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Di quello medesimo, e come regnaro appresso i·lignaggio d'Ugo
Ciappetta.
Appresso che fu disposto dello 'mperio, come detto avemo, Carlo il
Grosso, i baroni elessero imperadore Arnolfo, overo Arnoldo, uno barone di
Francia, ma non fu del lignaggio di Carlo il Magno. Questi regnò XII anni, ma
poco si travagliò de' fatti d'Italia, se non in tanto che per sua forza fece
fare papa Sergio il terzo, il quale fece nella Chiesa molte grandi mutazioni
contra i suoi anticessori, come la cronica martiniana fa menzione. Questo
Arnolfo combatté in Maganza con Danesmarce e Normandi, e vinsegli e cacciogli,
che XL anni Alamagna e Francia aveano soggiogata. Questi a la fine per malizia
divenne perduto, e lo 'mperio de' Romani ch'era appo' Franceschi al suo tempo
fallì e venne meno, gli anni di Cristo VIIIIcI. E non solamente fallì lo
'mperio a' Franceschi, ma eziandio la signoria d'Alamagna al suo figliuolo e
successore gli anni di Cristo VIIIIcX, che Currado primo tedesco ne fu fatto
re, e fallì a' Franceschi la signoria di Spagna, e di Navarra, e Proenza, e non
passò anni LXXX ch'al tutto fallì i·legnaggio di Carlo Magno, che non furono re
di Francia dal tempo di Ugo Ciappetta duca d'Orliens, come adietro facemmo
menzione, gli anni di Cristo VIIIIc e così mostra che VII fossero gl'imperadori
franceschi, che vi furono de·legnaggio del buono Pipino. Durò lo 'mperio apo'
Franceschi discendenti di Carlo Magno per C anni, e per loro discordie finìo in
loro lo 'mperio, e ritornò agl'Italiani; però che nonn-atavano gli Romani dalle
ingiurie de' Lombardi e de' Toscani, né 'l papa, né·lla Chiesa da' tiranni
che·lla perseguieno; e dove i loro anticessori aveano fatto le chiese e dotate
riccamente, per loro erano distrutte e rubate. Avemo detto sì lungamente dello
imperio e de' re de' Franceschi, lasciando nostra materia de' fatti di Firenze,
per continuare le novitadi e persecuzioni ch'a·lloro tempi ebbono gli Romani e
quasi tutta Italia da' Saracini, e dalle discordie de' Lombardi ch'ebbono colla
Chiesa; per la qual cosa la città di Firenze, di poco tempo rifatta, per le
dette aversitadi poco acrebbe o venne in istato. Lasceremo le storie de'
Franceschi e torneremo a nostra materia adietro, per contare come la città di
Firenze fu rifatta e ristorata al tempo del buono Carlo Magno; ma prima diremo
di suo averso stato innanzi ch'ella fosse rifatta.
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