Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Villani
Nuova cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • Tomo primo
    • Libro quinto
      • XX     De' successori di Ruberto Guiscardo che furono re di Cicilia e di Puglia.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

XX

 

 

De' successori di Ruberto Guiscardo che furono re di Cicilia e di Puglia.

 

Apresso, Ruggieri figliuolo del duca Ruberto Guiscardo generò l'altro Ruggieri; e questo Ruggieri dopo la morte del padre fatto re di Cicilia, generò Guiglielmo e Costanzia sua serocchia. Questo Guiglielmo onoratamente e magnamente il regno di Cicilia possedette, e ebbe per moglie la figliuola del re di Inghilterra, e di lei nonn-avendonefigliuolofigliuola, e con ciò sia cosa che morto Ruggieri il padre, adempiuta già la signoria del regno di Guiglielmo, alcuna profezia divolgata fu che Costanzia sua serocchia in distruzione e ruina reggerebbe il reame di Cicilia; onde il re Guiglielmo chiamati gli amici e' savi suoi, adomandò consiglio di quello che avesse a·ffare della serocchia sua Costanzia; e fu consigliato dalla maggiore parte di coloro che se volesse che·lla signoria reale fosse sicura, che·lla facesse morire. Ma intra gli altri uno ch'avea nome Tancredi duca di Taranto, il quale era stato nipote di Ruberto Guiscardo della serocchia che·ssi crede che fosse moglie di Bagnamonte principe d'Antioccia, questi contradicendo il detto degli altri, umiliò il re Guiglielmo che innocentemente non facesse morire la donna; e così fu fatto che·lla detta Costanzia fosse riservata da morte; la quale non voluntariamente, ma per temenza di morte, quasi come monaca si nutricava in alcuno munistero di monache. Morto Guiglielmo, Tancredi sopradetto succedette a Guiglielmo nel regno, e recatolossé sanza volontà della Chiesa di Roma, alla quale la ragione di quello regno e la propietà pertenea. Questo Tancredi, di natural senno amaestrato, fu molto pieno di scienzia, e ebbe una moglie più bella che·lla Sibilla, donna sanza urba secondo l'oppinione di molti, della quale generò due figliuoli e tre figliuole: il primo fu chiamato Ruggieri, il quale vivendo il padre fu fatto re, e morissi; il secondo fu Guiglielmo il giovane, il quale vivendo il padre fu fatto re, e morto il padre alquanto tenne il regno. Intra queste cose vivendo Tancredi e regnando, Costanzia serocchia del re Guiglielmo era, già forse d'età di L anni, del corpo non della mente monaca nella città di Palermo. Nata adunque discordia intra re Tancredi e l'arcivescovo di Palermo, forse per questa cagione che Tancredi le ragioni della Chiesa occupava, pensò adunque l'arcivescovo come il regno di Cicilia potesse trasmutare ad altro signore, e trattò segretamente col papa che Gostanzia si maritasse ad Arrigo duca di Soavia figliuolo di Federigo maggiore; e Arrigo presa per moglie, a cui il regno parea ch'apartenesse di ragione, imperadore fu coronato da papa Cilestrino. Questo Arrigo, morto Tancredi, entrò nel regno di Puglia e molti punì di quegli che con Tancredi s'erano tenuti, e che favore gli aveano dato, e che alla reina Costanzia aveano portata ingiuria, e vergogna aveano fatta contro a la nobilità del suo onore. Questa Costanzia fu madre di Federigo secondo, il quale del romano imperio non nudritore, ma più tosto Federigo che a distruzione il recò, siccome pienamente ne' suoi fatti aparirà. Morto adunque Tancredi, il regno rimase al suo figliuolo Guiglielmo, giovane d'età e di senno; ma Arrigo entrato nel regno col suo esercito gli anni di Cristo MCLXXXXVII, pace non vera col giovane re Guiglielmo prese d'avere, e lui frodolentemente pigliando e occultamente, pochi sentendolo, in Soavia colla serocchia inn-iscacciamento mandò, e privatolo degli occhi, ivi infino alla morte il fece sotto guardia guardare. Con questo Guiglielmo figliuolo di Tancredi furono tre serocchie, cioè Alberia, Costanzia, e Madama. Morto Arrigo imperadore, e Guiglielmo il giovane castrato e tratti gli occhi morto, Filippo duca di Soavia queste tre figliuole di Tancredi re, a preghiere della moglie che fu figliuola dello 'mperadore Manovello di Costantinopoli, e liberatele dello esilio e della carcere, le lasciò andare. E Alberia, overo Aceria, tre mariti ebbe. Il primo fu conte Gualtieri di Brenna fratello del re Giovanni, del quale nacque Gualterano conte d'Ioperi, a cui il re di Cipri diede la figliuola per moglie; morto il conte Gualtieri dal conte Tribaldo Tedesco, Albira si fece a moglie il conte Iacopo di Tricario, del quale ebbe il conte Simone e madonna Adalitta; e costui morto, papa Onorio Albira per moglie diede al conte Tigrimo Palatino conte in Toscana, e per dote gli diede il contado di Letia e di Montescaglioso nel regno di Puglia. Ma Costanzia fu moglie di Marchesono duca de' Viniziani. La terza serocchia che Madama ebbe nome marito non ebbe. Queste furono cose de' successori di Ruberto Guiscardo nel regno di Cicilia e di Puglia infino a Gostanzia madre di Federigo imperadore figliuolo del re Arrigo; e così mostra che signoreggiassono il regno di Cicilia e di Puglia Ruberto Guiscardo e' suoi successori CXX anni. Lasceremo de' re di Cicilia e di Puglia, e diremo chi fu la valente contessa Mattelda.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License