LX
Come Carlo
figliuolo del re di Buem fu eletto re de' Romani.
L'anno
MCCCXLVI, del mese d'aprile, venuto in corte di papa Carlo figliuolo del re di
Buem, a sommossa del papa e per suducimento del re di Francia, per procacciare d'essere
eletto imperadore per contastare al Bavero, e per avere di lui il re di Francia
più stato e favore, però ch'era suo parente, e venneli al re di Francia bene a
bisogno, come si troverrà; e avrebbono bene proccurata la detta lezione per lo
re Giovanni di Buem suo padre, se non che per sua malattia era quasi perduto
della vista degli occhi. Ma il detto Carlo era pro e savio signore, e d'età
di... anni. Per cagione della detta lezione grande disensione n'ebbe tra 'l
collegio de' cardinali tra e per la morte del re Andreas e perché gli
ambasciadori del re d'Ungheria non erano esauditi dal papa. Ed erano in due
sette partiti i cardinali, che dell'una era capo il cardinale fratello del
conte di Peragorgo, e questi volea la lezione del detto messer Carlo, e
contradiavano il re d'Ungheria, e tenea co' cardinali franceschi, ed erane capo
il favore del re di Francia; dell'altra setta era capo il cardinale fratello
del conte di Cominge co' cardinali guasconi e loro seguaci, che volieno il
contrario; e ciascuna era di gran potenza e séguito; e furono a tanto, che in
piuvico consistoro dinanzi al papa si dissono onta e villania insieme,
rimprocciando quello di Cominge a quello di Peragorga ch'egli era stato quelli
ch'avea ordinato e fatto morire il re Andreas chiamando l'uno l'altro traditore
di santa Chiesa, levandosi ciascuno da sedere per offendersi insieme; e fatto
l'avrebbono, che ciascuno era guernito d'arme da offendere privatamente, se non
fossono quelli ch'entrarono in mezzo, onde tutta la corte ne fu scompigliata e
in arme, e cortigiani e·lle famiglie de' cardinali. E ciascuno di detti due
cardinali abarraro le loro case e livree, e stettono armati e in guardia buona
pezza, se non che 'l papa e gli altri cardinali gli riconciliarono insieme,
rimanendo ciascuno con mala voglia. A tale stato venne il collegio
dell'apostolica nostra santa Eclesia per le disensioni di suoi cardinali. Di
ciò è gran cagione e colpa di papi ch'hanno eletti a cardinali i detti due
grandi e possenti Galli e simiglianti, e questo è l'esempro ci danno a·nnoi
laici, e seguono bene a contrario l'umiltà di santi apostoli di Cristo, il cui
ordine rapresentano. Iddio gli adirizzi nella sua santa via d'umilità, a riposo
e stato di santa Chiesa. Per le dette disensioni non lasciò il papa di procedere
in prima di fare nuovi processi contro al Bavero e il figliuolo, e chi loro
desse aiuto o favore, e privandoli d'ogni titolo d'imperio, con molti altri
articoli; e·lla detta sentenzia fece piuvicare in corte, e poi mandare per
tutto il Cristianesimo, per potere meglio fornire la sua intenzione. E questo
fu ben fatto, ché 'l Bavero era persegutore di santa Chiesa, come adietro ne'
suoi processi facemmo menzione: e poi di far fare col suo favore la lezione
dello 'mperio nella persona del detto meser Carlo. E perché l'arcivescovo di
Maganza, ch'era l'uno de' lettori, nogli volea dare la sua boce, sì 'l dispuose
il papa, ed elessene un altro a sua petizione, e questo fu della rinforzata. E
partito il detto meser Carlo di corte colla benedizione del papa e con sua
dispensagione, che nonistante che·lla lezione si dovesse per consueto fare a
Midelborgo in Alamagna, e·lla prima corona prendere ad Asia la Cappella colle
solennità usate, ch'elli le potesse fare ove a·llui piacesse, perché il Bavero
né 'l suo figliuolo colla potenza delli Alamani, che i più o quasi tutti
tenieno co·lloro, nol potesse contastare. E giunto lui in suo paese, a dì XI di
luglio MCCCXLVI apo... fu eletto il detto Carlo a re de' Romani per
l'arcivescovo di Cologna e per quello di Trievi suoi congiunti per parentado, e
per lo nuovo eletto per lo papa arcivescovo di Maganza, e per lo duca di
Sansogna, e confermato per lo re di Buem suo padre, e figliuolo che·ffu dello
'mperadore Arrigo di Luzimborgo: falligli la boce del duca di Baviera e quella
del figliuolo marchese di Brandiborgo; ma per dispetto della detta elezione,
per li più si chiamava lo 'mperadore de' preti. Lasceremo di questa lezione e
di quello ne seguì, e torneremo a dire della guerra di Guascogna e della venuta
del re d'Inghilterra in Normandia, ch'assai ne cresce grande e maravigliosa
matera.
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