1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2326
grassetto = Testo principale
Tomo, Lib, Cap grigio = Testo di commento
1501 2, 11, 93 | Vignone in Proenza, ove era la corte di Roma, fu grandissimo
1502 2, 11, 94 | oppressavano troppo, ed era pur vero, con tutto ch'eglino
1503 2, 11, 95 | notte medesima ch'egli s'era il dì dinanzi partito entrò
1504 2, 11, 96 | battaglie; ma la sua stanza era in quello luogo per uno
1505 2, 11, 96 | verso Bagnorea. E già v'era cavalcato il suo maliscalco
1506 2, 11, 97 | Castruccio, che ancora vivea e era molto montato per la vittoria
1507 2, 11, 97 | di Firenze (che assai gli era possibile), era signore
1508 2, 11, 97 | assai gli era possibile), era signore di Toscana e di
1509 2, 11, 97 | bisognava bene, ch'egli era in sul tempo de la ricolta,
1510 2, 11, 97 | sul tempo de la ricolta, e era carestia e scarso di vittuaglia,
1511 2, 11, 97 | rafforzare ovunque la città era debole; e come franchi uomini
1512 2, 11, 97 | se non venisse, il Comune era fermo, che le CCm di fiorini
1513 2, 11, 97 | contentare i Fiorentini. Ma tardi era il soccorso; ma come piacque
1514 2, 11, 98 | il quale suo figliuolo era fellone e reo, e degnamente
1515 2, 11, 101| arrivarono a Pisa, là dov'era il detto Bavero. ~ ~Nel
1516 2, 11, 101| sentendo novelle che 'l Bavero era a Todi, gli mandarono ambasciadori
1517 2, 11, 101| riprensioni, perché l'armata non era venuta al tempo promesso,
1518 2, 11, 101| Castruccio signore di Lucca era morto, e che' figliuoli
1519 2, 11, 101| galee co la gente che v'era suso, e molte altre ruppono
1520 2, 11, 102| stato secondo la terra ch'era guasta, sanza fare vendetta
1521 2, 11, 103| castello di Carmignano non era bene fornito, ed erano isbigottiti
1522 2, 11, 103| cavalleria de' Fiorentini ch'era in Prato, co' Pratesi e
1523 2, 11, 103| e Vm pedoni. Il castello era assai forte di sito, e parte
1524 2, 11, 103| bertesche di legname; ma era d'uno grande giro e porpreso,
1525 2, 11, 103| loro però che 'l Bavero era già giunto in Pisa, e di
1526 2, 11, 103| già venuta in Pistoia, ond'era a la nostra oste grande
1527 2, 11, 104| reina Crementa, la quale era stata moglie del re Luis
1528 2, 11, 104| detta reina, intra' quali era stata lunga e mortale guerra;
1529 2, 11, 105| parte verità. Onde il Bavero era molto indegnato contra loro,
1530 2, 11, 105| castellano; ma in nostra lingua era chiamato Porcaro. E impuose
1531 2, 11, 107| prendea CCm fiorini d'oro, com'era in patti. De la quale venuta
1532 2, 11, 108| signorie e 'l capitano ch'era del duca, e uomini e donne
1533 2, 11, 108| in capegli sparti, assai era grazioso, di bella faccia
1534 2, 11, 109| cioè LXVIII fave nere, era aprovato per priore e messo
1535 2, 11, 109| in aventura; e quegli ch'era tratto era priore, oservando
1536 2, 11, 109| e quegli ch'era tratto era priore, oservando il divieto
1537 2, 11, 109| la persona di quegli ch'era due anni, che più non potea
1538 2, 11, 109| uno anno; e la casa ond'era VI mesi. E questo ordine
1539 2, 11, 109| consiglieri de' priori; e chi era, durava il loro uficio IIII
1540 2, 11, 109| uficio IIII mesi, e qual era dell'uno collegio era dell'
1541 2, 11, 109| qual era dell'uno collegio era dell'altro. I gonfalonieri
1542 2, 11, 110| innanzi per lo priorato ch'era stato al tempo che 'l Bavero
1543 2, 11, 110| via d'Arezzo, e Castruccio era vivo, e dovea venire da
1544 2, 11, 110| l vescovo di Firenze ch'era ne la Marca tornò, e levollo
1545 2, 11, 112| Michelino di Cesena, il quale era stato ministro generale
1546 2, 11, 112| molte autoritadi ch'egli era eretico e non degno papa;
1547 2, 11, 115| s'avessono proceduto, non era sanza grande rischio e pericolo,
1548 2, 11, 117| capitano del Patrimonio, che v'era per lo papa, co la forza
1549 2, 11, 117| Montepulciano, però che di loro era il vescovo di Chiusi, e
1550 2, 11, 118| grande caro che generalmente era per tutta Italia, dogliendosi
1551 2, 11, 119| di soldi XVII lo staio ch'era valuto di ricolta, il detto
1552 2, 11, 119| al grave costo, sempre ch'era la grave carestia, il tenne
1553 2, 11, 119| mescolato. E con questo era sì grande rabbia del popolo
1554 2, 11, 119| il popolo; e tutto questo era niente; se non che infine
1555 2, 11, 120| antipapa del Bavero, il quale era nella città di Pisa, in
1556 2, 11, 121| tagliarono il capo a Tano che n'era signore. ~ ~Nel detto anno,
1557 2, 11, 121| Ghibellini de la Marca, ond'era loro capitano di guerra
1558 2, 11, 121| la cittade, de la quale era capo e signore Tano da Iegi,
1559 2, 11, 121| assediarono i palazzi e rocca ov'era il detto Tano e sua famiglia,
1560 2, 11, 121| e perché il detto Tano era non proveduto né fornito,
1561 2, 11, 121| apparecchiava di venire, era disposto a petizione di
1562 2, 11, 122| Sansipolcro, la quale non era sotto loro soggezione, volendola
1563 2, 11, 122| a Sansipolcro, la quale era molto forte e di mura e
1564 2, 11, 122| essere del Bavero, ch'allora era in Pisa, e perché il borgo
1565 2, 11, 122| Pisa, e perché il borgo era di lungi e fuori di nostre
1566 2, 11, 124| apoggio del vicaro che v'era per lo Bavero, con armata
1567 2, 11, 125| Reggio al legato del papa ch'era in Bologna, onde vi cavalcò
1568 2, 11, 125| vennono sì tardi, che già era scoperto il tradimento;
1569 2, 11, 128| di certi Fiorentini, ond'era caporale e menatore messer
1570 2, 11, 128| segreti, infino che 'l Bavero era in Pisa, faccendo loro grandi
1571 2, 11, 128| e vennono a Lucca; e com'era ordinato, fu data loro l'
1572 2, 11, 128| Interminelli insieme, ch'era signore di Lucca per lo
1573 2, 11, 128| loro gaggi sostenuti ch'era lo stimo e loro domanda
1574 2, 11, 128| contrarii e nimici, e come non era onore del Comune di Firenze
1575 2, 11, 129| cavalieri, e al continuo v'era pieno di belle donne a'
1576 2, 11, 130| del papa di Lombardia, ch'era in Bologna, fece fare oste
1577 2, 11, 131| legato di Toscana, il quale era a Roma, fece co' Romani
1578 2, 11, 131| città di Viterbo, perch'era ribella a' Romani e a la
1579 2, 11, 132| Pisani sentendo che 'l Bavero era rimaso in Lombardia per
1580 2, 11, 132| il vicario del Bavero, ch'era messer Tarlatino di quegli
1581 2, 11, 132| quartiere di Quinzica dov'era il conte co la forza sua
1582 2, 11, 133| tornare a Lucca, però ch'era in gaggio per lo Bavero
1583 2, 11, 133| di quello di Spuleto, ch'era Fiorentino, e dinanzi a
1584 2, 11, 133| Cerruglio. L'altra setta, ond'era caporale messer Simone de
1585 2, 11, 133| forse perché per loro non era mosso il detto trattato
1586 2, 11, 133| Visconti suo nipote, ch'era signore di Milano. Per la
1587 2, 11, 135| gente del re Ruberto, ch'era in Sa·Miniato co le masnade
1588 2, 11, 138| la quale città di Trevigi era in comunità, ma il maggiore
1589 2, 11, 138| comunità, ma il maggiore n'era l'avogaro di Trevigi: al
1590 2, 11, 140| confidanza (il quale Orlando era stato signore di Parma),
1591 2, 11, 142| tempo da' Fiorentini, com'era promesso, s'arendero a messer
1592 2, 11, 143| la città di Vignone, ov'era la corte di Roma, i Milanesi
1593 2, 11, 143| messer Azzo Visconti che n'era signore furono riconciliati
1594 2, 11, 143| castello di Montemassi, ch'era dell'arcivescovado, e altri
1595 2, 11, 145| tenea imperadore, il quale era a la città di Pavia, venne
1596 2, 11, 145| Beltrando dal Poggetto che v'era dentro per la Chiesa. E
1597 2, 11, 145| suo proponimento non gli era venuto fatto, a dì VIIII
1598 2, 11, 145| novelle de la Magna com'era morto il dogio d'Osterichi,
1599 2, 11, 146| cardinale, che dentro v'era per la Chiesa; e a·cciò
1600 2, 11, 146| per la Chiesa; e a·cciò era capo Ettor de' conti da
1601 2, 11, 146| Alberghettino de' Manfredi, il qual'era per lo legato levato di
1602 2, 11, 146| intorno di sé a' suoi gaggi. E era l'ordine che 'l Bavero detto
1603 2, 11, 146| detto imperadore, il quale era venuto da Pavia a Parma
1604 2, 11, 146| frontiere, come per lo legato era ordinato, si dovea levare
1605 2, 11, 146| non poté avere, perché già era a la montagna a raunare
1606 2, 11, 146| legato trovò che la congiura era sì grossa, e tanti e tali
1607 2, 11, 146| salvo che l'arciprete, perch'era sacro, fece morire d'inopia
1608 2, 11, 146| rendere testimonio, ch'io era allora in Bologna per ambasciadore
1609 2, 11, 146| sùbito, la città di Bologna era perduta per la Chiesa, e
1610 2, 11, 146| o d'esserne cacciati, sì era la terra in grande gelosia,
1611 2, 11, 147| città di Pistoia, però ch'era e è gran fortezza, e quasi
1612 2, 11, 148| e se non fosse ch'egli era nel castello de l'Agosta,
1613 2, 11, 150| gli fece torto, e che non era colpevole. Ben si trovò
1614 2, 11, 150| Adoardo suo fratello, e ch'era stato re d'Inghilterra e
1615 2, 11, 150| al Mortimiere, il quale era stato governatore del reame
1616 2, 11, 152| Buggiano per gli Fiorentini era affossato e steccato e imbertescato
1617 2, 11, 153| al servigio del legato ch'era in Bologna, credendo avere
1618 2, 11, 153| Modana a VI miglia, com'era loro promessa per tradimento,
1619 2, 11, 153| avidono che 'l detto prato era affossato e impadulato d'
1620 2, 11, 153| isbigottimento al legato cardinale ch'era in Bologna, e a tutta la
1621 2, 11, 154| mondo, perché 'l detto conte era suocero del Bavero detto
1622 2, 11, 156| soccorrere Montecatini, il quale era molto a lo stremo di vittuaglia
1623 2, 11, 156| dell'oste de' Fiorentini era capitano messer Alamanno
1624 2, 11, 156| masnade ch'avessono, ond'era capitano il Gobbole tedesco
1625 2, 11, 156| perché 'l capitano dell'oste era malato. E stato messer Gherardino
1626 2, 11, 156| Fiorentini, e la sua oste era diminuita per quegli ch'
1627 2, 11, 161| luglio ne la città di Pisa era ordinata cospirazione, ond'
1628 2, 11, 161| ordinata cospirazione, ond'era capo messer Gherardo del
1629 2, 11, 164| Fiorentini, e certo trattato era; per la qual cosa fece loro
1630 2, 11, 164| presono la loro podestà ch'era Tegghia di messer Bindo
1631 2, 11, 165| soldo de' Fiorentini, ond'era capo il Gobbole tedesco,
1632 2, 11, 167| Brescia, la città di Bergamo era in grande divisione, e combattiensi
1633 2, 11, 170| gli Pisani nascosamente era fornita di gente d'arme
1634 2, 11, 170| consiglio fu risposto com'era la detta oste sopra Lucca
1635 2, 11, 170| fu rimprocciato ch'egli era istato traditore, ch'egli
1636 2, 11, 171| maliscalco del re Giovanni ch'era in Lucca con M cavalieri
1637 2, 11, 171| a la Guisciana, ch'assai era leggere a difendere, non
1638 2, 11, 172| del legato cardinale ch'era in Bologna per la Chiesa
1639 2, 11, 172| Chiesa il re Giovanni non era passato in Italia, né presa
1640 2, 11, 174| Valdelsa messer Albizzo ch'era arciprete di Colle, che
1641 2, 11, 174| arciprete di Colle, che s'era fatto capitano di popolo
1642 2, 11, 174| ch'un altro suo fratello era a Firenze. E ciò fatto,
1643 2, 11, 174| vittuaglia a Firenze, e era amico di Castruccio tutto
1644 2, 11, 181| Fiorentini, sentendo ch'era male fornito; per la qual
1645 2, 11, 184| morirono. Dissesi per molti ch'era segno di buona fortuna e
1646 2, 11, 187| piacesse; però ch'uno d'Oria era amiraglio di quello di Cicilia,
1647 2, 11, 188| agosto, il legato del papa ch'era in Bologna fece fare oste
1648 2, 11, 189| mpresa del duca, che gli era costata grande tesoro, e
1649 2, 11, 190| Buggiano. In questa caccia, com'era ordinato, vennono da CC
1650 2, 11, 190| i cavalieri a piè, perch'era stretto luogo, entrarono
1651 2, 11, 190| fuvi morto da' villani, com'era degno, il detto messer Filippo
1652 2, 11, 191| cittadini; e la gente che v'era dentro per lo re Ruberto,
1653 2, 11, 191| dentro per lo re Ruberto, ond'era capitano messere Galeasso
1654 2, 11, 191| la città di sopra che non era bene fornita, sì·ll'abandonarono
1655 2, 11, 193| Reparata di Firenze, ch'era stata lungo tempo vacua
1656 2, 11, 193| Comune, come anticamente era usato, e oltre a·cciò ordinarono
1657 2, 11, 196| messer Rinieri di... che n'era signore, promettendogli
1658 2, 11, 196| quale con grande stento, com'era degno, finì sua vita.~ ~
1659 2, 11, 197| gli usciti di Pisa, ond'era capo il vescovo che fu d'
1660 2, 11, 197| Ghibellini di Genova, ond'era capo Manfredi de' Vivaldi,
1661 2, 11, 202| alcuna porta della terra ch'era in loro podere, e per quella
1662 2, 11, 202| figliuolo del re Giovanni ch'era a Parma, il quale non s'
1663 2, 11, 203| fosse Ghibellino, ma nimico era di que' di Lucca, e feciongli
1664 2, 11, 203| il quale colla sua gente era sì afforzato, che i Fiorentini
1665 2, 11, 205| e la detta podestà, ch'era di Siena, e CXLVII uomini
1666 2, 11, 206| sospetto, e il legato ch'era in Romagna per andare nella
1667 2, 11, 208| Modona, della quale oste era capitano messer Giovanni
1668 2, 11, 208| come l'oste de' marchesi era molto sparta e male ordinata,
1669 2, 11, 209| promesso. Ma il detto castello era tutto affossato e steccato
1670 2, 11, 209| uno conte tedesco che v'era dentro per lo re Giovanni
1671 2, 11, 210| Carlotto suo fratello, il quale era sanza reame, cercavano sagretamente
1672 2, 11, 210| riconciliollo il papa con seco com'era ordinato, e ristette in
1673 2, 11, 211| Massetani aveano assediato, ond'era capitano messer Dino della
1674 2, 11, 212| quale tornava di Francia, ed era venuto a Torino all'uscita
1675 2, 11, 213| nostra città co·lloro non era né convenevole né bella
1676 2, 11, 213| lega rimanesse, però ch'ell'era fatta con asentimento di
1677 2, 11, 213| volontà che·legato avesse era che' Fiorentini gli si dessono
1678 2, 11, 213| adoperava col re Giovanni era a questo fine: e ciò si
1679 2, 11, 214| cavalleria e gente del legato ch'era in Argenta subitamente cavalcarono
1680 2, 11, 214| cavalcarono a Consandoli, ov'era la gente de' marchesi, e
1681 2, 11, 214| erano molto afieboliti. Ed era per perdersi la terra certamente,
1682 2, 11, 215| per loro nimico, dapoi ch'era venuto il re Giovanni a
1683 2, 11, 216| Come l'oste del legato ch'era all'assedio di Ferrara fu
1684 2, 11, 216| molto ingrossata, e più era per essere giugnendovi il
1685 2, 11, 216| assalire l'oste da la parte ov'era più forte di fossi e di
1686 2, 11, 218| Mercatello in Massa Tribara ch'era assediato dagli Aretini.
1687 2, 11, 219| morti, il quale Bertoldo era il più ridottato uomo di
1688 2, 11, 220| che anticamente fu loro, era male fornito di vittuaglia
1689 2, 11, 220| vittuaglia e per la carestia ch'era al paese, e per certo trattato
1690 2, 11, 220| tosto, perché ancora non era bene fornito per lo sùbito
1691 2, 11, 222| Uberto suo fratello, il quale era a Napoli col re Ruberto
1692 2, 11, 223| dal re Ruberto, il quale era suo nipote, figliuolo che
1693 2, 11, 223| coscienza, e ancora perch'era morto il duca di Calavra
1694 2, 11, 223| sposare al detto Andreas, ch'era d'età di VII anni, la figliuola
1695 2, 11, 223| del duca di Calavra, ch'era d'età di V anni, e lui fece
1696 2, 11, 224| nella città di Firenze, ov'era grande ambasceria dell'uno
1697 2, 11, 224| dentro ogni parte che n'era fuori, e non v'avessono
1698 2, 11, 225| Sinibaldo Ordilaffi, il quale era cacciato di Forlì per lo
1699 2, 11, 225| della terra, da' quali molto era amato per li suoi antichi;
1700 2, 11, 225| medesimi, salvo il castello ch'era molto forte; in quello si
1701 2, 11, 227| che-nne dicea e proponea era per via di disputazione
1702 2, 11, 227| de' frati minori, il quale era del paese del papa e sua
1703 2, 11, 227| ripreso dicendogli ch'egli era eretico, e che s'egli non
1704 2, 11, 227| Chiesa, o che si desse, era vana; la qual cosa sarebbe
1705 2, 11, 227| dicendo che ciò ch'avea detto era in quistionando, ma la sua
1706 2, 11, 227| quistionando, ma la sua credenza era quella che santa Chiesa
1707 2, 11, 227| quella che santa Chiesa era consueta di credere e predicare.
1708 3, 12, 1 | ponti da casa a casa, ond'era sì grande il romore e 'l
1709 3, 12, 1 | Sieve con l'Arno, la qual era per simile modo isformata
1710 3, 12, 1 | Arno per le dette pescaie era alzato oltre l'antico letto
1711 3, 12, 1 | del segno di san Zanobi ch'era ne la piazza. E al palagio
1712 3, 12, 1 | torre de la guardia, ch'era in capo del detto muro,
1713 3, 12, 1 | Arno la statua di Mars, ch'era in sul pilastro a piè del
1714 3, 12, 1 | raccolta acqua, onde la città era piena e tuttora crescea,
1715 3, 12, 1 | crescea, di certo la città era in grande pericolo, e per
1716 3, 12, 1 | detto muro, tutta l'acqua ch'era ne la città ricorse con
1717 3, 12, 1 | Montetopoli e di Marti al Ponte ad Era. E giugnendo a Pisa sarebbe
1718 3, 12, 1 | in mare, che prima non v'era; e da l'altro lato di Pisa
1719 3, 12, 1 | la perdita di quello ch'era seminato, e il guastamento
1720 3, 12, 1 | viveano in buona memoria, qual era stato maggiore diluvio,
1721 3, 12, 1 | aveano le molina inn-Arno, ch'era montato più di braccia VII
1722 3, 12, 2 | esaltazione e casa di Venus ov'era stato l'eclissi del sole,
1723 3, 12, 2 | per lo segno d'Aquario ov'era. E nota, lettore, e raccogli,
1724 3, 12, 2 | a Firenze che a Pisa, ch'era in su l'Arno medesimo, e
1725 3, 12, 2 | diluvii ne la sua opposizione, era nel segno de la Libra, in
1726 3, 12, 2 | una sola parola, che prima era neente; e chi ha podere
1727 3, 12, 2 | moglie, ch'avea anni LXXXX ed era sterile, ch'ella conceperebbe
1728 3, 12, 2 | La grande città di Ninive era giudicata da Dio a pericolare
1729 3, 12, 2 | tutto il sole nel mezzodì, e era la luna in suo opposito,
1730 3, 12, 2 | diluvio, uno santo eremita ch'era nel suo solitario romitoro
1731 3, 12, 3 | cominciando da Galilea ond'era cominciata la predicazione
1732 3, 12, 4 | che uno ponte, e quello era in forza di grandi, e la
1733 3, 12, 4 | che quando il legato ch'era a Bologna seppe l'aversità
1734 3, 12, 4 | Bologna seppe l'aversità ch'era avenuta a' Fiorentini ne
1735 3, 12, 4 | allegrezza, dicendo che ciò era loro avenuto perch'erano
1736 3, 12, 6 | Argenta più mesi, nella quale era la gente della Chiesa e
1737 3, 12, 6 | legato del papa cardinale ch'era in Bologna mandòe al riparo
1738 3, 12, 6 | combattero il nuovo castello ov'era il legato, per uccidere
1739 3, 12, 6 | rovina avenne al legato perch'era male co' Fiorentini, che·
1740 3, 12, 6 | pietra sopra pietra, ch'era uno ricco e nobile lavorio.
1741 3, 12, 6 | dicea piuvicamente ch'elli era suo figliuolo, e di molte
1742 3, 12, 7 | la loro fortuna, Bologna era al tutto guasta e deserta,
1743 3, 12, 8 | Lombardia, e la sua gente non era possente a resistere a la
1744 3, 12, 8 | onde si spendea, e fatto era diposito di Lm fiorini d'
1745 3, 12, 8 | la zuffa ne l'oste, com'era ordinato per fornire loro
1746 3, 12, 8 | suo antico conestabole ch'era di quella giura; per la
1747 3, 12, 8 | la lega di Lombardia, com'era ordinato, messer Beltramone
1748 3, 12, 10 | Nepoleuccio de' Monaldeschi che n'era segnore per Manno di meser
1749 3, 12, 12 | ponte a la Carraia, il qual era caduto per lo diluvio, e
1750 3, 12, 13 | messer Mastino; ma l'oste era sì forte di fossi e di steccati,
1751 3, 12, 14 | per l'oste de la lega ch'era a Colornio in Lombardia,
1752 3, 12, 14 | e la cavalleria di Lucca era a Parma, sì che·lla città
1753 3, 12, 14 | sì che·lla città di Lucca era isfornita di genti d'arme.~ ~
1754 3, 12, 15 | però che·lla signoria non era sua di ragione, e erali
1755 3, 12, 18 | col navilio de' Turchi ch'era infinito, combattero co·
1756 3, 12, 19 | di Vignone in Proenza, ov'era la corte, d'infermità di
1757 3, 12, 19 | nostro fratello che allora era in corte di Roma.“Giovanni
1758 3, 12, 20 | degno di fede, che allora era in corte mercatante di papa,
1759 3, 12, 20 | dicea la messa, e assai era latino di dare udienza,
1760 3, 12, 21 | maggiore setta, della quale era capo il cardinale di Peragorgo,
1761 3, 12, 21 | cardinale di Peragorgo, ciò era fratello del conte di Peragorgo,
1762 3, 12, 21 | certo, che 'l papato ch'era in aventura. Per la qual
1763 3, 12, 21 | quelli di loro collegio ch'era tenuto il più minimo de'
1764 3, 12, 21 | nazione di tolosana, il quale era stato monaco e poi abate
1765 3, 12, 21 | amirò, e elli medesimo ch'era presente disse: “Avete eletto
1766 3, 12, 22 | diluvio il letto d'Arno era abassato più di VI braccia;
1767 3, 12, 22 | a grossi pali, il quale era fatto tra 'l ponte Vecchio
1768 3, 12, 22 | piatte grosse incatenato, ch'era fatto tra 'l ponte a Santa
1769 3, 12, 23 | e perché diceva che non era niuno degno papa se non
1770 3, 12, 24 | maggiori della casa, perch'era gran pirrato e rubatore
1771 3, 12, 25 | XX d'aprile, nella quale era messere Uberto di Maso de'
1772 3, 12, 27 | conestabole morto. Intanto, com'era ordinato per li nimici,
1773 3, 12, 28 | parenti della moglie ch'era de li Spinoli di Genova,
1774 3, 12, 29 | gente de' Fiorentini ch'era in Lombardia in servigio
1775 3, 12, 29 | Mastino della Scala, onde s'era mosso.~ ~
1776 3, 12, 30 | persona preso a Colornio se n'era ito a Verona; e al cominciamento
1777 3, 12, 30 | segnori di Mantova, com'era in patti de la lega, riconoscendola
1778 3, 12, 34 | con più di CCC uomini, com'era ordinato, fuoro rinchiusi
1779 3, 12, 35 | da la parte di sopra ov'era la forza della loro setta.
1780 3, 12, 37 | meser Ridolfo Tarlati, ch'era in Castello segnore con
1781 3, 12, 39 | giustizia suo parente, il quale era del contado d'Agobbio, col
1782 3, 12, 39 | della nuova podestà, ch'era nipote del detto meser Accorrimbono,
1783 3, 12, 39 | meser Pino della Tosa, ch'era morto il giugno dinanzi,
1784 3, 12, 39 | cittadini, però che messer Pino era stato il più suficiente
1785 3, 12, 39 | il detto oficio, il qual'era arbitraro e di fatto, sanza
1786 3, 12, 41 | la forza de' Perugini ch'era col loro ordine montata
1787 3, 12, 42 | divisione, che l'una parte era il conte Fazio con la maggiore
1788 3, 12, 42 | città, e messer Mastino n'era segnore. Sentendosi la novella
1789 3, 12, 44 | de la città di Lucca, com'era l'ordine e 'l patto de la
1790 3, 12, 44 | le sue forze leggere li era d'avere tosto la Romagna
1791 3, 12, 44 | della città, agevole gli era d'avere la città di Firenze
1792 3, 12, 45 | erali possibile, ch'elli era segnore di Verona, di Padova,
1793 3, 12, 45 | Mastino la città di Modona, ed era già fornita per li soldati
1794 3, 12, 48 | apertamente; e chi disse che non era rompimento di pace a l'offese
1795 3, 12, 50 | la detta prestanza e non era mobolato, sì che non potea
1796 3, 12, 50 | nostra cavalleria, che v'era stata a la guardia del passo
1797 3, 12, 50 | fuoro da VIc cavalieri, ond'era capitano messer Pino de
1798 3, 12, 52 | cavalieri e pedoni assai, ond'era capitano il maliscalco di
1799 3, 12, 52 | al Cerruglio al luogo dov'era il fosso ch'avea fatto meser
1800 3, 12, 52 | e per la franca gente ch'era co·llui, sostennero combattendo
1801 3, 12, 52 | dell'oste della lega ch'era in trevigiana; e così n'
1802 3, 12, 53 | rocca di Ganghereto, ch'era data per gli conti a guardia
1803 3, 12, 54 | Viniziani e Fiorentini, ond'era capitano messere Piero Rosso,
1804 3, 12, 54 | traditi dal castellano che v'era per mesere Mastino, credendo
1805 3, 12, 54 | Messere Mastino, che di natura era vile di mettersi a fortuna
1806 3, 12, 55 | il giovane, opponendo ch'era caduta per amenda a·re di
1807 3, 12, 55 | alta impresa promessa, come era il santo passaggio, per
1808 3, 12, 55 | per avere sua pace; già era ottitriata per la Chiesa,
1809 3, 12, 55 | Filippo d'Artese, il qual era fratello della detta contessa;
1810 3, 12, 56 | cavalieri e IIIm pedoni ond'era capitano... si partirono
1811 3, 12, 57 | oste e di Viniziani, ch'era accampata alla bastita e
1812 3, 12, 57 | detta causa delle saline, ed era la principale cagione della
1813 3, 12, 58 | del borgo d'Ognesanti, ch'era in trattato d'avere il detto
1814 3, 12, 58 | gente di mesere Alberto, ch'era in Padova, furono accorti,
1815 3, 12, 58 | e quello, come ordinato era, li fu dato, ed entrovvi
1816 3, 12, 58 | della sua gente che gli era fallita. Messere Alberto
1817 3, 12, 58 | Padova, però che al continuo era in trattato, con meser Marsilio
1818 3, 12, 59 | potieno avere soccorso perch'era assediato elli medesimo
1819 3, 12, 59 | che intra gli altri patti era che ogni conquisto di terra
1820 3, 12, 59 | detti II Comuni. Ancora v'era lo 'nfrascritto patto, che
1821 3, 12, 59 | collegati, bene ch'allora era già spirato il termine della
1822 3, 12, 59 | il vescovo d'Arezzo, ch'era de' detti collegati, si
1823 3, 12, 60 | come dicemmo adietro, s'era renduto prima al Comune
1824 3, 12, 60 | meser Piero Saccone che·nn'era stato signore. Fu dato il
1825 3, 12, 60 | Monterchi, salvo la rocca, che v'era uno de' Tarlati. Per la
1826 3, 12, 60 | llasciare il castello ch'era a·lloro guardia; dopo molte
1827 3, 12, 60 | fosse la divozione del dì ch'era. Di questo raquisto di Monterchi
1828 3, 12, 60 | nota che più di LX anni era stata retta la città d'Arezzo
1829 3, 12, 61 | patti contro a·lloro non s'era fallito in niuno articolo,
1830 3, 12, 61 | ssi rompesse lega; e già era il termine della lega ispirato;
1831 3, 12, 61 | caritevole compagnia non era però del tutto licito di
1832 3, 12, 64 | nnoi a meser Mastino, com'era dato l'ordine della lega,
1833 3, 12, 64 | figliuolo del re Giovanni, ch'era alla lega nostra de' Lombardi
1834 3, 12, 64 | impedire mesere Marsilio ch'era ivi presso colla sua gente
1835 3, 12, 64 | di meser Piero Rosso ch'era all'oste a Bovolento, che
1836 3, 12, 64 | sapiendo che meser Mastino era in parte ch'elli non potea
1837 3, 12, 64 | di mesere Mastino, che v'era presso a·ttre miglia, che
1838 3, 12, 65 | di Bovolento, ove tanto era dimorata, e puosonsi presso
1839 3, 12, 65 | mesere Alberto della Scala ch'era alla guardia di Padova,
1840 3, 12, 66 | la lega, imperò che egli era il più sofficiente capitano
1841 3, 12, 66 | meser Piero fosse morto, era caduto malato in Padova,
1842 3, 12, 66 | onore. Questo meser Marsilio era de' più savi e valorosi
1843 3, 12, 67 | XXX di luglio, che 'l dì era tornata l'oste da Lucca,
1844 3, 12, 70 | torli la signoria; e di ciò era caporale Macerello de' conti
1845 3, 12, 71 | parte si fece menzione, ed era quasi uno mentacatto; per
1846 3, 12, 71 | Puglia, di cui di ragione era l'isola, e mandò a Napoli
1847 3, 12, 72 | valea alla buona moneta ch'era prima in Francia soldi X
1848 3, 12, 72 | festa della Maddalena, com'era ordinato per la lega e giura
1849 3, 12, 72 | sull'isola del Gaggiante era il fratello bastardo del
1850 3, 12, 73 | veggendo che meser Mastino era molto abassato di suo stato
1851 3, 12, 73 | vecchia di Brescia. In Brescia era per capitano per meser Mastino
1852 3, 12, 73 | giunsono da MD cavalieri, com'era ordinato, e fu data loro
1853 3, 12, 73 | della nostra cavalleria ch'era nella città, si partì di
1854 3, 12, 73 | signore di Milano, che·nn'era grande quistione tra' Lombardi,
1855 3, 12, 73 | trattato di meser Alberto che v'era prigione, del mese di dicembre;
1856 3, 12, 73 | scusaro che·cciò che facieno era a onore della lega, e però
1857 3, 12, 74 | dal vescovo d'Arezzo ch'era degli Ubertini, la forte
1858 3, 12, 77 | Soave presso a Verona, ch'era guernita per meser Mastino,
1859 3, 12, 77 | castello di Lungara, il quale era a quelle frontiere ben disposto
1860 3, 12, 77 | dinanzi messere Mastino ch'era in tanto stato e signoria,
1861 3, 12, 77 | delle dette otto città; ed era un grande e possente tiranno,
1862 3, 12, 78 | perché il detto vescovo era in collega col re di Francia,
1863 3, 12, 79 | che·ll'isola di Cicilia era in mala disposizione per
1864 3, 12, 79 | tutte le sue castella, ch'era uno de' maggiori baroni
1865 3, 12, 80 | battaglie. Dell'una parte era capo casa Marra, e co·lloro
1866 3, 12, 80 | tanto savio signore come era, e di senno naturale e di
1867 3, 12, 82 | Vincenza. La nostra gente, ch'era a Lungara, per soccorrere
1868 3, 12, 82 | Mastino e colla sua gente, ch'era con MCC cavalieri, non attese
1869 3, 12, 82 | della cavalleria che gli era rimasa alla guardia e guernigione
1870 3, 12, 82 | sanza alcuno contasto, sì era asottigliata la potenzia
1871 3, 12, 83 | per lui, come popolo ch'era in bacillare e in non fermo
1872 3, 12, 83 | l vescovo di Niccola, ch'era in Brabante per lo re d'
1873 3, 12, 85 | la città di Cambrai, ch'era dello imperio, il quale
1874 3, 12, 85 | guernita di sua gente, che v'era dentro il conestabole di
1875 3, 12, 85 | però che·rre di Francia era ancora a Compigno. E poi
1876 3, 12, 87 | XXIII d'ottobre MCCCXXXVIII, era la giornata. E ciascuna
1877 3, 12, 88 | Firenze. ~ ~Nel tempo ch'era la detta guerra da·rre di
1878 3, 12, 89 | che·lla città di Vincenza era molto stretta e stava male,
1879 3, 12, 89 | passando, dalla gente nostra ch'era in Montecchio furono assaliti
1880 3, 12, 89 | masnade. E di presente, come era stato trattato, la nostra
1881 3, 12, 89 | aveno, se non la parte ch'era col castello; e quello poco
1882 3, 12, 90 | Messer Mastino, veggendosi ch'era per perdere la città di
1883 3, 12, 90 | sse quella fosse perduta, era assediato in Verona, fece
1884 3, 12, 90 | Franco e Basciano, e·cciò ch'era aquistato per la nostra
1885 3, 12, 90 | de' Viniziani allegando ch'era pericolo della città fare
1886 3, 12, 90 | accordavano alla detta pace; e ch'era meglio a rimanere co·llui
1887 3, 12, 90 | detta guerra, onde il Comune era indebitato a' suoi cittadini
1888 3, 12, 90 | arrosono Asciano e 'l Colle, ch'era sopra Buggiano, i quali,
1889 3, 12, 90 | e del ponte di Praga, ch'era e sono di grande entrata
1890 3, 12, 93 | soldati a·ccavallo e a piè non era né regola né numero fermo,
1891 3, 12, 94 | intorno gli anni MCCLXXX ch'era la città in filice e buono
1892 3, 12, 94 | quelli verranno dopo noi. Ell'era dentro bene albergata di
1893 3, 12, 94 | ricchi; oltre a·cciò non era cittadino che non avesse
1894 3, 12, 94 | matti. Ma·ssi magnifica cosa era a vedere, ch'uno forestiere
1895 3, 12, 95 | Alberto. Quello Mastino era grande e forte della persona
1896 3, 12, 95 | inn-istato, che 'l Mastino era signore di Verona, e mesere
1897 3, 12, 95 | Botticella per mesere Mastino era podestà di Verona. Avenne
1898 3, 12, 95 | e lodava ciò che di lui era fatto, onde il consiglio
1899 3, 12, 95 | masnade da Mantova, com'era ordinato il tradimento per
1900 3, 12, 97 | che 'l detto meser Azzo era gravato di gotte, e furo
1901 3, 12, 97 | Parobico, la detta schiera, ond'era capitano Giovannuolo Visconti
1902 3, 12, 100| Iacopo Gabrielli insieme, ch'era capitano della guardia del
1903 3, 12, 102| dispuosono i capitani, ch'era l'uno delli Spinoli e·ll'
1904 3, 12, 106| dire ch'erano a vita, ch'era sconcia cosa e disonesta
1905 3, 12, 108| amiraglio del re Ruberto, ch'era messer Giufredi di Marzano
1906 3, 12, 110| armate a remi, delle quali era amiraglio Barbavara da Portoveneri
1907 3, 12, 110| barge, e·cciò fu perch'elli era di notte, e' Fiaminghi v'
1908 3, 12, 111| Xm a piè. In Santo Mieri era il duca di Borgogna e 'l
1909 3, 12, 111| fuga que' d'Ipro, e già era notte, si fuggiro al loro
1910 3, 12, 112| guernigione dell'oste. In Tornai era il conestabole di Francia
1911 3, 12, 112| ma per la molta gente ch'era nella città, e bestie, e
1912 3, 12, 112| mostrandogli come la terra era per perdersi. Il re Filippo
1913 3, 12, 112| Tornai nello stato ch'allora era, che non vi si trovò da
1914 3, 12, 114| nella città, onde la città era tutta piena di pianto e
1915 3, 12, 114| cadde uno palchetto, che v'era fatto di costa dal coro,
1916 3, 12, 116| battaglia cittadina. L'una parte era capo meser Attaviano di
1917 3, 12, 116| asediato; e 'l vescovo che v'era dentro soferse innanzi di
1918 3, 12, 118| male reggimento ch'allora era in Firenze, e quello ne
1919 3, 12, 118| a sua volontà, come gli era posto in mano per li detti
1920 3, 12, 118| Accorrimbono: onde per loro difetto era fatto divieto X anni, e
1921 3, 12, 118| E meser Andrea de' Bardi era costretto di rendere al
1922 3, 12, 118| onde il popolo di Firenze era male contenti, però che
1923 3, 12, 118| commendato, ch'ogni altro modo era con grande pericolo della
1924 3, 12, 119| meser Piero de' Bardi, che v'era dentro asediato, fiorini
1925 3, 12, 122| nostro podestà: questi n'era più degno per le sue virtù
1926 3, 12, 122| ll'uno e·ll'altro uficio era d'oltraggio e a grande danno
1927 3, 12, 126| tolta a una donna vedova cui era; ma il peccato fu delli
1928 3, 12, 127| tolta Parma, la quale a·llui era la chiave e porta di potere
1929 3, 12, 127| co' Fiorentini; ma tutto era con frode e con vizio Pisanoro.
1930 3, 12, 127| certa somma di moneta; ed era il meglio a·ffarlo per vendicarsi
1931 3, 12, 128| detto aquisto assai gli era possibile d'avere Melazzo
1932 3, 12, 128| gran pericolo. E il navilio era d'intorno alla guardia del
1933 3, 12, 128| e della piaggia. Melazzo era ben fornito e di gente d'
1934 3, 12, 128| dinanzi sì che il campo era molto forte. E veggendo
1935 3, 12, 130| però che nulla fe' o carità era rimasa ne' cittadini, e
1936 3, 12, 131| ricolse. Arrivato a Pisa, com'era ordinato il tradimento con
1937 3, 12, 131| fortezze e di gente, ch'era altressì grande spazio o
1938 3, 12, 131| pericolo; e al continovo v'era per comune i due quartieri
1939 3, 12, 131| genovesi; e bisognava bene, sì era lungo il procinto. E in
1940 3, 12, 131| mezzo di detti due procinti era accampata l'oste de' Pisani
1941 3, 12, 131| e D pedoni di soldo, ond'era capitano Guiglielmo Canacci;
1942 3, 12, 132| Ponte Carradi di Brescia, ch'era loro capitano di guardia.
1943 3, 12, 132| valente e buono cavaliere, non era sofficiente duca a guidare
1944 3, 12, 132| della 'mpresa di Lucca, com'era ne' patti della pace spressamente
1945 3, 12, 132| cavalcare la loro oste, ch'era nel Valdarno di sotto, in
1946 3, 12, 132| presente presono il Ponte ad Era e il fosso Arnonico, e guastarono
1947 3, 12, 132| porre al fosso Arnonico ch'era bene albergato, e quello
1948 3, 12, 132| steccati e aforzare il Ponte ad Era, e fare un piccolo battifolle
1949 3, 12, 132| Fiorentini, e·lla battaglia era a lezione e con vantaggio
1950 3, 12, 133| il contado di Pisa, e com'era gran follia a prendere la
1951 3, 12, 133| però che 'l primo patto era che per lo prezzo detto
1952 3, 12, 133| dicendo che lasciarla troppo era gran vergogna e abassamento
1953 3, 12, 133| marchese da Ferrara, ch'era mediatore per migliorare
1954 3, 12, 133| rettori muovere l'oste ch'era in Valdarno, e col capitano
1955 3, 12, 133| acampata, l'oste de' Pisani, ov'era a tre campi, si recarono
1956 3, 12, 133| cavalcata co·lloro, rotta era la gente de' Pisani, che
1957 3, 12, 133| sindaco di meser Mastino, ch'era Arriguccio Pegolotti nostro
1958 3, 12, 133| Giovanni de' Medici, ch'era ordinato ad esservi capitano,
1959 3, 12, 134| sanza rimedio, che Lucca era fornita ancora per più di
1960 3, 12, 134| ciascuna parte di feditori era il fiore della cavalleria
1961 3, 12, 134| schiera, ch'erano di lungi, ov'era la battaglia e caccia per
1962 3, 12, 134| messere Giovanni Visconti, ch'era menato alla schiera grossa,
1963 3, 12, 135| che quelli de' Pisani; ciò era non avere in noi né fede
1964 3, 12, 135| in uno mese?”. Dissi ch'era vero; ma per quello membro
1965 3, 12, 135| perdita ricevuta, e com'era de' casi della guerra, e
1966 3, 12, 135| ma male si ricordava o era grato, ma ingratissimo de'
1967 3, 12, 136| cche la città di Lucca non era perduta, ma si tenea francamente,
1968 3, 12, 136| a Vignone in Proenza dov'era la corte, che·lli piacesse
1969 3, 12, 137| Fiorentini, la quale nel vero non era, ma come che fosse, a·lloro
1970 3, 12, 137| Lombardia di parte imperiale; ed era a' Pisani assai agevole,
1971 3, 12, 138| del porto, ch'assai gli era leggere a fornire, colla
1972 3, 12, 138| a Trento in Alamagna, ov'era venuto il Bavero, che·ssi
1973 3, 12, 138| avidono che·cciò faccendo era pericolo di tornare il reggimento
1974 3, 12, 139| assediare o porre oste a Pisa, era vinta la guerra, e levato
1975 3, 12, 139| fornita per uno mese”; ed era fornita per più di tre.
1976 3, 12, 139| capitano dell'oste de' Pisani era Nolfo figliuolo del conte
1977 3, 12, 139| Guiglielmo degli Altoviti, ch'era per capitano di guardia
1978 3, 12, 139| nostre genti di Mugello, ond'era guidatore uno de' Medici,
1979 3, 12, 140| del Serchio; il terzo ramo era sì ingrossato per acqua
1980 3, 12, 140| colle di San Quirico, ov'era un forte battifolle guernito
1981 3, 12, 140| Pisani l'abandonavano ed era vinto il passo; che nonn-era
1982 3, 12, 140| Pisani in rotta; però che non era ancora per li Pisani fatta
1983 3, 12, 140| principio che·ll'oste nostra era a Grignano i Pisani vollono
1984 3, 12, 140| Cenni di Naddo, ch'allora era priore e il figliuolo in
1985 3, 12, 140| disse, nera e rossa, ciò era il campo rosso e uno becco
1986 3, 12, 143| sanza ereda maschio. Questi era per lo suo signoraggio il
1987 3, 12, 143| lui una figliuola la qual era moglie del siri di Valghere,
1988 3, 13, 1 | Malatesta nostro capitano non s'era ben portato nella detta
1989 3, 13, 2 | entrare in Prato, che·nn'era ribello, con forza degli
1990 3, 13, 2 | detto Ridolfo, che non gli era suddito né sbandito di Firenze,
1991 3, 13, 2 | grande popolano, il quale era stato in Lucca camarlingo
1992 3, 13, 2 | Cenni di Naddo suo padre era priore di Firenze, come
1993 3, 13, 3 | canto o palazzo di Firenze era dipinta l'arme sua per li
1994 3, 13, 3 | in arme. Il duca, il qual era segace e nudrito in Grecia
1995 3, 13, 3 | aringando sopra·cciò; ma com'era ordinato il tradimento,
1996 3, 13, 3 | palagio, e perché il palagio era serrato gridarono: “Alle
1997 3, 13, 3 | palagio, ch'agevole gli era a difendere, com'era tenuto
1998 3, 13, 3 | gli era a difendere, com'era tenuto e dovea fare per
1999 3, 13, 3 | il popolo di Firenze ch'era durato intorno di L anni,
2000 3, 13, 4 | il loro vestire ed abito era il più bello, nobile e onesto,
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