XLVI
Di certi
lavorii di ponti e d'altri fatti per lo Comune in questi tempi.
Nel detto anno,
a dì XVIII di luglio, si compié di volgere e di serrare il nuovo ponte rifatto
sopra l'Arno nel luogo ove anticamente era stato il ponte Vecchio, con due pile
e tre archi, molto bello e ricco. Costò bene fiorini... d'oro; e·ffu bene
fondato, e largo braccia XXXII, che·lla via rimase larga braccia XVI, che·ffu
troppo grande al nostro parere, e basse l'arcora da braccia II; e·lle botteghe
dall'uno lato e dall'altro larghe braccia..., e lunghe braccia VIII, e furono
fatte in sul sodo dell'arcora fatte a volte di sopra e di sotto, e furono
XLIIII, onde il Comune ebbe di rendita di pigione l'anno da DCCC fiorini d'oro
o più, ch'anticamente erano di legname sportate sopra l'Arno, e 'l ponte
stretto braccia XVI. E nel detto anno si cominciò a rifondare con nuove pile il
ponte a Santa Trinita, e compiessi l'anno MCCCXLVI a dì IIII d'ottobre, e·ffu
molto bello e forte, e costò da XXm fiorini d'oro. E merlossi con beccatelli
isportati il palagio antico, dove abita la podestà dietro alla Badia e da San
Pulinari, e missesi in volta il tetto di sopra perché non potesse ardere, come
fece altra volta. E nel detto anno si cominciò a rivolgere e rinovare la
coperta del marmo del Duomo di San Giovanni, e·lla cornice d'intorno troppo più
bella che non era imprima, però che per lo lungo tempo la coperta prima di
marmi in alcuna parte era rotta e guasta, e facea acqua e guastava le pinture
dentro e storie del musaico. Lasceremo alquanto delle novità di Firenze e
d'intorno, e diremo di novità fatte per lo re d'Inghilterra e sue genti in
Fiandra e Brettagna e Guascogna, ch'assai furono maravigliose.
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