VIII
Come la città di Firenze crebbe lo cerchio, prima di fossi e steccati,
poi di mura.
Dapoi che' Fiesolani tornarono in grande parte ad abitare in Firenze,
come detto è dinanzi, la città s'empié più di gente e di popolo, e crescendo in
borghi e abituri di fuori della vecchia e piccola città, poco tempo appresso
convenne di nicessità che·lla città si crescesse di cerchio, prima di fossi e
di steccati; e poi al tempo d'Arrigo terzo imperadore si feciono le mura, acciò
che·lle borgora e acrescimenti di fuori per le guerre che apparieno in Toscana
per cagione del detto Arrigo non potessono essere presi né guasti, e la città
più tosto assediata da' nemici. E però a quel tempo, negli anni di Cristo
MLXXVIII, come innanzi incidendo le storie d'Arrigo terzo farà menzione,
cominciarono i Fiorentini le nuove mura, cominciando dalla parte del levante
alla porta di San Piero Maggiore, la quale fu alquanto dietro alla detta
chiesa, mettendo il borgo di San Piero Maggiore e la chiesa detta dentro alle
nuove mura. E poi ristrignendosi dalla parte di tramontana, poco di lungi al
detto borgo fece gomito ad una postierla che·ssi chiamò la porta Albertinelli
per una schiatta ch'era in quel luogo, che così fu chiamata; poi seguendo
insino alla porta di borgo San Lorenzo, mettendo la detta chiesa dentro alle
mura; e poi appresso ebbe due postierle, l'una alla forca di campo Corbolini, e
l'altra si chiamò poi la porta del Baschiera; conseguendo poi insino alla porta
di San Paolo, e appresso seguendo insino alla porta alla Carraia, a la quale
fece fine il muro in su l'Arno, ove poi si cominciò e fece uno ponte che·ssi
chiama il ponte alla Carraia per lo nome di quella porta; e poi seguendo le
mura non però troppe alte in su la riva d'Arno, mettendo dentro ciò ch'era di
fuori alle mura vecchie, ciò era il borgo di San Brancazio, e quello di
Parione, e quello di Santo Appostolo, e quello di porte Sante Marie insino al
ponte Vecchio; e poi appresso in su la riva d'Arno insino al castello
Altrafonte. Di là si partirono alquanto le mura dalla riva d'Arno, sicché vi
rimase via in mezzo, e due postierle onde s'andava al fiume. Poi faceano tanto
e volgeano ove è oggi la coscia del ponte Rubaconte, e ivi alla rivolta avea
una porta che·ssi chiamava la porta de' Buoi, perché ivi di fuori si facea il
mercato de' buoi, che poi fu nomata la porta di messere Ruggieri da Quona, però
che i detti da Quona quando vennero ad abitare alla città si puosono in su la
detta porta. Poi seguirono le mura dietro a Sa·Iacopo tra·lle fosse, perché era
in su' fossi, insino ov'è oggi il capo della piazza dinanzi alla chiesa de'
frati minori detta Santa Croce; e quivi avea una postierla ch'andava all'isola
d'Arno, poi seguendo le dette mura per linea diritta sanza niuna porta o
postierla, ritornando insino a San Piero Maggiore ove cominciano. E così ebbe
la città nuova di Firenze di qua dall'Arno V porte per gli V sesti, una porta
per sesto, e più postierle, com'è fatta menzione. Oltrarno si avea tre borghi,
i quali tutti e tre cominciavano al ponte Vecchio di là da Arno: l'uno si
chiamava e chiama ancora borgo Pidiglioso, perch'era abitato di vile gente, e
era in capo del detto borgo una porta che·ssi chiamava la porta a Roma, ove
sono oggi le case de' Bardi presso a Santa Lucia de' Magnoli e passato il ponte
Vecchio, e per quella via s'andava a Roma per lo cammino da Fegghine e
d'Arezzo; altre mura non avea al detto borgo se non il dosso delle case di
costa al poggio. L'altro borgo era quello di Santa Felicita, detto il borgo di
Piazza, che avea una porta ove è oggi la piazza di San Filice, onde va il
cammino a Siena; e un altro borgo che·ssi chiamava di Sa·Iacopo, che avea una
porta ove sono oggi le case de' Frescobaldi, che andava il cammino a Pisa. A'
detti tre borghi del sesto d'Oltrarno non avea altre mura se non le porte dette
e' dossi delle case di dietro che chiudeano le borgora con giardini e ortora di
dietro. Ma da poi che·llo 'mperadore Arrigo terzo venne ad oste a·fFirenze, i
Fiorentini feciono murare Oltrarno, cominciando a la detta porta a Roma
montando adietro al borgo a la costa di sotto a San Giorgio, e poi riuscieno
dietro a Santa Felicita, rinchiudendo il borgo di Piazza e quello di Sa·Iacopo,
e quasi come andavano i detti borghi; ma poi si feciono le mura d'Oltrarno al
poggio più alte, come sono ora, al tempo che di prima i Ghibellini
signoreggiarono la città di Firenze, come faremo menzione a luogo e a tempo.
Lasceremo alquanto de' fatti di Firenze, e tratteremo degl'imperadori che
furono appresso il primo Arrigo, che·cci sono di nicessità a raccontare per
conseguire la nostra storia.
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