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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro terzo
      • IX     De' successori di Rotario re de' Lungobardi.
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IX

 

 

De' successori di Rotario re de' Lungobardi.

 

Dopo il detto Rotario re de' Lungobardi, onde adietro facemmo menzione nel capitolo di Narses che gli fece di prima venire in Italia, regnò Gisulfo. Questo Gisulfo fu re di Puglia, e fece suo capo in Benivento, che si chiamava in prima Sannia, e tutta Puglia disabitò quasi de' paesani, e abitò di Longobardi, e feciono la legge che ancora si chiama longobarda, e tengono ancora i Pugliesi e gli altri Italiani, in quella parte dove danno mondualdo, overo in volgare manovaldo, alle donne, quando s'obbrigano in alcuno contratto, e fu buona e giusta legge. Questo Gisulfo assediò Roma e 'l papa, e ebbe due figliuoli: l'uno ebbe nome Alberico che fu re in Lombardia, e l'altro ebbe nome Grimaldo che rimase re in Benivento, e morìo per torsi sangue, faticando suo braccio in aprire uno arco; e dopo Grimaldo ne fu re Romoldo suo figliuolo, e molta persecuzione feciono alla Chiesa. In Lombardia regnò Alberico e' suoi discendenti apresso, e ebbono grande guerra con quegli della città di Ravenna in Romagna, la quale era la maggiore e la più famosa città d'Italia appresso Roma. E così per grande tempo signoreggiarono Italia i Longobardi, tanto che si convertirono in paesani e abitanti di tutta Italia. E erano di diverse sette, con tutto che fossono battezzati: chi era Cristiano, e chi ariano e d'altri errori, e chi idolatri e pagani; e così stette grande tempo Italia maculata d'errori, e di signoria tirannica per gli Longobardi, e la Chiesa molto abbassata e afflitta. Dopo Alberigo regnò re de' Longobardi Eliprando, il quale fu grande come gigante, e per la grandezza del suo piede si prese la misura delle terre, e chiamasi ancora a' nostri tempi piè d'Eliprando, il quale è poco meno d'uno braccio a la nostra misura, e così è intagliato alla sua sepultura a Pavia. Questo Eliprando fu Cristiano, e mandò in Sardigna a fare ritrovare l'ossa e 'l corpo di santo Agustino, e fecelo recare in Italia, e per divozione infino a Genova con grande processione venne incontro, e poi in Pavia le ripuose a grande onore e solennità negli anni di Cristo VIIcXXV.

 




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