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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo terzo
    • Libro tredecimo
      • LXII               Come il vescovo di Legge con sua gente furono sconfitti da quelli della città di Legge.
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LXII

 

           

Come il vescovo di Legge con sua gente furono sconfitti da quelli della città di Legge.

           

Nel detto anno MCCCXLVI, a XXV di luglio, il giorno di santo Iacopo, avendo grande discordia dal vescovo di Legge ch'era... al suo capitolo di calonaci e borgesi di Legge, ciascuna parte fece sua ragunata di gente d'arme. E col vescovo fu della gente di meser Carlo eletto re de' Romani, e chi disse vi fu in persona, ch'andava con sua gente a Parigi in servigio del re di Francia, che n'avea gran bisogno; e fuvi il sire di Falcamonte e più altri baroni di Valdireno. E con quelli di Legge simigliantemente avea di baroni del paese, e fuvi inn-arme co·lloro la moglie del Bavero e il figliuolo ch'andavano inn-Analdo, che·lle succedea per la morte del conte suo padre. E fuori della città di Legge fu tra·lloro gran battaglia, tutta non fosse campaleordinata; e·ffu in quella sconfitto il vescovo e sua gente, e morìvi il sire di Falcamonte, e più altri gentili uomini e de' calonaci, e dell'una parte e dell'altra. Il Vescovo si fuggì con sua gente a Dinante. Lasceremo a dire più di questa guerra, e torneremo a dire come il re d'Inghilterra passò in Normandia sopra il re di Francia, ch'assai ne cresce matera di scrivere.

 




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