II
Come Totile fece reedificare la città di Fiesole.
Distrutta la città di Firenze, Totile se n'andò in sul monte ov'era stata
l'antica città di Fiesole, e con sue bandiere, e tende, e trabacche, e quivi s'acampò,
e comandò che la detta città si redificasse, e fece bandire che chiunque
volesse tornare ad abitare in quella fosse sicuro e franco, giurando a·llui
d'essere contra li Romani, e acciò che·lla città di Firenze non si rifacesse
mai. Per la quale cosa molti che anticamente erano stati discesi di Fiesole vi
tornarono ad abitare, e de' Fiorentini medesimi isfuggiti, che non sapeano ove
si dovessono abitare né andare. E così in poco tempo fu rifatta e redificata la
città di Fiesole, e fatta forte di mura e di gente, e poi, come prima era, e fu
sempre ribella di Roma. E perché noi facciamo in questa nostra storia
digressione, lasciando come Firenze rimase diserta e disfatta, e seguendo le
storie e' fatti de' Vandali, e de' Gotti, e de' Longobardi, i quali
signoreggiarono lungo tempo Roma, e Toscana, e tutta Italia, sì ne pare di
nicessità; ché per la loro forza e signoria li Fiesolani non lasciarono rifare
Firenze infino che d'Italia non furono cacciati, come innanzi farà menzione,
tornando a nostra materia.
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