II
Come Cesere si partì di Firenze e andonne a Roma, e fu fatto consolo
per andare contro a' Franceschi.
Dapoi che·lla città di Firenze fu fatta e popolata, Iulio Cesare irato
perché n'era stato il primo edificatore, e avea avuta la vittoria della città di
Fiesole, e nonn-avea potuto nominare la cittade per suo nome, sì si partì di
quella, e tornossi a Roma, e per suo studio e valore fue eletto consolo, e
mandato contro a' Franceschi, ove dimorò per X anni al conquisto di Francia, e
d'Inghilterra, e d'Alamagna: e lui tornando con vittoria a Roma, gli fu vietato
il triunfo, perché aveva passato il dicreto fatto per Pompeo consolo e'
sanatori per invidia, sotto colore d'onestà, che nullo dovesse stare in neuna
balia più di V anni. In quale Cesare co le sue milizie tornando con
oltremontani, Franceschi, e Tedeschi, e Italiani, Pisani, Pirati, Pistolesi, e
ancora co' Fiorentini suoi cittadini, pedoni, e cavalieri, e rombolatori menò
seco a fare cittadinesche battaglie, perché gli fu vietato il triunfo; ma più per
essere signore di Roma, come lungo tempo avea disiderato, contro a Pompeo e il
senato di Roma combattéo. E dopo la grande battaglia tra Cesere e Pompeo, quasi
tutti morti furo in Ematia, cioè Tesaglia in Grecia, come pienamente si legge
per Lucano poeta, chi le storie vorrà trovare. E Cesere, avuta la vittoria di
Pompeo e di molti re e popoli ch'erano in aiuto de' Romani che gli erano
nimici, si tornò a Roma, e sì si fece primo imperadore di Roma, che tanto è a
dire come comandatore sopra tutti. E apresso lui fue Ottaviano Agustus suo
nipote e figliuolo adottivo, il quale regnava quando Cristo nacque, e dopo
molte vittorie signoreggiò tutto il mondo in pace; e d'allora innanzi fu Roma a
signoria d'imperio, e tenne sotto la sua giuridizione e dello imperio tutto
l'universo mondo.
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