XL
Come fu
morto il re d'Erminia.
Nel detto
anno MCCCXLIIII il re d'Erminia, il quale avea per moglie la figliuola del
prenze di Taranto e della Morea, e nipote del re Ruberto, e per amore della
moglie si dilettava co' baroni e cavalieri latini, che più gli piacea i loro
costumi che quelli delli Ermini, e quanta buona gente di ponente capitava in
sua corte gli ritenea a suo soldo, chi a cavallo, e chi a piè; per la qual cosa
i baroni ermini per invidia ordinarono tradimento, e uccisono il detto loro re.
E ancora ci ebbe, e fu grande cagione della sua morte, che 'l papa per suoi
legati gli avea promesso sussidio e aiuto alla difensione di Saracini, e·rre di
Francia più tempo dinanzi presa la croce e promesso di passare oltremare al
conquisto della Terrasanta; e ciascuno de' detti signori tenea al continuo in
vana speranza il re d'Erminia, e·rre i suoi baroni; e ciascuno, cioè il papa e
il re di Francia, gli fallirono, e' Saracini corsono più volte l'Erminia con
gran danno del paese; e però i baroni s'indegnarono contro al detto re, e
l'uccisono. Lasceremo de' fatti d'oltremare e d'altre novità d'intorno,
faccendo digressione, raccontando d'una grande congiunzione di certi gravi
pianeti, che fu in questi tempi, che sono di grande significazione al secolo.
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