XXXV
Come i Romani la prima volta assediaro Fiesole, e come morì Fiorino.
Sconfitti e cacciati i Fiesolani della riva d'Arno, Fiorino pretore co
l'oste di Romani puose campo di là dal fiume d'Arno verso la città di Fiesole,
che v'aveva due villette, l'una si chiamava villa Arnina, e l'altra Camarte,
overo campo o domus Marti, ove i Fiesolani alcuno giorno della semmana
faceano mercato di tutte cose co·lloro ville e terre vicine. Il consolo fece
con Fiorino dicreto che niuno dovesse vendere né comperare pane, o vino, o
altre cose che ad uso di battaglia fossono, se nonne nel campo ov'era posto
Fiorino. Dopo questo, Quinto Metello consolo mandò incontanente a Roma che
mandassero gente d'arme all'asedio della città di Fiesole: per la quale cosa i
sanatori feciono ordine che Iulio Cesare, e Cecerone, e Macrino con più legioni
di genti armati dovessero venire all'asedio e distruzzione di Fiesole; i quali
venuti, assediaro la detta città. Cesere puose suo campo nel colle che
soprastava la cittade; Macrino ne l'altro colle, overo monte; e Cecerone
dall'altra parte; e così stettono per VI anni all'asedio della detta città,
avendola per lungo asedio e per fame quasi distrutta. E simigliante que' dell'oste,
per lungo dimoro e per più difetti scemati ed afieboliti, si partiro
dall'asedio, e si ritornaro a Roma, salvo che Fiorino vi rimase all'asedio con
sua gente nel piano ov'era prima acampato, e chiusesi di fossi e di steccati a
modo di battifolle, overo bastita, e tenea molto afflitti i Fiesolani; e così
gli guerreggiò lungo tempo. Poi assicurandosi troppo, e avendogli per niente, e
li Fiesolani ripresa alcuna lena, e ricordandosi del male che Fiorino avea loro
fatto e faceva, subitamente, e come disperati, si misero di notte con iscale e
con ingegni ad assalire il campo, overo battifolle, di Fiorino, e elli e la sua
gente con poca guardia, e dormendo, non prendendo guardia de' Fiesolani, furono
sorpresi; e Fiorino e la moglie e' figliuoli morti, e tutta sua oste in quello
luogo furono quasi morti, che pochi ne scamparono; e il detto castello e
battifolle disfatto, e arso, e tutto abattuto per gli Fiesolani.
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