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Giovanni Villani
Nuova cronica

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  • Tomo terzo
    • Libro tredecimo
      • L               Di più novità fatte e occorse in Firenze in questo anno.
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L

 

           

Di più novità fatte e occorse in Firenze in questo anno.

           

Nel detto anno, a XXVI d'agosto, si diede al Comune di Firenze il castello delle Poci in su l'Ambra di dal Bucino, ch'era delle terre del viscontado, e avienvi su ragione i conti da Porciano. Ma 'l Comune compensò per quello dovea dare al Comune di condannagioni Guido Alberti conte di quelli, e per offese fatte al Comune, che·ffu un bello aquisto coll'altre terre del viscontado detto ch'avea il Comune, tutto sieno di giuridizione d'imperio; ma dal fiume d'Ambra in qua tutto è oggi del distretto di Firenze.

In questi tempi certi da San Gimignano corsono la villa di Campo Urbiano con grande ruberia e arsioni e micidi, opponendo ritenieno loro sbanditi; per la qual cosa si turbò forte il Comune e popolo di Firenze, perch'altra volta, come adietro facemmo menzione, avieno fatto il simigliante; però fu condannato il Comune di San Gimignano in..., e' terrazzani nell'avere e nelle persone. Ma poi del mese di novembre per prieghi de' Sanesi e Volterrani e Colligiani, e per cessare scandalo, per grazia fu fatta compusizione co·lloro, e pagaro per amenda fiorini Vm d'oro, e rimasene in bando solamente IIII de' caporali della detta cavalcata.

In questo anno, a XII di settembre, e poi a XXII di dicembre, di notte, furono grandi tremuoti, ma durarono poco.

In questo anno furono molte piogge in Firenze e in questo paese d'intorno, che dall'uscita del mese di luglio fino a VI di novembre non finò di piovere quasi del continuo; onde molto sconciò le ricolte, e guastò molto grano e biade ne' campi, e uve nelle vigne molte ne guastò, e non fu il detto anno il vinodigestonaturale, e·lle terre si poterono male lavorare e seminare. Per le quali soperchie piogge crebbe l'Arno per due volte sformatamente d'ottobre e di novembre, e coperse tutta la piazza di Santa Croce, e allagò gran parte del detto quartiere, e venne l'acqua fino al palagio della podestà. E·lla Tersolla crebbesformatamente, che valicò il ponte a Rifredi e quello Borghetto, rovinò case e muri con gran danno e perdimento di cose e guastamento di terre. E simile diluviò il Mugnone e 'l Rimaggio e tutti i fossati d'intorno con gran danno delle contrade, ed ebbesi gran paura in Firenze di generale diluvio. E·lla congiunzione passata ci cominciò a mostrare delle sue influenzie, e·ffu segno e cagione e avenne il seguente anno di male ricolte e carestia di vettuaglia, come inanzi faremo menzione. Lasceremo alquanto di nostri fatti di Firenze, e racconteremo d'uno screpio e scellerato peccato e tradimento commesso per le rede e congiunti del re Ruberto tra·lloro, come diremo nel seguente capitolo.

 




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