XVII
Come santificò santo Giovanni Gualberti cittadino di Firenze e padre
dell'ordine di Valembrosa.
Al tempo del detto Arrigo imperadore fu uno gentile uomo del contado di
Firenze nato di messere Gualberto cavaliere de' signori da Petroio di
Valdipesa, il quale avea nome Giovanni. Questi essendo laico e in guerra co'
suoi vicini, i quali aveano morto uno suo fratello, vegnendo a Firenze con sua
compagnia armati a cavallo, trovò il nimico suo che aveva morto il fratello,
assai presso della chiesa di San Miniato a Monte; il quale suo nimico
veggendosi sorpreso, si gittò in terra a' piedi di Giovanni Gualberti,
faccendogli croce delle braccia, cheggendogli mercé per Iesù Cristo che fu
posto in croce. Il quale Giovanni compunto da Dio, ebbe pietà e misericordia
del nemico, e perdonogli, e menollo a offerere nella chiesa di Santo Miniato
dinanzi al Crocifisso. Della quale misericordia Iddio mostrò aperto miracolo,
che veggente tutti il Crocifisso si chinò al detto Giovanni Gualberti, e a·llui
fece grazia di lasciare il secolo e convertirsi a religione, e fecesi monaco
nella detta chiesa di Santo Miniato. Ma poi trovando l'abate simoniaco e
peccatore, se n'andò come eremita nell'alpe di Valembrosa, e quivi gli crebbe
la grazia d'Iddio e la sua santità, che, come piacque a·dDio, fu il primo cominciatore
di quella badia e santo ordine, onde poi molte badie sono scese in Toscana e in
Lombardia, e molti santi monaci. E egli vivendo, e poi, fece molti miracoli,
come racconta la sua leggenda, e fu molto tenuto chiaro di fede e di vita da
papa Stefano ottavo, e poi da papa Gregorio settimo; e passò di questa vita
alla badia di Pasignano gli anni di Cristo MLXXIII, e dal detto papa Gregorio
fu poi con grande divozione calonizzato.
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