. Lo re Carlo era in sul colletto di sopra 529 1, 8, 27 | di sopra alla valle, dov'era la sua schiera, con messer 530 1, 8, 27 | diritto se ne vennero ov'era la schiera di Curradino 531 1, 8, 27 | parte di sua gente, chi era cacciando i nemici, e chi 532 1, 8, 27 | fortuna della battaglia gli era incontro, e per consiglio 533 1, 8, 27 | gente; sì scese il colle dov'era ricolto per venire a' suoi, 534 1, 8, 27 | si tenne confuso; ma com'era valente signore, si strinse 535 1, 8, 27 | diceano che 'l re Carlo era sconfitto. L'abate ch'era 536 1, 8, 27 | era sconfitto. L'abate ch'era signore di quella terra 537 1, 8, 28 | vilia di santo Bartolomeo, e era già notte anzi che 'l certo 538 1, 8, 28 | sconfitta nulla novellamesso era venuto al papa, né potea 539 1, 8, 28 | ispirazione divina, e egli era uomo di santa vita.~ ~ 540 1, 8, 29 | terra ch'ha nome Asturi, ch'era degl'Infragnipani di Roma, 541 1, 8, 29 | Carlo, e in Cicilia, che era quasi tutta rubellata a 542 1, 8, 29 | de' detti Infragnipani ch'era in Asturi, veggendo ch'erano 543 1, 8, 29 | saputo di loro esser, e com'era tra quegli Curradino, sì 544 1, 8, 29 | per tradimento, e meglio era a tenerlo pregione che farlo 545 1, 8, 29 | non ci diamo fede, perch'era tenuto santo uomo. E parve 546 1, 8, 29 | innocenzia di Curradino, ch'era di così giovane etade a 547 1, 8, 29 | parola, però che Ruberto era molto grande apo lo re, 548 1, 8, 29 | Arrigo di Spagna, il quale era de' pregioni del re, però 549 1, 8, 29 | pregioni del re, però ch'egli era suo cugino carnale, e perché 550 1, 8, 31 | di giugno, i Sanesi, ond'era governatore messer Provenzano 551 1, 8, 31 | Colle di Valdelsa, il quale era alla guardia de' Fiorentini; 552 1, 8, 31 | Firenze, e quello popolo che v'era giunto, e' Colligiani (ma 553 1, 8, 31 | Toscana facea capo di lui, e era molto presentuoso di sua 554 1, 8, 31 | Sanesi, che tanto tempo era durata.~ ~ 555 1, 8, 34 | del corso del fiume, ch'era per lo detto ringorgamento 556 1, 8, 34 | cessò la piena dell'acqua ch'era sparta per la cittade.~ ~ 557 1, 8, 35 | Conticino, il quale, perch'era giovane, fu mandato nel 558 1, 8, 36 | castello di Piano di Mezzo, ch'era de' Pazzi di Valdarno, rubellato 559 1, 8, 36 | Ristuccioli de' Pazzi, ch'era molto forte castello. E 560 1, 8, 36 | nel bilico di Toscana, e era con belle mura e torri, 561 1, 8, 37 | re di Francia, il quale era cristianissimo e di santa 562 1, 8, 37 | prendesse per gli Cristiani, era in parte molto mediata da 563 1, 8, 37 | Cartagine, ch'alcuna parte n'era rifatta e afforzata per 564 1, 8, 37 | cardinale d'Albano, che v'era per lo papa, e poi infermò 565 1, 8, 37 | morisse, lo re di Navarra ch'era presente al cardinale Toscolano 566 1, 8, 37 | stavano in su' monti ov'era il detto sabbione, calpitandolo 567 1, 8, 38 | stuolo de' Cristiani, ch'era poi a parte del re di Francia, 568 1, 8, 38 | quello oste si perdé, ch'era d'inumerabile valuta, e 569 1, 8, 39 | per Calavra a Viterbo, ov'era la corte della Chiesa in 570 1, 8, 39 | X di Piagenza, il quale era cardinale e legato in Soria 571 1, 8, 39 | conte di Monforte, il quale era per lo re Carlo vicario 572 1, 8, 39 | guidasse il reame, ch'Adoardo era giovane. Questi era molto 573 1, 8, 39 | Adoardo era giovane. Questi era molto temuto e ridottato; 574 1, 8, 39 | avesse a·ffare. Ora, com'era usato per la Pasqua, il 575 1, 8, 40 | detto Abaga Cane, il quale era molto amico de' Cristiani 576 1, 8, 41 | de' Bolognesi, nella quale era stato lungo tempo, e fu 577 1, 8, 41 | Ben si dice ch'ancora n'era uno figliuolo che fu de· 578 1, 8, 42 | di Furimborgo, il quale era valente uomo d'arme, tutto 579 1, 8, 42 | che sì buona città, com'era Firenze, era guasta per 580 1, 8, 42 | città, com'era Firenze, era guasta per cagione delle 581 1, 8, 42 | sopra la differenzia ch'era tra la parte guelfa e la 582 1, 8, 42 | col cardinale Attaviano ch'era della casa degli Ubaldini, 583 1, 8, 43 | piccolo lignaggio, e ch'egli era degno dello 'mperio di Roma, 584 1, 8, 44 | Lambertacci per uno casato che n'era capo così chiamato, furono 585 1, 8, 44 | che·lla parte ghibellina era molto cresciuta in Romagna, 586 1, 8, 44 | della podestà di Firenze ch'era capitano de' detti cavalieri, 587 1, 8, 46 | nostra santa fede. Egli era in que' tempi uno califfo 588 1, 8, 46 | comandiate a uno grande monte ch'era in quello luogo si levasse 589 1, 8, 46 | ciabattiere, e trovossi; il quale era uomo di santa vita, e ciò 590 1, 8, 46 | croci innanzi, nel piano dov'era al di sopra il detto monte, 591 1, 8, 48 | usciti ghibellini; e di loro era capitano messer Malatesta 592 1, 8, 48 | dalla parte de' Romagnuoli era capitano il conte Guido 593 1, 8, 48 | ghibellini di Firenze, ond'era capitano messer Guiglielmino 594 1, 8, 48 | e 'l conte da Panago, ch'era co' nobili di Bologna, quando 595 1, 8, 48 | conte Guido Novello, ch'era podestà di Faenza, aveva 596 1, 8, 50 | che·lla città di Firenze era interdetta, e gli uomini 597 1, 8, 50 | perché 'l fiume d'Arno era per pioggegrosso ch' 598 1, 8, 50 | nato di Borgogna, il quale era stato frate predicatore, 599 1, 8, 50 | frate predicatore, e allora era cardinale; e vivette papa 600 1, 8, 51 | sopra Pisa verso il Ponte ad Era, e i Pisani, per tema de' 601 1, 8, 51 | poco di dal Ponte ad Era, presso di Pisa a VIII miglia, 602 1, 8, 51 | a VIII miglia, il quale era lungo più di X miglia, e 603 1, 8, 52 | tornovvi l'arcivescovo, ch'era de' Visconti, e suoi consorti, 604 1, 8, 52 | riverenzia dell'arcivescovo, ch'era suo fratello. Poi infra 605 1, 8, 52 | nulla cittade, e di loro era il patriarca Ramondo d'Aquilea, 606 1, 8, 54 | buona vita, e dicesi ch'era di suo corpo vergine; ma 607 1, 8, 54 | Romani, per cagione ch'egli era caduto in amenda alla Chiesa 608 1, 8, 54 | perché il detto Ridolfo non era pervenuto alla benedizione 609 1, 8, 54 | nato de' Brancaleoni, ond'era il cancelliere di Roma per 610 1, 8, 55 | Italia, sanza contasto n'era signore. E mandocci suoi 611 1, 8, 55 | ubbidito. E lo re Carlo, ch'era così possente signore, il 612 1, 8, 56 | Intra l'altre maggiori era la briga tra·lla casa degli 613 1, 8, 56 | che quasi tutta la città n'era partita, e chi tenea coll' 614 1, 8, 56 | la città e parte guelfa n'era in grande pericolo. Per 615 1, 8, 56 | frate Latino cardinale, ch'era in Romagna per la Chiesa, 616 1, 8, 56 | frati predicatori, ond'egli era frate; e in quello luogo 617 1, 8, 56 | di legname, in su' quali era il detto cardinale, e più 618 1, 8, 56 | convenia, sì come quegli ch'era savio e bello predicatore; 619 1, 8, 56 | e la prima fu quella ond'era la maggiore discordia, cioè 620 1, 8, 57 | di Gerusalem e di Cicilia era il più possente re e il 621 1, 8, 57 | Baldovino suo genero, il quale era stato scacciato dello 'mperio 622 1, 8, 57 | Gostantinopoli assai gli era appresso di raquistare Gerusalem 623 1, 8, 57 | grande parte della Grecia era sollevata a rubellazione. 624 1, 8, 57 | superbia de' Franceschi, ch'era già tanto montata in Italia 625 1, 8, 57 | sua mogliera, figliuola ch'era stata dello re Manfredi. 626 1, 8, 57 | potenzia del re Carlo, e com'era ridottato più ch'altro signore, 627 1, 8, 57 | perché lo re Carlo non s'era voluto imparentare co·llui, 628 1, 8, 58 | ch'egli in tutte cose gli era contrario, e grande sturbo 629 1, 8, 59 | promesso, come ordinato era, di rubellare l'isola, e 630 1, 8, 59 | quasi per la detta cagione era tutto ismosso di fare la ' 631 1, 8, 60 | che il re Piero d'Araona era ardito e di gran cuore, 632 1, 8, 60 | volea dare aiuto e favore, e era impresa che molto toccava 633 1, 8, 60 | Martino. Lo re Carlo, ch'era di sì grande cuore e teneasi 634 1, 8, 60 | diss'io che Piero d'Araona era uno fellone briccone?”. 635 1, 8, 61 | messer Gianni di Procita era ordinato, tutti i baroni 636 1, 8, 61 | cominciando a gridare, e la gente era tenera, e già tutto il popolo 637 1, 8, 61 | raunavano in su la piazza, com'era ordinato per gli caporali 638 1, 8, 61 | castello il giustiziere che v'era per lo re, e lui preso e 639 1, 8, 62 | detto tempo lo re Carlo era in corte col papa: com'ebbe 640 1, 8, 62 | figliuolo prenze di Salerno, ch'era in Proenza, che 'ncontanente 641 1, 8, 64 | Calavra, quando lo re v'era con sua oste e stuolo per 642 1, 8, 65 | re n'andò a Brandizio, ov'era in concio il suo navilio, 643 1, 8, 66 | gli potrebbe allargare: ed era sano e buono consiglio. 644 1, 8, 68 | ogni patto; ma lo re Carlo eratemuto, che nullo gli 645 1, 8, 68 | e altro legname; e assai era possibile di poterla vincere 646 1, 8, 69 | in quella stanza, sì come era ordinato, vennero a·llui 647 1, 8, 69 | dal re Carlo e da sua oste era molto stretta. Lo re Piero 648 1, 8, 69 | che la sua a comparazione era niente, alquanto temette; 649 1, 8, 69 | veggendo che tutta l'isola era per fare le sue comandamenta, 650 1, 8, 69 | sicurare, sì rispuose ch'egli era apparecchiato del venire 651 1, 8, 69 | gli altri re, però che s'era partito e itosene al papa; 652 1, 8, 69 | picciola terra di Cicilia, ch'era rubello del re Carlo.~ ~ 653 1, 8, 70 | e che·lla sua promessa era venuta bene fornita, se 654 1, 8, 70 | non sia già renduta, sì era stretta di vivanda; e consigliava 655 1, 8, 70 | si contenea che Messina erastretta di vivanda, che 656 1, 8, 72 | re de' Cristiani, e egli era di sì piccolo affare; e 657 1, 8, 75 | dissono come il suo aviso era loro fallito; onde al re 658 1, 8, 75 | e diliberata la città ch'era in ultima stremità di vivanda, 659 1, 8, 75 | una bacchetta in mano, com'era sua usanza di portare, per 660 1, 8, 79 | quale più boci avea, quegli era fatto priore; e questa elezione 661 1, 8, 80 | Chiesa, sì come quegli ch'era il più sagace e il più sottile 662 1, 8, 80 | messer Bertoldo Orsini che n'era conte e rettore per la Chiesa, 663 1, 8, 81 | Guido da Montefeltro, che n'era signore, fece muovere e 664 1, 8, 81 | cercare, come quegli che n'era mastro di guerra e de' trattati, 665 1, 8, 81 | lo conte da Montefeltro era ordinato, gli fu data l' 666 1, 8, 81 | la quercia schierati, com'era l'ordine e postura de' Franceschi. 667 1, 8, 82 | uscito di Firenze, il quale era dentro, ch'avea nome Baldo 668 1, 8, 83 | detta oggi la Camelle, ov'era ad assedio il soldano d' 669 1, 8, 83 | qual cosa il soldano, com'era ordinato, raccolse sue genti, 670 1, 8, 84 | questi tempi la città di Pisa era in grande e nobile stato 671 1, 8, 84 | manteneano grande stato, che v'era cittadino il giudice di 672 1, 8, 84 | il giudice d'Alborea n'era cittadino; e ciascuno per 673 1, 8, 84 | di loro, e la loro armata era il più de' Lombardi e Piemontani 674 1, 8, 85 | andò a corte di Roma, ov'era il re Carlo con sua baronia. 675 1, 8, 86 | e che il detto re Carlo era apparecchiato di provarlo 676 1, 8, 86 | e che ciò ch'avea fatto erallui con giusto titolo, 677 1, 8, 86 | giusto titolo, e che di ciò era apparecchiato di combattere 678 1, 8, 86 | re d'Inghilterra, di cui era la terra; con patti, che 679 1, 8, 86 | Ciciliani, però ch'egli era povero di moneta, e non 680 1, 8, 87 | saramento, e protestò com'era venuto e apparecchiato di 681 1, 8, 87 | con sua gente, il quale v'era presso a una giornata, ond' 682 1, 8, 91 | sopra... con XXXV galee, ond'era amiraglio messer..., e combatterono 683 1, 8, 92 | Genova e della riviera, ond'era amiraglio messer Uberto 684 1, 8, 92 | benedizione, la mela e la croce ch'era in su l'antenna dello stendale 685 1, 8, 93 | battaglia, come quegli ch'era il più savio amiraglio di 686 1, 8, 93 | venia di Proenza, e già era nel mare di Pisa, sicché 687 1, 8, 93 | figliuolo del re Carlo ch'era in Napoli con tutta la sua 688 1, 8, 93 | galea dello stendale, ov'era la persona del prenze con 689 1, 8, 93 | giugnendo a la galea ov'era preso il prenze, veggendolo 690 1, 8, 94 | figliuolo, e che la fortuna gli era fatta così aversa e contraria, 691 1, 8, 95 | sapeano la sua natività, ch'era sotto la signoria di Saturno, 692 1, 8, 95 | ebbe nome Carlo Martello, e era d'età di XII in XIII anni. 693 1, 8, 95 | menzione. E questo Carlo era bello uomo del corpo, e 694 1, 8, 96 | come fu a questa volta, e era suta alla rubellazione, 695 1, 8, 96 | d'Araona, la quale allora era in Cicilia, considerando 696 1, 8, 98 | Ugolino de' Gherardeschi, ch'era il maggiore cittadino di 697 1, 8, 98 | di venire sopra Pisa, com'era ordinato, i Genovesi per 698 1, 8, 98 | e recata a borghi, com'era ordinato. Ma i Fiorentini 699 1, 8, 99 | Mugnone alquanto dinanzi era adirizzato, che prima correa 700 1, 8, 99 | Firenze che 'l prenze Carlo era stato sconfitto in mare 701 1, 8, 99 | palagio e 'l tetto; che prima era la Badia più addietro, piccola, 702 1, 8, 101| Margatto in Soria, la quale era della magione dello Spedale 703 1, 8, 101| Spedale di Santo Giovanni, e era molto fortissimo, e quello 704 1, 8, 101| che venissono a vedere com'era puntellato; per la qual 705 1, 8, 102| Carlo suo secondo figliuolo era privileggiato dalla Chiesa 706 1, 8, 102| città di Ianne, la qual s'era rubellata al re di Maiolica 707 1, 8, 102| però che·lla sua forza era niente apo quella del re 708 1, 8, 102| arme; e egli in persona v'era alla guardia a tende e a 709 1, 8, 102| che 'l re di Francia gli era al di sopra del passo, abbandonò 710 1, 8, 102| Allora tutta la gente ch'era rimasa a piè del passo nel 711 1, 8, 102| niuno, e vennero dov'era il re di Francia, la quale 712 1, 8, 102| navilio e l'armata sua, ch'era a l'Agua Morta in Proenza 713 1, 8, 102| città di Girona, la quale era molto forte e ben guernita, 714 1, 8, 102| e a tutta l'oste molto era grave, e volentieri vorrebbe 715 1, 8, 103| d'agosto lo re d'Araona s'era messo in aguato con Vc de' 716 1, 8, 104| re d'Araona loro signore era stato sconfitto e fedito 717 1, 8, 104| stretta di vittuaglia, che non era loro rimaso a vivere che 718 1, 8, 104| e parte di suo navilio s'era partito dal porto di Roses 719 1, 8, 104| Avenne che in quegli giorni era venuto di Cicilia in Catalogna 720 1, 8, 104| navilio del re di Francia era nel porto di Roses, e assai 721 1, 8, 104| difensione del loro navilio ch'era in mare, ma veggendolo preso, 722 1, 8, 105| bara dove il re di Francia era malato. Veggendo ciò i Franceschi, 723 1, 8, 106| casa di Francia, perché era natio dal Torso in Torena 724 1, 8, 108| grandissimo spargimento di sangue era fatto, come in parte è fatta 725 1, 8, 109| pareva molto disonesto, ciò era la cappa di sopra acerchiata 726 1, 8, 109| bigie, dicendo che quello era l'abito di santo Elia profeta, 727 1, 8, 109| de' Saracini che allora era, il quale (tutto che quelli 728 1, 8, 109| di santo Elia profeta, ch'era stato capo di quello luogo 729 1, 8, 110| di Valdarno, che allora era vescovo d'Arezzo, e era 730 1, 8, 110| era vescovo d'Arezzo, e era più uomo d'arme che a onestà 731 1, 8, 110| guelfa di Toscana, però ch'era in parte da fare molta guerra. 732 1, 8, 110| de' Guelfi di Toscana, ond'era capitano il conte Guido 733 1, 8, 112| al re Ridolfo, il quale era eletto re de' Romani, e 734 1, 8, 112| l'aveano a sospetto perch'era di progenia e nazione stati 735 1, 8, 115| in Toscana perché non v'era papa, essendo nella città 736 1, 8, 115| E in questo tempo, com'era ordinato per gli Ghibellini, 737 1, 8, 115| vegnente cavalcò la gente ch'era in Arezzo, intorno di cinquecento 738 1, 8, 117| conte d'Artese, il quale era balio e governatore di Carlo 739 1, 8, 117| italiani, e della detta armata era amiraglio messer Arrighino 740 1, 8, 118| Piero, e arse dalla volta ch'era in su l'antica porta insino 741 1, 8, 120| ed ebbollo a patti, che v'era dentro per capitano Lupo 742 1, 8, 120| però che si potea tenere, e era fornito per più di III mesi. 743 1, 8, 121| della signoria, che dell'una era capo il giudice Nino di 744 1, 8, 121| con certi Guelfi e l'altro era il conte Ugolino de' Gherardeschi 745 1, 8, 121| parte de' Guelfi, e l'altro era l'arcivescovo Ruggieri degli 746 1, 8, 121| serocchia, per invidia, e perché era in Pisa grazioso, e temendo 747 1, 8, 121| signore di Pisa, e quando era in maggiore stato e felicità, 748 1, 8, 121| tradimenti e peccati, ché come era conceputo per l'arcivescovo 749 1, 8, 123| il giudice di Gallura ch'era in Samminiato, con ordine 750 1, 8, 124| fiume d'Arno in quello tempo era molto sottile d'acqua, e 751 1, 8, 128| suoi difetti e tradimenti era per aventura degno di sì 752 1, 8, 129| ogni sustanzia, la quale era piena di molte gioie e mercatantie 753 1, 8, 129| chiamato Nelisino, il quale era di fuori alla città ad una 754 1, 8, 130| tornava di Francia poi ch'era uscito di pregione, e andavane 755 1, 8, 130| andavane a corte a Rieti dov'era il papa, e da' Fiorentini 756 1, 8, 131| alla badia a Ripole, com'era usato, e le lasciarono 757 1, 8, 131| conte Guido Novello, ch'era podestà d'Arezzo. Sentendo 758 1, 8, 131| ch'avea tra·lloro, che v'era il fiore de' Ghibellini 759 1, 8, 131| Corso Donati, ch'allora era podestà de' Pistolesi, e 760 1, 8, 131| conte Guido Novello, ch'era con una schiera di CL cavalieri 761 1, 8, 131| messer Corso Donati, ch'era di parte co' Lucchesi e 762 1, 8, 132| Rossi da Parma, ch'allora era podestà di Firenze. E nota 763 1, 8, 132| XXXVIm di fiorini d'oro, sì era allora bene ordinato l'estimo 764 1, 8, 133| ducato di Lamborgo il quale era vacato, e ciascuno de' detti 765 1, 8, 133| conte di Luzzimborgo, perch'era stato di genti di suo lignaggio, 766 1, 8, 133| il ducato di Lamborgo ond'era la quistione; e d'allora 767 1, 8, 134| castello di Catarzano ch'era rubellato al re Carlo, e 768 1, 8, 134| rubellato al re Carlo, e s'era arrenduto a don Giamo d' 769 1, 8, 135| fece lo re Carlo, però ch'era morto il re d'Ungheria in 770 1, 8, 136| ch'erano in Chiusi, ond'era capitano messer Lapo Farinata 771 1, 8, 136| Benghi Bondelmonti che n'era podestà, con gente a cavallo 772 1, 8, 140| Giovanni alle porte d'Arezzo. E era allora podestà di Firenze 773 1, 8, 142| degli Astigiani, di cui egli era nimico (e ciò fu per gli 774 1, 8, 144| il conte di Romagna che v'era per la Chiesa.  ~Nel detto 775 1, 8, 144| Colonnesi di Roma, il quale era conte di Romagna per lo 776 1, 8, 145| marina, la città d'Acri era molto cresciuta di genti 777 1, 8, 145| signorie di sangue, la quale era una grande confusione. E 778 1, 8, 145| maestro del Tempio, il quale era capitano generale della 779 1, 8, 145| arti per lo buono sito dov'era la città d'Acri, però ch' 780 1, 8, 145| città d'Acri, però ch'ell'era nella fronte del nostro 781 1, 8, 145| lingue del mondo sì ch'ell'era quasi com'uno alimento al 782 1, 8, 145| d'Iddio, che quella città era piena di più peccatori, 783 1, 8, 148| il castello del Ponte ad Era. ~ ~Nel detto anno, la notte 784 1, 8, 148| l castello del Ponte ad Era era male guardato, e molti 785 1, 8, 148| castello del Ponte ad Era era male guardato, e molti de' 786 1, 8, 148| detto castello del Ponte ad Era, il quale teneano i Fiorentini, 787 1, 8, 148| isforzo a quello, il quale era molto forte di mura e di 788 1, 8, 148| CL. E' castellani, l'uno era di casa i Rossi, messere 789 1, 8, 148| del Comune di Firenze ch'era il più forte castello d' 790 1, 8, 148| da' Pisani, una notte ch'era una grande fortuna di tempo, 791 1, 8, 149| del vescovo d'Arezzo che n'era conte per lo papa, Maghinardo 792 1, 8, 149| co' figliuoli, il quale era fratello del detto conte 793 1, 8, 149| grandi cose. Ghibellino era di sua nazione e in sue 794 1, 8, 149| opere, ma co' Fiorentini era Guelfo e nimico di tutti 795 1, 8, 149| patrimonio, e per questa cagione era grato e fedelissimo al Comune 796 1, 8, 150| d'Ampinana in Mugello, ch'era di loro giuridizione, e 797 1, 8, 151| petizione del re Carlo, ond'era capo messer Matteo Rosso 798 1, 8, 151| altra parte il contrario, ed era messer Jacopo della Colonna 799 1, 8, 154| della perdita del Ponte ad Era feciono oste sopra la città 800 1, 8, 154| Arnonico a Pisa, il quale era nobilemente acasato e ingiardinato, 801 1, 8, 154| riparo de' nimici; e sì era in Pisa il conte da Montefeltro 802 1, 8, 155| Sammichele in Orto, la quale era sotto la badia di Nonantola 803 2, 9, 1 | gli nostri ordini consueto era di fare per antico, sì ordinarono 804 2, 9, 2 | il castello del Ponte ad Era, e avendo i Fiorentini libera 805 2, 9, 2 | questo tempo, e più addietro, era tanto il tranquillo stato 806 2, 9, 2 | entro e di fuori a chi v'era acostato. E per l'ordine 807 2, 9, 2 | spedale di San Sebbio, ch'era del Comune, occupato per 808 2, 9, 2 | che 'l popolo di Firenze era fiero e in caldo e signoria, 809 2, 9, 4 | il re Adoardo, il quale era di grande cuore e prodezza, 810 2, 9, 5 | Morrone d'Abruzzi. Questi era romito e d'aspra vita e 811 2, 9, 5 | grande onore; ma perch'egli era semplice e non litterato, 812 2, 9, 5 | altri cardinali della corte era uno messer Benedetto Guatani 813 2, 9, 5 | di sopra a Bestia, ove s'era ridottoffare penitenzia, 814 2, 9, 6 | sentendo che grande guerra era cominciata tra 'l re Filippo 815 2, 9, 6 | guadagno, che tutto dicea gli era licito quello ch'era della 816 2, 9, 6 | gli era licito quello ch'era della Chiesa. E come fu 817 2, 9, 7 | cappelle, però che prima v'era la chiesa vecchia, e rimase 818 2, 9, 8 | insieme, e quello famigliare era stato morto; onde messer 819 2, 9, 8 | onde messer Corso Donati era andato dinanzi con sicurtà 820 2, 9, 8 | podestà il condannasse. E già era tratto fuori il gonfalone 821 2, 9, 8 | in tetto, ch'allora non era così murato; de la quale 822 2, 9, 8 | Bella, imperciò ch'egli era stato de' caporali e cominciatori 823 2, 9, 8 | l mobile della parte, ch'era assai, e recarlo in Comune, 824 2, 9, 8 | del popolo; ma Giano ch'era uno savio uomo, se non ch' 825 2, 9, 8 | uno savio uomo, se non ch'era alquanto presuntuoso, veggendosi 826 2, 9, 8 | forza con quella de' grandi era molto possente, e già raunati 827 2, 9, 8 | ch'avea a·ffare di , ed era compagno de' Pazzi), e tutti 828 2, 9, 8 | al popolo, però ch'egli era il più leale e diritto popolano 829 2, 9, 8 | Comune e non ne traeva. Era presuntuoso e volea le sue 830 2, 9, 9 | maggiore di Firenze, la quale era molto di grossa forma e 831 2, 9, 10 | piaccendo a' Ghibellini perch'era di lingua francesca, furono 832 2, 9, 12 | pruova de la piuvica fama era per II testimoni, si mise 833 2, 9, 13 | di Firenze, ne la quale era già venuto da Napoli per 834 2, 9, 17 | terre e castella; l'uno era tra Fegghine e Montevarchi, 835 2, 9, 18 | signoria di Cicilia, come non era essuta di sua saputa né 836 2, 9, 19 | oste a Lilla, ne la quale era messer Ruberto di Fiandra 837 2, 9, 19 | perché la villa di Lilla non era bene provedutafornita 838 2, 9, 20 | Guanto, però che Bruggia non era forte, e gli grandi borgesi 839 2, 9, 20 | stare in Bruggia. A Guanto era il conte di Fiandra per 840 2, 9, 20 | del re di Francia, e com'era già mosso con tutta sua 841 2, 9, 20 | contro a·llui a Guanto, e già era a Coltrai in Fiandra; per 842 2, 9, 20 | co·llui; e dapoi che non era venuto il re d'Alamagna 843 2, 9, 21 | gran séguito in Roma, e era loro la forte città di Pilestrino, 844 2, 9, 22 | sua dislealtà, e perché s'era legato col re di Francia 845 2, 9, 23 | laici, vennero a Rieti ov'era la corte, e gittarsi a piè 846 2, 9, 23 | del poggio e fortezze ov'era, e fecene rifare una terra 847 2, 9, 23 | trovandosi ingannati di ciò ch'era loro promesso, e disfatta 848 2, 9, 24 | e' detti Genovesi, ond'era capitano e amiraglio messer 849 2, 9, 26 | popolo e' grandi, che ispesso era la terra in gelosia e in 850 2, 9, 26 | ove abitavano innanzi, ch'era ne la casa de' Cerchi bianchi 851 2, 9, 29 | Cicilia di XL galee, ond'era ammiraglio messer Ruggieri 852 2, 9, 29 | galea fue nelle sue mani, e era finita la guerra di Cicilia; 853 2, 9, 30 | e' Pisani, la qual guerra era durata XVII anni e più, 854 2, 9, 31 | del Prato, la qual porta era prima cominciata insino 855 2, 9, 32 | cominciò guerra al conte ch'era in Guanto, e a tutte le 856 2, 9, 32 | Carlo, salvo Guanto, ov'era il conte cogli suoi figliuoli 857 2, 9, 34 | guerreggiare l'isola, ed era all'assedio a la città di 858 2, 9, 34 | Araona che tenea Cicilia era con sua gente, de la quale 859 2, 9, 34 | con sua gente, de la quale era capitano don Brasco d'Araona, 860 2, 9, 35 | altra sua oste di Soria ch'era infinita; e scontrarsi insieme 861 2, 9, 35 | Turigi, per guerra che gli era cominciata da altri signori 862 2, 9, 35 | molto savia rispuose ch'era contenta al piacere del 863 2, 9, 36 | Natività di Cristo il papa ch'era in que' tempi facie grande 864 2, 9, 36 | Bonifazio VIII, che allora era appostolico, nel detto anno 865 2, 9, 36 | figliuola e fattura di Roma, era nel suo montare e a seguire 866 2, 9, 38 | una mangiatoia a quegli ch'era venuto a la misericordia. 867 2, 9, 39 | ingratitudine. De la casa de' Cerchi era capo messer Vieri de' Cerchi, 868 2, 9, 39 | mercatanti, che la loro compagnia era de le maggiori del mondo; 869 2, 9, 39 | podere. Della casa de' Donati era capo messer Corso Donati, 870 2, 9, 39 | casa degli Abati, la quale era allora molto possente, e 871 2, 9, 39 | il reggimento della città era quasi tutto in loro podere. 872 2, 9, 39 | parte de' giovani de' Cerchi era Baldinaccio degli Adimari, 873 2, 9, 41 | onde tutta la gente ch'era a la morta si levarono a 874 2, 9, 41 | a San Piero Maggiore, ov'era messer Corso co' suoi consorti 875 2, 9, 42 | onde molto sovente la terra era a romore e ad arme, messer 876 2, 9, 42 | messer Corso Donati che n'era capo fu condannato nell' 877 2, 9, 42 | grande dammaggio, perciò ch'era come filosafo, virtudioso 878 2, 9, 42 | uomo in più cose, se non ch'era troppo tenero e stizzoso. 879 2, 9, 49 | d'Anagna in Campagna, ov'era papa Bonifazio co la sua 880 2, 9, 49 | entrare in Firenze, perché n'era sospetto; il quale messer 881 2, 9, 49 | principale cagione perch'era mosso di Francia, il papa 882 2, 9, 49 | quale infino di Francia era venuto per suo pedoto, sì 883 2, 9, 49 | per suo pedoto, sì come era ordinato per gli Guelfi 884 2, 9, 49 | Corso de' Donati, il qual era isbandito e rubello, com' 885 2, 9, 49 | isbandito e rubello, com'era ordinato, il medesimo 886 2, 9, 49 | Schiatta de' Cancellieri, ch'era in Firenze capitano per 887 2, 9, 49 | la postierla da Pinti, ch'era di costa a San Piero Maggiore 888 2, 9, 49 | Corso e 'l barone!”, ciò era messer Corso, che così il 889 2, 9, 49 | botteghe, e le case a chi era di parte bianca, o chi avea 890 2, 9, 49 | danno, che 'l detto Simone era il più compiuto e virtudioso 891 2, 9, 49 | maggiore pregio e stato, ed era tutta la speranza del suo 892 2, 9, 49 | messer Piero Ferrante, com'era ordinato, furono portate 893 2, 9, 50 | in Firenze quello perché era venuto, cioè sotto trattato 894 2, 9, 51 | uomo; e ciò ch'aquistavano era comune, distruggendo e rubando 895 2, 9, 51 | rubellarsi dal conte di Brenna ch'era duca d'Atena, e loro capitano 896 2, 9, 52 | XXIII . Dentro a Pistoia era messer Tosolato degli Uberti 897 2, 9, 52 | che la stanza di Pistoia era speranza vana di potere 898 2, 9, 52 | castello di Serravalle, ch'era de' Pistolesi ed era molto 899 2, 9, 52 | ch'era de' Pistolesi ed era molto forte; e così fu fatto. 900 2, 9, 52 | terrazzani e forestieri, ch'era più di MCC uomini, sanza 901 2, 9, 55 | Piero lo re. Questo Piero era tessitore di panni povero 902 2, 9, 55 | di panni povero uomo, e era piccolo di persona e sparuto, 903 2, 9, 55 | Bruggia a tre miglia, che v'era dentro il balio di Bruggia 904 2, 9, 55 | Bruggia la notte di... com'era ordinato; e poteallo fare, 905 2, 9, 55 | dell'Alla, ove la Comune era raunata e armata, e giugnendo 906 2, 9, 55 | femmine che gli uomini; e chi era montato a cavallo trovava 907 2, 9, 56 | menzione. Questo Guiglielmo era nato per madre della figliuola 908 2, 9, 56 | Giulieri di Valdireno, ed era gran cherico. Sì tosto come 909 2, 9, 56 | tenea per lo re; ma la terra era forte de le più del mondo 910 2, 9, 56 | salvo il castello del re, ch'era molto forte e guernito de' 911 2, 9, 56 | a Bruggia col suo popolo era morto e confuso, sì mando 912 2, 9, 56 | Guiglielmo di Giulieri ch'era all'assedio di Cassella 913 2, 9, 56 | levarono il loro campo, ch'era di dal fiume de la Liscia, 914 2, 9, 56 | detto re di Francia, dov'era il fiore de la baronia e 915 2, 9, 56 | re, perché la figliuola era moglie di messer Guiglielmo 916 2, 9, 56 | sopra l'altro; e 'l polverio era grande, che que' di dietro 917 2, 9, 56 | di carogna di quegli. Ed erafatto giudicio, che' 918 2, 9, 56 | loro schiera, onde dell'uno era capitano messer Guido di 919 2, 9, 56 | modo che uno vile villano era signore di segare la gola 920 2, 9, 57 | innanzi al re, disse che Guido era degno d'essere conte di 921 2, 9, 57 | di Fiandra, però ch'egli era nato di matrimonio, e Gianni 922 2, 9, 57 | onde crucciato Gianni, ch'era il maggiore, inanzi al re 923 2, 9, 58 | moneta del tornese grosso, ch'era a XI once e mezzo di fine, 924 2, 9, 58 | di messer Guido, il quale era molto savio e valente; e 925 2, 9, 58 | tutto il paese, e in somma era a vedere la più bella e 926 2, 9, 58 | Vetri, tra Doai e Arazzo, e eragrande, che tenea di 927 2, 9, 58 | disse a la moglie, la quale era serocchia del re di Francia, 928 2, 9, 59 | Coderini de' Galigai, il quale era quasi un mentacatto, e Tignoso 929 2, 9, 59 | messer Musciatto Franzesi, ch'era de' signori della terra, 930 2, 9, 60 | cavalieri e VIm pedoni, ond'era capitano Scarpetta degli 931 2, 9, 60 | giustizia quando egli regnava ed era priore. E col detto messer 932 2, 9, 61 | castello in ferrarese, ch'era de' marchesi da Esti suoi 933 2, 9, 62 | Colonna suo nimico, il quale era in Francia sentendo la discordia 934 2, 9, 62 | Carcascese, opponendogli ch'era paterino, e ogni vescovado 935 2, 9, 62 | papa Bonifazio, il quale era superbo e dispettoso, e 936 2, 9, 62 | magnanimo e possente ch'egli era e si tenea, veggendosi fare 937 2, 9, 62 | certi alletterati dissono ch'era adempiuta la profezia di 938 2, 9, 63 | castello di Staggia, ch'era del detto messere Musciatto, 939 2, 9, 63 | d'Anagna in Campagna, ond'era nato e in casa sua, non 940 2, 9, 63 | terra e il palazzo ove egli era, si cusò morto, ma come 941 2, 9, 63 | menato il trattato, dond'era preso, e minacciollo di 942 2, 9, 63 | magnanimo papa gli rispuose ch'era contento d'essere condannato 943 2, 9, 63 | disposto per gli paterini com'era egli, e 'l padrella madre 944 2, 9, 64 | egli co·lloro insieme, ch'era grande maestro in decreto 945 2, 9, 64 | Ansiona, il quale allora era uomo d'onesta e santa vita, 946 2, 9, 65 | Pazzino de' Pazzi, che v'era vicino per la sua posessione 947 2, 9, 65 | Palugiano. Il quale castello era molto forte di sito, e di 948 2, 9, 65 | campana di quello Comune, ch'era molto buona, la feciono 949 2, 9, 65 | Taddeo detto da Bologna, ma era stato per suo matrimonio 950 2, 9, 66 | nudrìsi in Vinegia, quand'era giovane cherico, a insegnare 951 2, 9, 68 | Lottieri vescovo di Firenze, ch'era de' figliuoli della Tosa 952 2, 9, 68 | quadrello a una battaglia ch'era in porte Sante Marie. Altra 953 2, 9, 68 | tenne col popolo, ma chi era col vescovo e con messer 954 2, 9, 68 | male l'uno a l'altro; e era la città tutta piena di 955 2, 9, 68 | casa colla sua raunata; e era la terra per guastarsi al 956 2, 9, 69 | la pace e la concordia, e era converso per gli altri. 957 2, 9, 69 | cardinale della terra di Prato era frate predicatore, molto 958 2, 9, 69 | progenia de' Ghibellini era nato, e mostrossi poi che 959 2, 9, 70 | che 'l cardinale da Prato era in Firenze, ed era in amore 960 2, 9, 70 | Prato era in Firenze, ed era in amore del popolo e de' 961 2, 9, 70 | ponte alla Carraia, il quale era allora di legname da pila 962 2, 9, 70 | cadde colla gente che v'era suso; onde molte genti vi 963 2, 9, 70 | beffe avenne col vero, e com'era ito il bando, molti n'andarono 964 2, 9, 71 | si stava di mezzo, perch'era infermo di gotte, e per 965 2, 9, 71 | però che in que' luoghi era quasi tutta la mercatantia 966 2, 9, 71 | non ardea, isgombrandosi, era rubata da' malandrini, combattendosi 967 2, 9, 72 | cardinale da Prato al papa ch'era a Perugia co la corte, sì· 968 2, 9, 72 | contro a·llui, e che ciò era di coscienza e volontà del 969 2, 9, 72 | volontà del papa (la qual cosa era grande bugia e falsità, 970 2, 9, 72 | securamente, perché la città era fiebole e aperta da più 971 2, 9, 72 | fuori delle mura vecchie, ch'era tutta acasata da starvi 972 2, 9, 72 | se la schiera grossa ch'era in Cafaggio fosse venuta 973 2, 9, 72 | saperne il certo, che non era però vero, si misono in 974 2, 9, 72 | del sole, e gran caldo ch'era, e non aveano acqua a sofficienza 975 2, 9, 73 | Gualterotto de' Bardi, perch'era venuto a Firenze per le 976 2, 9, 73 | pochi appresso, però ch'era rimasa mal fornita, e per 977 2, 9, 73 | molto a' Fiorentini, però ch'era molto forte, e in una contrada 978 2, 9, 74 | niuna; in sì corrotto stato era allora la città di Firenze. 979 2, 9, 75 | Firenze, e intra gli altri era rubellato il castello delle 980 2, 9, 76 | terra di Silisea, la quale era molto forte e bene guernita. 981 2, 9, 76 | franco, però che alquanto era di testa, e coll'oste de' 982 2, 9, 76 | Ternana in Artese, però ch'era sanza mura, pur cinta di 983 2, 9, 76 | Scotti di Piagenza, la quale era una buona masnada e valente, 984 2, 9, 76 | crescendo loro oste. Ma la città era bene guernita di buona cavalleria 985 2, 9, 76 | e andò così vecchio com'era in Fiandra con grande allegrezza 986 2, 9, 77 | Cirigea in Fiandra, a la quale era il buono e valente messer 987 2, 9, 77 | cocca dello stendale ov'era messer Guido di Fiandra 988 2, 9, 78 | cavalleria, che di ciascuna era guidatore e capitano uno 989 2, 9, 78 | massimamente perché 'l tempo era caldissimo, e il fornimento 990 2, 9, 78 | poco possono stare digiuni, era loro malagevole, e non ordinato 991 2, 9, 78 | da potere avere, però ch'era in su' carri, onde molto 992 2, 9, 78 | maraviglie d'arme, come quegli ch'era forte, e di fazzione di 993 2, 9, 79 | a la terra di Lilla, ov'era rinchiuso e rimaso messer 994 2, 9, 79 | e 'l castello, il quale era molto forte e bello, fatto 995 2, 9, 79 | il duca di Brabante, ch'era venuto come mezzano nell' 996 2, 9, 79 | carcere de·re di Francia, ciò era messer Ruberto di Bettona 997 2, 9, 80 | farne fare saggio, perch'era presentato da femmina, ne 998 2, 9, 80 | a' frati predicatori, ch'era di quello ordine, in Santo 999 2, 9, 80 | parti quasi iguali; dell'una era capo messere Matteo Rosso 1000 2, 9, 80 | onore e di signoria, e ch'era Guascone, che naturalmente


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