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Giovanni Villani
Nuova cronica

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  • Tomo primo
    • Libro secondo
      • XXI     Come santo Crisco e' suoi compagni furono martirizzati nel contado di Firenze.
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XXI

 

 

Come santo Crisco e' suoi compagni furono martirizzati nel contado di Firenze.

 

Ancora in quegli tempi di Decio imperadore, dimorando il detto Decio in Firenze, fece perseguitare il beato Crisco con suoi compagni e discepoli, il quale fu delle parti di Germania gentile uomo, e faceva penitenzia con santo Miniato, prima nella selva d'Arisbotto detta di sopra, e poi in quelle selve di Mugello ovoggi la sua chiesa, cioè San Cresci a Valcava; e in quello luogo egli co' suoi seguaci da' ministri di Decio furono martirizzati. Avemo raccontate le storie di questi due santi, acciò che s'abbiano in reverenza e in memoria a' Fiorentini, sì come per la fede di Cristo in questa nostra contrada furono martirizzati, e sono i loro santi corpi. Bene troviamo noi per più antiche croniche che al tempo di Nerone imperadore nella nostra città di Firenze e nella contrada prima fu recata da Roma la verace fede di Cristo per Frontino e Paulino discepoli di santo Piero, ma ciò fu tacitamente e in pochi fedeli, per paura de' vicarii e proposti degl'imperadori, ch'erano idolatri, e perseguivano li Cristiani dovunque gli trovavano; e così dimoraro infino al tempo di Gostantino imperadore e di santo Silvestro papa.

 




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