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Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro terzo
      • XVII     Come i Saracini di Barberia passarono in Italia e furono isconfitti e tutti morti.
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XVII

 

 

Come i Saracini di Barberia passarono in Italia e furono isconfitti e tutti morti.

 

Al tempo di questo Luis, overo Lodovico, re di Francia e imperadore, e di Grigorio papa, per alquanti grandi uomini di Roma e scellerati e fuori d'ogni fede, per loro tirannia vollono guastare lo 'mperio, con giura e ordine di certi grandi Toscani: mandarono al soldano de' Saracini che venisse a Roma e possedesse Italia; i quali Saracini passarono con grande navilio in Italia, e fu sì grande moltitudine che copria la terra come i grilli, e corsoro e guastaro Cicilia e Puglia, e assediaro Roma e presono la parte della città Leonina ov'è la chiesa di San Piero, e di quella feciono stalla di cavagli, e disfeciono la chiesa di San Piero e di San Paolo, e più altre di fuori di Roma, e poi tutta Toscana guastaro. Il detto papa Gregorio mandò per soccorso in Francia a Lodovico imperadore, e in Lombardia al marchese di Monferrato; il quale Guido marchese co' Lombardi prima venne, e poi Lodovico co' Franceschi; e dopo molte battaglie e spargimento di sangue i Saracini cacciarono d'Italia, e andandone in Africa, in alto mare per la tempesta tutti annegaro; e ciò fu negli anni di Cristo VIIIcXXXV.

 




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