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Come santo Crisco e' suoi compagni furono martirizzati nel contado di
Firenze.
Ancora in quegli tempi di Decio imperadore, dimorando il detto Decio in
Firenze, fece perseguitare il beato Crisco con suoi compagni e discepoli, il
quale fu delle parti di Germania gentile uomo, e faceva penitenzia con santo
Miniato, prima nella selva d'Arisbotto detta di sopra, e poi in quelle selve di
Mugello ov'è oggi la sua chiesa, cioè San Cresci a Valcava; e in quello luogo
egli co' suoi seguaci da' ministri di Decio furono martirizzati. Avemo
raccontate le storie di questi due santi, acciò che s'abbiano in reverenza e in
memoria a' Fiorentini, sì come per la fede di Cristo in questa nostra contrada
furono martirizzati, e sono i loro santi corpi. Bene troviamo noi per più
antiche croniche che al tempo di Nerone imperadore nella nostra città di
Firenze e nella contrada prima fu recata da Roma la verace fede di Cristo per
Frontino e Paulino discepoli di santo Piero, ma ciò fu tacitamente e in pochi
fedeli, per paura de' vicarii e proposti degl'imperadori, ch'erano idolatri, e
perseguivano li Cristiani dovunque gli trovavano; e così dimoraro infino al
tempo di Gostantino imperadore e di santo Silvestro papa.
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