LXV
Come il re
d'Inghilterra si partì di Pusci per andare in Piccardia per accozzarsi co'
Fiaminghi.
Come il re
d'Inghilterra seppe la venuta del re di Francia a Parigi, e avendo guaste le
ville fra 'l fiume dell'Era e quello di Senna, e fallendo la vivanda all'oste,
per non essere sopreso, com'ordinava il re di Francia, sì ordinò e fece fare
uno ponte di legname e barche a Pusci in sulla Senna; e bene che fosse
contastato dalla gente del re di Francia, ch'erano dall'altra riva, per forza
d'arme e di suoi arcieri li sconfisse, e fece il ponte compiere; e levato il
campo da Pusci e da San Germano dell'Aia, in quelli fece mettere fuoco, e con sua
oste passò il fiume di Senna a dì XVI d'agosto, e venne a Pontosa, e·llà trovò
risistenza di gente che v'avea mandata il re di Francia a·ccavallo e a piè, e
fornito il castello; onde combatté la terra per due dì; alla fine la vinse per
forza, salvo il castello; e quanta gente vi trovò mise a morte, salvo le
femmine e' fanciulli, a' quali diè licenzia si partissono con ciò che·nne
potessono portare, e guastò la terra, salvo i monisteri e·lle chiese. E poi
seguì suo cammino per andare ad Albavilla in Ponti per ritrovarsi co' Fiammighi
ch'erano usciti fuori con più di XXXm in arme, ed erano stati a Bettona, e poi
presso ad Arazo a IIII leghe guastando il paese, e poi s'erano ridotti a
Scrusieri inn-Artese per accozzarsi col re d'Inghilterra, com'era dato l'ordine
tra·lloro, che meser Ugo d'Astighe, parente e barone del re d'Inghilterra,
venne a dì XVI di luglio in Fiandra con XX navi e DC arcieri, per sollicitare i
Fiamminghi a·cciò fare, i quali erano ritornati all'asedio di Bettona, e a
quella diedono più battaglie e co·lloro danno di morti e di fediti. Lasciamo a
dire alquanto di Fiaminghi, e torneremo a dire degli andamenti del re di
Francia, che seguì il re d'Inghilterra.
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