XLVIII
Come il re
d'Ungheria venne inn-Ischiavonia, e come fu morto il re di Pollana.
Nel detto
anno MCCCXLV, del mese di luglio, il re Lodovico d'Ungheria con grandi eserciti
a·ccavallo e a piè venne inn Ischiavonia per raquistarla, ch'era di risorto del
suo reame, onde si rubellò a' Viniziani la città di Giadra, ch'ellino aveano
tenuta lungo tempo, e rendessi al detto re d'Ungheria, la quale i Viniziani
tenieno, per forza e potenzia ch'avieno per mare, tirannescamente e con
soperchie gravezze; onde a' Giadrini parea loro male stare, ch'era una grossa
terra e buono Comune, usi di stare in loro libertà, salvo di piccolo risorto
rispondieno per antico al re d'Ungheria; e questa fu la cagione della loro
rubellazione. E per simile modo si rubellarono a' Viniziani più altre terre; e
tutta la Schiavonia era per raquistare il re d'Ungheria, se non che per
soperchio di sua gente gli fallia la vettuaglia, sicché di nicistà il convenne
ritrarre adietro. Ancora in questa stanza ebbe novella che 'l re di Pollonia
fratello della madre avea combattuto in campo con Carlo figliuolo del re
Giovanni di Buem, ed era stato sconfitto e morto sanza lasciare alcuno
figliuolo. Per la qual cosa si tornò in Ungheria, e poi andò in Pollonia, e
coronò del detto reame Stefano suo secondo fratello, a·ccui succedea per retaggio
della madre. Lasceremo di dire alquanto de' fatti degli strani, e diremo di
nostri di Firenze.
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